La Banca bussa a denari, ma il Comune di Lacco Ameno resiste. La Farmafactoring Spa aveva richiesto la scorsa estate all’ente di Piazza Santa Restituta la soddisfazione di presunti creduti acquisiti dalla Team3R, la ditta che dal 2013 al 2016 gestì la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel Comune del Fungo. Cinque mesi fa l’amministrazione rispose con una nota in cui si spiegava che «con riguardo alle somme richieste dalla società Banca Farmafactoring (Bff), quale cessionario del credito da parte della società Team3R Ambiente srl, a seguito di istruttoria dei competenti uffici, si è riscontrato che le somme dovute dall’Ente alla stessa – in virtù del contratto di appalto dal 19.12.2013 all’aprile 2016 – ammontavano a € 2.459.094,88. Tali somme – spiegava il Comune – sono state interamente pagate alla società Team3r srl come da mandati emessi. Anzi, dal controllo degli stessi, emerge un saldo a favore del comune per il quale in parte si è già attivato il difensore dell’Ente per il suo recupero. Non risultato agli atti dell’Ente alcun provvedimento autorizzativo di ulteriori prestazioni rispetto a quanto stabilito in contratto né alcun correlato impegno di spesa in riferimento alle fatture della società Team3r Ambiente». Tuttavia l’istituto bancario in questione non ha battuto ciglio: il 19 dicembre è infatti pervenuta al Comune la notifica di decreto ingiuntivo emanato dal Tribunale di Napoli su ricorso della Bff. La Giunta municipale ha quindi conferito a un professionista esterno, l’avvocato Alessandro Mangia, di resistere in giustizia alla pretesa della banca, riconoscendogli un compenso complessivo lordo di euro 1.500,00 oltre Iva, cpa e le eventuali spese documentate. Resta dunque sempre “contrastato” il rapporto tra il Comune di Lacco Ameno e le società chiamate a gestire la nettezza urbana nel paese.
