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La Befana della Catena Alimentare per i bimbi di Suor Edda

di Isabella Puca

foto Francesco DI Noto Morgera

Casamicciola – Ci sono emozioni indescrivibili che, il più delle volte, hanno occhi e sorrisi dei bambini che scartano un regalo inaspettato, fatto col cuore. Sono le emozioni provate da Nunzia, Imma, Franco e Lucia della Catena Alimentare Casamicciola che, nel giorno dell’Epifania si sono recati dai bambini di Suor Edda, Madre superiore dell’Istituto di Santa Maria della Provvidenza, al Pio Monte della Misericordia, con 25 calze piene di dolci e caramelle. Un’iniziativa iniziata lo scorso anno e che, quest’anno, ha avuto un’emozione in più. «Sono momenti indescrivibili – ci ha raccontato Nunzia Mattera – vedere i bambini in difficoltà ti si stringe il cuore. Questa Epifania, poi, era dedicata a Rossella Magno, con i soldi che lei ci ha lasciato prima di andar via abbiamo comprato dolci e caramelle per tutti loro». La catena Alimentare Casamicciola, nata nel ricordo di Benedetto Mattera continua così a operare nel ricordo di Rossella, recentemente scomparsa a causa di un brutto male, una giovane donna che ha lasciato un segno in chiunque l’avesse conosciuta. «Ancora una volta – ha detto Nunzia – devo ringraziare il Decò che ci ha regalato le calze e quant’altro, Marco La Raspata e quanti ogni settimana contribuiscono a donarci qualcosa. I bambini hanno ricevuto tutti giochini riciclati, lavati e disinfettati e un regalo è stato fatto anche a tutti i bambini della Catena Alimentare». Vestita da Befana, nonostante il freddo gelido di questo sei gennaio appena trascorso Nunzia e gli altri hanno varcato le soglie dell’istituto di Santa Maria della Provvidenza con un carrello ricco di doni ed è stata accolta dall’entusiasmo di quei 25 bambini e dalla gratitudine di Suor Edda. «Suor Edda era felice, per lei dovrebbe essere Natale ogni giorno. In effetti in questo periodo di festa siamo riusciti a consegnare due secondi, il parmigiano, l’olio, il caffè, lo zucchero, ma durante il resto dell’anno… ci si dimentica dei meno fortunati». A Natale siamo tutti più buoni e il più delle volte non è solo un modo di dire; bisognerebbe conservare però lo spirito di questi giorni di festa per far sì che la carità non diventi solo un fatto occasionale. «Le famiglie che aiutiamo stanno aumentando, – ci dice ancora Nunzia – manca tutto soprattutto cibo e prodotti per i bambini, dai pannolini agli omogeneizzati. Siamo al 2017 e mi fa male che la gente ancora non crede in quello che facciamo, basta viverlo; venite in sede e venite ad appurare con mano la situazione che viviamo ogni settimana». Sono 44 le famiglie che usufruiscono della spesa settimanale della catena alimentare e si tratta per lo più di famiglie numerose e con bambini; da qualche mese ormai per usufruire della spesa è stato chiesto loro di consegnare l’Isee e l’emergenza è reale. La Catena Alimentare è ormai una bellissima realtà che si è consolidata sul nostro territorio; grande fu l’aiuto che gli ischitani offrirono in favore delle zone terremotate, ma l’emergenza povertà è qui vicino a noi e, troppo spesso, siamo in tanti a voltare la faccia. «La Caritas sta consegnando pochissima roba per una famiglia di 5 persone due litri di latte appena, 5 pacchi di pasta e qualche scatola di legumi. Siamo in emergenza per i bambini piccoli, aiutiamo mamme con neonati e serve tutto pannolini, omogeneizzati, latte in polvere. Ormai la catena è una bellissima realtà dell’isola; in molti credevano fosse un fenomeno ma continuiamo ad operare ricordando Benedetto Mattera e adesso Rossella Magno. La Catena Alimentare continua per loro, ed è un’emozione troppo bella».

 

 

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