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La carica di Venia: »Punto al ballottaggio, ecco come cambierò Ischia»

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi a sindaco d’Ischia?

«Alle ultime elezioni regionali da solo e senza neppure stampare manifesti ho raccolto circa 500 preferenze nel solo comune di Ischia (il nome andava scritto sulla scheda) nonostante due cordate del Pd e Forza Italia erano agguerritissime e fornite di ingenti mezzi economici, incarichi di potere o ruoli istituzionali dal municipio al Senato. Ho trainato la mia lista alddirittura all’8 per cento. Ho capito che dietro di me c’e’ un popolo di giovani, imprenditori, lavoratori, associazioni. In questi anni ho moltiplicato la forza e l’intensita’ della mia iniziativa e ho elaborato un grande progetto per la Rinascita di Ischia fatto di programmi e azioni strategiche. Penso oggi di valere molto, mi peso attorno al 20 (venti) per cento. Anche per un evoluzione generale della politica, per la crisi del sistema e per la capacita’ organizzativa e di comunicazione che molti mi riconoscono. Ho assunto un ruolo centrale e determinante. Non ho nemici. Faccio una battaglia di idee e proposte concrete. Quando dico io intendo dire noi, ho creato una forte squadra qualificata col supporto delle professionalita’ necessarie per governare Ischia. Punto al ballottaggio. Con umilta’ e determinazione. Per Salvare Ischia e dare alla sua gente altri 50 anni di benessere e lavoro occorre una nuova visione del modo di amministrare. Serve una Rivoluzione Copernicana. Una Rivoluzione culturale, turistica, ecologica, etica, civile, sociale e identitaria. Una svolta radicale. Un progetto strategico. Un nuovo inizio. Un salto logico, amministrativo, gestionale, economico. Partendo dal mare e dall’ambiente e ponendo al centro il Turismo con l’intento di aiutare le imprese a competere liberamente sul mercato tagliando tasse e burocrazie, eliminando sprechi e spese eccessive e creando un osservatorio e un tavolo tecnico dei bisogni per affrontare le nuove poverta’ e le vulnerabilita’ per dare sostanza all’articolo 3 della Costituzione»

Quali sono le priorità che il paese deve affrontare e risolvere per ripartire?

«Dobbiamo lanciare nuovi progetti e nuove parole d’ordine passando da isola verde a “Ischia economia blu”, questo e’ il nome di uno dei miei programmi. VogIio riconfigurare il sistema turistico intorno al Valore baricentrico delle acque Marina e Termale trasformate in mezzo economico primario integrato alla Tutela di aree ad alta qualita’ ambientale e alla eccellenza dei luoghi e del paesaggio, alle produzioni tipiche locali, da qui la mia proposta di riattivare l’antico mercato di porto d’ischia nella massima igiene per promuovere i nostri prodotti caratteristici, insieme ai beni storico-artistici, ai musei e ai siti archeologici componendo cosi’ una nuova narrazione globale dell’isola; e compiendo una seconda rivoluzione culturale che partendo dalla semantica e dalle politiche pubbliche riorienti la filosofia e la prassi verso una Blue economy arricchita dal plusvalore delle risorse verdi e culturali. Una Economia Blu. Chiamo Economia Blu quella fondata sulla tutela, la valorizzazione e la ottimizzazione dell’uso della risorsa acqua in tutte le sue dimensioni, partizioni e applicazioni e nelle diverse forme fisiche e chimiche di origine nonche’ le infrastrutture, le coste, il front water delle aree portuali e di ormeggio. Dire mare significa a propria volta pesca, turismo balneare, nautica da diporto, ormeggio, mestieri marittimi, navigazione, allevamento ittico, cantieristica e rimessaggio, noleggio imbarcazioni, charter, transfert, giro dell’isola, eventi sportivi e scientifici e culturali, comunicazione, trasporti, formazione, trasformazione alimentare, ecologia, tutela ambientale, ecosistema, aree di protezione del mondo sottomarino, lotta all’inquinamenyo, custodia e sorveglianza, archeologia sommersa, vulcanesimo secondario, iezioni del subacquee, tornei e campionati dal nuoto al canottaggio, dai tuffi alla discesa in apnea etc. Ma anche porti, servizi, rifornimenti, officine, energia etc. La mancata realizzazione del depuratore insieme alla vergognosa chiusura del pronto soccorso a Ischia Ponte sono le due grandi colpe e le due grandi sconfitte di questa classe dirigente».

Come muoversi ed operare per fare in modo che Ischia possa recuperare quella centralità nel turismo nazionale ed internazionale?

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«Per rilanciare Ischia occorre puntare sulla Qualita’ Totale del sistema: innovazione tecnologica e conservazione dell’ambiente con una lotta a tutti gli inquinamenti, del mare, della terra, dell’aria nonche’ quelli acustico e luminoso. Partire dal Porto, risanare le frazioni e le traverse del corso, attuare un piano per la valorizzazione di Campagnano, San Michele, Sant’Antuono e i Pilastri. Riqualificare gli assi di via Leonardo Mazzella, via Michele Mazzella, via dello Stadio, via Morgioni e via delle Terme con nuovo arredo urbano. Fare Ischia di nuovo grande combattendo metro per metro e recuperando i nostri beni pubblici come ad esempio restaurare e valorizzare il secondo belvedere di Ischia, il canale demaniale della Foce Antica abbandonato, restaurare il Ponte del castello. Fare piazza pulita di tutte le brutture. Qualita’ del cibo, della vacanza. Qualita’ dei servizi idrico, dei rifiuti, della nautica. Pulire le spiagge. Colpire con la massima potenza della legge chi vuole rubare i beni pubblici. Qualita’ della accoglienza, stop agli autobus giganti con troppi gas di scarico, realizzazione di piste ciclabili, recupero dei sentieri collinari, eventi tutto l’anno, zone di silenzio, vigilanza strettissima sui flussi in arrivo, una migliore distribuzione dei taxi, la lotta a chi toglie il lavoro agli isolani in modo illecito. In dieci anni rinnovare almeno per 1/3 i motori dei veicoli promuovendo quelli a bassa emissione o impatto zero realizzando per questo accordi tra enti pubblici, case automobilistiche, banche e fondazioni sotto l’impero della legge».
Cosa pensi dei tuoi avversari, in particolare di Enzo Ferrandino e Gianluca Trani?

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«Trani e Ferrandino sono due bravi ragazzi. Faccio loro gli auguri».

 

Quali iniziative porterai avanti nei cosiddetti e canonici primi cento giorni di eventuale mandato?

«Nei cento giorni di inizio del mio quinquennio di Sindaco studiero’ le carte, parlero’ al personale, cerchero’ di fare un quadro dall’interno, nominero’ la giunta e faro’ il primo consiglio comunale in piazza. Poi ispezioni con i vigili urbani. Poi faro’ due cose, avviero’ l’iter per dedicare al Sindaco Vincenzo Romolo la superstrada che egli volle e fece realizzare e mi piacerebbe ricordare altri sindaci sentite le loro famiglie. Poi vorrei ricordare il Vescovo Santo Mons. Antonio Pagano con una targa all’ingresso della parco della Piazzetta San Girolamo. E’ stato il Vescovo del passaggio alla modernita’. Indossero’ la fascia tricolore e andro’ alla regione per fare aprire il pronto soccorso. Poi apriro’ una inchiesta sulla sua chiusura. Poi andro’ a mettere ordine a Cartaromana e nella foce antica del porto».
A proposito, trasporti e sanità sembrano problemi all’apparenza irrisolvibili.

«Per i trasporti marittimi chiedero’ un piano orario annuale con precise partenze ogni ora alternando navi e aliscafi; mi attivero’ per introdurre biglietti a prezzo uguale ai treni a napoli e abbonamenti convenienti per tutti i icttadini, chiedere a governo e regione di fissare con legge i tempi di percorrenza in base alle distanze, es. Un mezzo veloce deve impiegare on piu di 40 minuti tra Napoli e Ischia, riduzione gas inquinanti dei fumaiuoli. Sperimentazione di nuove linee, la via F e la via F 1 ovvero una linea con Formia con nave veloce che in meno di due ore ti porta allo scalo laziale dove c’e’ interscambio con stazione ferroviaria e autostrade per portare turisti, merci e isolani a un’ora da Roma. Una rivoluzione. Identicamente attivazione di linee aliscafi con Torregaveta in dieci minuti a prezzo basso e interscambio con la ferrovia cumana che ha li il capolinea e in 35 minuti ti porta al centro di Napoli. Infine valutare possibilita’ nella zona flegrea di realizzare un hub a servizio del sistema turistico con parcheggi, depositi, celle frigorifere, servizi, biglietterie etc di concerto con le autorita’ locali e gli organi compenti in base ad accordi di programma e partnership come per legge».

Si parla di un tuo possibile accordo con Gianluca Trani. Cosa c’è di vero?

«Non ho chiuso alcun accordo e trovo utile il confronto con tutti. Sono per il dialogo. Sono contro ogni totalitarismo. E penso che Hitler e Stalin siano stati dei criminali».

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