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Una serie di fortunati incontri

L’isola di Ischia ha sicuramente costruito la sua forza economica sul settore turistico. Tuttavia, va sottolineato come questo sia stato reso possibile grazie agli sforzi fatti dai nostri istituti scolastici locali, alcuni dei quali hanno fondato la loro formazione sull’insegnamento delle basi teoriche, pratiche e linguistiche di settori lavorativi specifici. In poche parole, la Scuola è ciò che consente all’economia del lavoro di progredire e crescere. Nei giorni scorsi, abbiamo avuto l’estremo privilegio di assistere alla potenziale nascita di future collaborazioni scolastiche.

Infatti, è venuta in vacanza ad Ischia, accompagnata dal suo coniuge, Susanne Kime, Direttrice della St. Andrews CE Primary School nei pressi di Preston, nel Lancashire. Dati i precedenti contatti con il signor Thomas David Whitehead, ex alunno della stessa scuola, Susanne era stata cordialmente invitata presso la sua residenza in Casamicciola Terme per una visita informale. Eppure, grazie ad un’idea dell’ingegnere Giuseppe Conte e del dottor Ambrogio Mattera, ne è nata la fortuita e fortunata opportunità per approfondire un discorso di natura lavorativa e collaborativa con la stessa St. Andrews, ai fini di fornire contatti con altre istituzioni scolastiche ed universitarie nel Regno Unito che spingano gli studenti a venire ad Ischia per approfondire lo studio dell’Italiano e per validare esami universitari ed altre attività formative, grazie anche alla collaborazione con l’Università telematica Pegaso. A ciò si aggiungerebbe la volontà di creare un’occasione di gemellaggio e scambio studentesco reciproco con altri istituti primari e secondari britannici, favorendo così il contatto diretto anche col suolo straniero.

Gli incontri sono avvenuti prima presso la residenza del signor Whitehead in Via San Pasquale e dopo presso l’hotel Marina 10 in Piazza Marina. Hanno inoltre presenziato: la dirigente scolastica dell’istituto superiore “Cristofaro Mennella” di Casamicciola Terme, Giuseppina Di Guida; la delegata alla Pubblica Istruzione del Comune di Casamicciola Terme, avv. Nunzia Piro; il pediatra dott. Enzo D’ambrosio; l’ingegnere Giuseppe Conte; il dott. Ambrogio Mattera; il coniuge della signora Kime, Mr. Jeremy. Susanne Kime, al termine, ha risposto ad alcune nostre domande.

Per iniziare, le piacerebbe fornirci una breve presentazione personale?

«Certamente! Sono Susanne Kime, dirigente scolastico da 14 anni della St. Andrews CE Primary School di Preston, nel Lancashire. Oltre a questa, supervisiono e collaboro con altri istituti locali di Preston. Ho iniziato con un percorso di formazione universitaria in Giurisprudenza e, tra due anni, terminerò il mio ruolo di dirigente scolastico per dedicarmi all’attività di giudice. Posso quindi ritenermi una persona ampiamente realizzata».

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Ci tolga una curiosità: come mai è proprio qui a Ischia e come ci si trova?

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«L’idea è nata dopo un viaggio tanto eccitante quanto sfiancante in Sudafrica; avevamo bisogno di una settimana di puro relax! Così è nata l’idea di Ischia, essendo questo un posto tranquillo e molto caratteristico. Nel frattempo, avevamo ricevuto una email da parte del signor Whitehead, nostro ex alunno, il quale, avendo ripensato con affetto alla nostra scuola, ci domandava come andassero le cose. Trovandoci qui in vacanza, abbiamo deciso di fargli una visita. Si è trattata di pura coincidenza».

Siamo curiosi di sapere qualcosa di più riguardo la sua scuola.

«La scuola nasce agli inizi del 1900 come istituto primario maschile; al fianco di essa, vi era una chiesa adibita ad istituto primario femminile. In seguito i due istituti sono stati riuniti in un’ istituzione che ospitava rispettivamente una scuola materna ed una elementare. Circa 15 anni fa, la St. Andrews è diventata un’unica grande istituzione primaria (la più grande nell’area di Preston), che oggi conta 450 alunni ed oltre 50 docenti (oltre ad un gran numero di addetti allo staff)».

Qual è secondo lei la strategia per migliorare la qualità organizzativa di una scuola e, di conseguenza, consolidare il contatto con altre istituzioni e/o imprese?

«Nel caso della nostra scuola, ci siamo sempre preoccupati di organizzare controlli ed ispezioni per garantire livelli di massima qualità su tutti gli aspetti. Oltre a ciò, abbiamo dato vita ad un sistema di liste di attesa sia per potenziali docenti che alunni desiderosi di avvicinarsi alla St. Andrews, così da allargare il raggio delle opportunità scolastiche e lavorative durante l’intero corso dell’anno di attività. Infine, teniamo continui seminari di aggiornamento per il personale sia docente che non; in questo modo, abbiamo ottenuto diversi e prestigiosi riconoscimenti come, ad esempio, quello di “miglior istituto primario nel Lancashire”. Dovendo riassumere, direi che vi sono tre importanti “segreti” di cui tener conto: innanzitutto, come già menzionato, mantenere e garantire un livello qualitativo sempre alto; avere una leadership forte e decisa, e ciò significa anche essere disposti a compiere talvolta decisioni drastiche e “difficili”; infine, e soprattutto, mettere amore e passione al 100% nel proprio lavoro, il che significa prendersi cura totale dei propri collaboratori ed alunni non per il solo senso del dovere, ma anche guardando con rispetto alla loro sfera personale».

Noi come comunità siamo sul punto di lanciare un’iniziativa di scuola di italiano e campus per studenti universitari in scambio linguistico, oltre ad avere l’obiettivo di creare nuove opportunità di gemellaggio con istituti d’istruzione come i vostri. Che consigli potrebbe darci, data la sua esperienza?

«Si tratta di definire delle priorità. In termini di personale docente e A.T.A, si potrebbero stabilire e creare gruppi di membri dello staff desiderosi di trasferirsi per un periodo definito presso un’istituzione straniera per prestare servizio. Invece, in termini di contatto con gli studenti, si potrebbe, ad esempio, fornire esperienza di lavoro pagata presso la vostra scuola o altre organizzazioni (sotto previa richiesta ed autorizzazione delle autorità scolastiche locali), così da coprire le spese dell’alloggio. L’importante è che vi sia un equo scambio di risorse e di garanzia di pari opportunità educative e lavorative».

Serena Mancusi

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