ARCHIVIOARCHIVIO 4

Antonio Monti: “Nella mia musica una richiesta di perdono”

Lacco Ameno – Com’è nata la tua collaborazione allo spettacolo “Di vino, di mare e di zolfo”?
«Per caso. Salvatore Ronga stava preparando la messinscena e cercava un musicista che si occupasse delle musiche. Qualcuno gli ha segnalato il mio nome, così è venuto a sentirmi sul Castello Aragonese. Ci siamo conosciuti e abbiamo cominciato la nostra collaborazione».
03072016-IMG_6853-2Raccontami un po’ il processo creativo.
«Il processo di composizione è difficile da fissare o spiegare, non conosce regole o clichè. Puoi stare fermo per giorni, poi qualcosa si mette in moto e a quel punto devi trovare le misure giuste per le emozioni che vuoi raccontare. Le musiche dello spettacolo hanno preso forma in tempi relativamente brevi. Avevo già composto del materiale, denso di sensazioni personali che si legano inevitabilmente a questi luoghi. E’ come se il testo scritto da Salvatore attendesse una partitura musicale in grado di raccontare al pubblico, anche da un punto di vista sonoro, l’importanza di questa testimonianza. Ci ho lavorato assecondando l’impeto personale a sentirmi utile, dare voce a questi personaggi e ai loro sentimenti. La verità non ha mai ucciso nessuno, le bugie sì».
Dolore, rabbia, rimpianto, amarezza. Qual è il sentimento che ha maggiormente guidato la tua ispirazione?
«Una richiesta di perdono. Qualche giorno prima di andare in scena ho gettato lo zolfo in un vigneto di un amico. Mi sono commosso. La vicenda dei fratelli Sanfilippo mi ha colpito molto, è una verità taciuta per troppo tempo che pretendeva giustizia. Ho subito capito che alcuni pezzi avevano una vena affine a questa storia, che potevano funzionare, così ci ho lavorato sopra. La chitarra acustica mi ha aiutato molto. E’ uno strumento che ha molte possibilità espressive, una fonte sonora dove una diversa accordatura può evocare stati d’animo molto differenti, produrre suoni incalzanti o rarefatti. Un mondo che vale sempre la pena esplorare».
14360516_10211066377280041_965704457_oCom’è andata invece per le “Metamorfosi” di Ovidio? Cos’è per te il Mito?
«Per quanto possano essere storie che affondano in un passato sconosciuto e misterioso, i Miti hanno sempre qualcosa di profondamente attuale da raccontarci. L’ironia, la tragedia, l’universalità. Questo per me è il Mito. C’è stata molta libertà, ho seguito la direzione romantica verso la quale mi ero avviato quando ho cominciato a scrivere. E’ stato un singolo suono a guidarmi. Cresce, si somma e si espande. Oltre naturalmente alla narrazione che veniva fuori dal trattamento di Salvatore, così pieno di forza».
Quali sono i tuoi musicisti di riferimento?
«Ho iniziato con la musica ponendomi nella predisposizione di ascoltare. Quindi sono tanti quelli che amo. Da Stravinskij ai Rammstein. Altro punto di riferimento è la musica contemporanea di inizio Novecento: Morton Feldman, i romantici. Britten, ad esempio, mi piace molto».
Cosa ti piacerebbe fare come musicista?
«L’anno scorso ho passato tre mesi all’eremo di San Nicola, sull’Epomeo. Suonavo per i visitatori, li aiutavo a conoscere la storia dell’eremo, e di quel luogo, anche attraverso la mia musica. Salivo la mattina e scendevo la sera. Spesso dormivo lì, in sacco a pelo. E’ stata un’esperienza che mi ha regalato una ricchezza enorme in termini personali, di profondo attaccamento a quel luogo. Ecco, mi piacerebbe suonare in posti che hanno un richiamo importante per me. Ce ne sono tanti, sull’isola d’Ischia. Anche per questo, dopo tanti anni passati fuori, ho deciso di vivere qui. Credo che ogni posto possa avere qualcosa di particolare da raccontare, non so se è un’energia, io li chiamo rimandi. E’ un binomio importante, quello con la musica. Al di là della bellezza o della forza di uno spettacolo, metterlo in scena in luogo fortemente evocativo è sempre un valore aggiunto».
La sfida che più ti appassiona?
«Essere soddisfatto di quello che faccio».
(Gia.Ca) photo: Lucia De Luise

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex