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La Corricella bene dell’UNESCO, una opportunità da non perdere

PROCIDA – Nei giorni scorsi il sempre battagliero Giuseppe Giaquinto ha rilanciato la proposta, per altro già formulata qualche anno addietro su iniziativa di un nutrito gruppi di intellettuali, procidani e non, capitanati dal prof. Domenico Ambrosino, giornalista e direttore del longevo “Procida Oggi”, di consacrare il borgo dei pescatori di Corricella, oramai tra i luoghi più conosciuti ed apprezzati al Mondo, come bene dell’umanità. Quasi inutile sottolineare come, in modo particolare attraverso i social, tanti sono stati quelli che hanno guardato favorevolmente a tale possibilità ed al fine di approfondire la questioneabbiamo chiesto a Peppe Giaquinto di entrare maggiormente nei dettagli così da comprenderne le motivazioni.

«Questa iniziativa – sottolineaGiaquinto -, che certamente avrà un cammino lungo e complesso,nasce dalla consapevolezza che in un percorso di riconoscimento di Patrimonio Unesco 2019 -2020 avviato dai Sindaci dell’area flegrea e dai Sindaci dell’isola d’Ischia per le loro rispettive realtà, anche Procida, ed in particolare la nostra Marina Corricella, merita un tale titolo.

Vedere la nostra Corricella immortalata da alcuni importanti marchi mondiali a fini promozionali, fare da vetrina per tutta la Regione Campania, entrare a far parte delle 12 località scelte dall’ENIT per promuovere l’Italia all’estero e, purtroppo, spesso essere usata e abusata pure quando si devono promozionare altre località o altri siti, ci dovrebbe far capire che sarebbe un peccato perdere l’opportunità di tutelare questo nostro immenso patrimonio e dargli una valenza promozionale mondiale.La Corricella patrimonio Unesco – continua Giaquinto -sarebbe il giusto e sacrosanto riconoscimento per la nostra marina che negli anni ha saputo offrire a tanti bellezza, cultura, tradizione, storia e umanità.

Indubbiamente alcune peculiarità si sono perse nel corso degli ultimi decenni o rischiano di perdersi nell’immediato futuro, così come l’assenza di uno sviluppo armonico e guidato, ma pur necessario, rischia di compromettere l’unicità del luogo.

Ma, la Corricella – Patrimonio Unesco oltre a rappresentare un freno alla perdita di ogni identità, potrebbe avviare risorse economiche europee per un consolidamento dell’esistente, un recupero di quanto deturpato, un piano sostenibile e compatibile di sviluppo. Tutto ciò senza contare che l’importante riconoscimento potrebbe sicuramente generare un atteggiamento virtuoso di partecipazione nella popolazione locale ed in tutti quelli che amano Procida, che non sono pochi, che partendo dall’amore per questo territorio e dalla necessità di difenderlo da ogni stortura e sviluppo disarmonico, ne tramandi l’autenticità ed ostenti al mondo intero la magia di poterla “vivere” almeno per un giorno.

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In ultimo, ma non per ultimo, il marchio Unesco – conclude Giuseppe Giaquinto – è tra i brand più riconosciuti, apprezzati e valorizzati del mondo e il nostro patrimonio potrebbe servire a creare meravigliose e uniche esperienze attraverso lo sviluppo di attività e itinerari tematici che dall’area flegrea arrivi fino all’isola d’Ischia e che vedano in Procida il punto di partenza. Con la delibera n. 45 del 12.4.2018 Ischia si candida a patrimonio UNESCO. Gli altri si muovono e Procida non può stare a guardare. L’isola e la Corricella meritano il riconoscimento di patrimonio dell’umanità. Svegliamoci e guardiamo al futuro».

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Di Guglielmo Taliercio

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