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La Corricella diventi patrimonio dell’UNESCO

PROCIDA – Vorrei sollecitare l’amministrazione comunale della mia isola a seguire con estremo interesse le iniziative intraprese dai comuni dell’area flegrea, così come, di recente, anche dall’isola d’Ischia, per inserirsi con determinazione nella candidatura 2019 a Patrimonio Unesco anche della nostra isola e, in particolare, della Marina Corricella.

Dico questo perché ritengo che le relazioni con i sindaci di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli servono a poco se si limitano solo a qualche foto assieme quando poi sui grandi progetti veniamo messi da parte. Come pure, sostenere candidati alle elezioni politiche è poca cosa se poi non siamo capaci di impegnare nessuno di loro sul versante dello sviluppo e del futuro per la nostra isola.

Sapete meglio di me che vedere la nostra Corricella immortalata da alcuni importanti marchi mondiali o fare da vetrina per tutta la Regione Campania e, purtroppo, anche essere usata ed abusata pure quando si devono promozionare altre località o altri siti, ci dovrebbe far capire che sarebbe un peccato perdere l’opportunità di tutelare questo nostro immenso patrimonio e di dargli una valenza promozionale mondiale.

Un’iniziativa intrapresa alcuni anni addietro dal giornale “Procida Oggi” e che vide l’adesione di importanti personaggi del mondo del giornalismo, della cultura, dello spettacolo ma che rimase senza seguito perché, forse, slegata dal contesto territoriale circostante con cui fare sistema.

Ebbene proprio in queste ultime settimane la Regione e i Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida hanno intessuto una fitta rete di alleanze strategiche e siglato importanti accordi di programma per chiudere nel 2019 la partita e ottenere l’egida Unesco per la terra celebrata da Virgilio e che va da Pozzuoli fino a Monte di Procida.

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“La Regione sostiene in pieno questa candidatura – ha detto l’assessore regionale Matera –  e continuerà a coadiuvare i Comuni nel percorso per il riconoscimento dei Campi Flegrei come patrimonio Unesco”.

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A questo punto anche a Procida serve un cambio di passo. Basta autocelebrazioni e piccoli manifestazioni di dubbia valenza. Bisogna volare alto e mostrare di avere capacità nel far fruttare il nostro tesoro di bellezze paesaggistiche e di tradizioni che vanno promozionate usando il moderno criterio del marketing territoriale, dove dentro ci sono varie realtà che assieme sono capaci di superare i problemi legati alla logistica, ai trasporti e ai posti-letto per i turisti ma che assieme costituiscono un tutt’uno per attrarre quanti più visitatori possibili.  Per realizzare questo c’è bisogno di grande rapportualità, peso politico, capacità progettuale ma anche di attivare sinergie e professionalità per l’innovazione tecnologica, i virtual reality point, la mobilità alternativa, lo sviluppo di app. tecnologiche per il territorio.

La Corricella patrimonio Unesco sarebbe il giusto e sacrosanto riconoscimento per la nostra marina che negli anni ha saputo offrire bellezza, cultura, tradizione, storia e umanità, e che oggi, oltre a rappresentare un freno alla perdita di ogni identità potrebbe sicuramente generare un atteggiamento virtuoso di partecipazione nella popolazione locale e turistica partendo dall’amore per il proprio territorio e dalla necessità di difenderlo da ogni stortura e sviluppo disarmonico.

Anche perché il marchio Unesco è uno dei marchi più riconosciuti, apprezzati e valorizzato del mondo e il nostro patrimonio potrebbe servire a creare meravigliose e uniche esperienze attraverso lo sviluppo di attività e itinerari tematici nell’area flegrea.

 

 

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