CRONACA

LA DENUNCIA E’ Ferragosto, ma l’isola “affoga” nell’inciviltà

“Ischia si prepara al ferragosto e lo fa nel migliore dei modi, con erba alta, immondizia e atti vandalici. Che la pulizia e la cura del verde ad Ischia lascino a desiderare, non sono mai state una novità, anzi una triste realtà, come pure l’inciviltà. Dunque Ischia si allinea con l’hinterland napoletano, dove la monnezza e l’incuria sono la realtà. Peraltro quest’anno la mazzamma è di casa sulla nostra isola. Non sono io a dirlo ma sono i gravi fatti di cronaca a confermarlo. Peraltro soprattutto nei fine settimana i Carabinieri e la Polizia di Stato hanno identificato un numero significativo di pregiudicati”.

Parole e musica di Mariarosaria Urraro, responsabile della sezione dei Verdi dell’isola d’Ischia, che denuncia il degrado anche turistico in cui versa il territorio e poi rincara la dose. “Ischia insomma, a differenza di Capri, è meta di delinquenti e questo a causa un turismo malato che sta letteralmente svendendo l’isola e lasciandola cadere in caduta libera. Il benessere turistico dell’isola, secondo alcuni ischitani, si calcola in base alle presenze, e non in base alla qualità o al pil. Nonostante i fatti dimostrino il contrario, infatti la ricchezza media degli ischitani negli anni ‘80 era maggiore ed era tra le prime cinque in Italia. Oggi nonostante numeri elevatissimi di presenze sulla nostra isola, troviamo che la ricchezza media degli ischitani si è diminuita, allineandosi con quella degli abitanti della provincia di Napoli, quello che è aumentato a dismisura è l’indebitamento con le banche delle aziende presenti sul territorio”. Poi l’appello conclusivo e la riflessione: “Quello che serve – spiega la Urraro – è un cambio di stile di vita e della tipologia di turismo. Ischia non regge questo numero sempre maggiore di presenze. I porti, le strade, i trasporti pubblici, i depuratori che non ci sono, stanno in sofferenza perché non riescono a gestire questo flusso pazzesco e incontrollato di turisti. Serve qualità, un numero inferiore di posti letto e soprattutto maggiore cura e rispetto del territorio e dell’ambiente. Ischia ha bisogno di guardare al passato, dove la semplicità e le tradizioni facevano di Ischia l’isola verde”.

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