POLITICA

La Di Scala e il caos sanità: «Ma sulle isole non c’era il teleconsulto?»

La consigliera regionale torna sulla vicenda caprese del turista brasiliano e non risparmia

“Se la vicenda caprese del turista brasiliano non fosse drammatica è vergognosa come quella dello stop della dialisi a Ischia, verrebbe da ironizzare: ma non c’era il teleconsulto? Ma davvero chi ci governa, a Roma come in Campania, immagina di risolvere le gravi criticità sanitarie delle nostre isole con iniziative tampone e estemporanee?”. Lo afferma la presidente della commissione Sburocratizzazione del Consiglio regionale della Campania Maria Grazia Di Scala (FI).

“Sono anni che chiediamo per Ischia, Capri e Procida lo status di ‘aree disagiate’ per superare una indegna disparità di trattamento con la terraferma. È di appena un mese fa l’ultima audizione convocata in commissione, peraltro disertata dall’Asl Napoli 1 e dalla Regione, ma fino ad oggi ci hanno solo riempito di chiacchiere e bugie, annunciando,, come  fosse la soluzione a tutti i mali, un progetto per un teleconsulto da 4,5 milioni di euro. Né il ministro Grillo, da noi interpellato, ha ritenuto di dover dire una sola parola sul lavoro dell’Osservatorio nazionale istituito nel 2016 proprio per garantire ai residenti e ai turisti delle isole minori pari dignità sul diritto alla salute”, sottolinea Di Scala.

“Questo è l’ottimo lavoro del governo del cambiamento e di chi l’ha preceduto così come di quello regionale di cui, non si capisce a che titolo, c’è ancora oggi qualche esponente del Pd ischitano che ha pure il coraggio di menar vanto”, conclude l’esponente di Forza Italia.

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