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La disavventura di Piero Temante: «Non ho discusso la tesi a causa del traghetto arenato»

 

di Sara Mattera

ISCHIA – C’era chi doveva prendere un aereo o un treno per tornare a casa o partire per una vacanza, chi doveva fare una visita medica in terraferma, chi doveva dare un esame all’università. Tanti i cittadini e i turisti che l’altro ieri sono stati costretti ad annullare e rimandare i propri impegni, dopo essere rimasti per cinque ore prigionieri sul traghetto Medmar. Martedì mattina, infatti, come riportato nell’edizione di ieri de “Il Golfo”, la nave Medmar con partenza delle ore 10.30 da Ischia Porto e diretta verso Napoli, è rimasta bloccata sul porto di Procida. Durante la manovra di attracco l’elica del traghetto, a causa del forte vento, è rimasta impigliata nelle funi di una piccola imbarcazione da diporto ormeggiata nei pressi della banchina procidana. Il mezzo ha rischiato così anche di travolgere una nave della Gestour. Un incidente che per fortuna non ha avuto drammatiche conseguenze, ma che non ha mancato di  causare un certo nervosismo da parte dei passeggeri che erano partiti, nonostante le pessime condizioni atmosferiche, perchè avevano necessità di portare a termine alcuni impegni e che invece sono rimasti bloccati sulla nave fino al primo pomeriggio, quando sono riusciti a scendere dal vettore grazie all’impiego di un cestello elevatore.

 

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