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La fermata più bella del mondo? A Posillipo, mentre Ischia continua a morire di traffico

ISCHIA – L’hanno definita la fermata degli autobus più bella del mondo. E contraddire quanto sostengono turisti e residenti all’unisono è davvero difficile. Siamo tra i tornanti di via Posillipo, lì dove Napoli offre scorci suggestivi e indimenticabili. Su questa collina così carica di fascino c’è una pensilina trasparente, che gli utenti dei mezzi pubblici utilizzano per attendere il pullman di turno, vanta uno scenario di incredibile e struggente bellezza: mare blu a perdita d’occhio, silhouette del Vesuvio, barche che solcano il mare. Con uno scenario così, il tempo passa talmente in fretta che ci si dimentica anche dei consueti ritardi che purtroppo martirizzano buona parte delle linee che servono la città partenopea. «La fermata Anm è talmente bella – ha scritto un utente – che i bus non passano per non disturbare chi si gode il panorama…». Una fermata – a parte le lecite ironie – che gareggia per bellezza con la stazione metropolitana di Toledo, definita la “più bella d’Europa”

La pensilina di via Posillipo è un capolavoro, incornicia una cartolina da favola: golfo di Napoli e Vesuvio, un connubio che ci invidia tutto il mondo. Instagram, il noto social di condivisione degli scatti immortalati tramite smartphone, straborda di fotografie scattate da turisti estasiati da una tale carica di bellezza che difficilmente è possibile replicare. O forse no.

Guardando bene quell’immagine, viene facile pensare a quanto potrebbero essere ugualmente scenario di eccezionale bellezza anche gli sfondi che offre la nostra isola. Basti pensare al lungomare di Forio, la passeggiata che porta da Casamicciola a Lacco Ameno, il porto di Ischia e naturalmente i tornanti dei Maronti, dove una pensilina del genere, con sullo sfondo il mare abbacinato dal sole nel cuore dell’estate, la silhouette di Sant’Angelo e le numerose imbarcazioni che accorrono nella baia dei Maronti per godere di uno degli scenari più belli del mondo, gareggerebbero, al pari della pensilina di Posillipo, a entrare di diritto nelle bacheche delle migliaia di turisti. A Ischia, insomma, anche le fermate degli autobus potrebbero concorrere ad attrarre turisti, a lasciare il segno, a obbligare i cacciatori di immagini a scattare decine di fotografie per portare a casa con sé una cartolina di incredibile bellezza.

Ma purtroppo niente di tutto ciò accade. Salvo il comune di Serrara Fontana, che non ha mancato di installare nel corso degli ultimi anno diverse pensiline in legno per fornire riparo alle persone che aspettano i mezzi pubblici, e il recente gazebo prospiciente la fermata degli autobus che si trova a pochi passi dall’hotel Re Ferdinando, il resto dell’isola continua a ignorare le richieste di installazione di rifugi che possano dare sollievo, in caso di pioggia o estremo calore, agli utenti dei bus, che non di rado sono costretti ad aspettare il passaggio di un autobus anche diverse decine di minuti,

Complice una soprintendenza forse fin troppo severa su tale argomento e amministrazioni un po’ distratte, a Ischia l’idea di costruire pensiline che possano integrarsi con l’ambiente rimane una chimera. Eppure è proprio da questi primi passi che può partire la rivoluzione ammazza traffico a Ischia. Un’isola che invece, alle soglie del 2019, non sembra voler attuare soluzioni concrete per non far morire in un’orgia di lamiere e smog il proprio territorio.

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Antonello De ROsa

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