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Le fogne lacchesi e la lite in piazza finiscono in Procura

LACCO AMENO. Com’era prevedibile, i fatti dello scorso venerdì 13 novembre non sono rimasti senza conseguenze. Come si ricorderà, il comandante della Polizia Municipale di Lacco Ameno, Raffaele Monti, fu suo malgrado protagonista di un violento diverbio con una persona che sovrintendeva i lavori fognari che stanno interessando il corso Angelo Rizzoli, strada principale del paese. L’alterco prese le mosse dalla posizione di una betoniera, che secondo il comandante Monti ingombrava la carreggiata all’altezza della farmacia in prossimità di Piazza Santa Restituta, impedendo il doppio senso di circolazione per i veicoli in transito, creando un sostanziale e caotico blocco del traffico. Avendo ordinato lo spostamento del grosso automezzo, il comandante si vide rispondere che vi era una regolare autorizzazione per lo scarico del materiale, rilasciata dal tenente Schiano. Monti replicò di essersi informato e che l’autorizzazione esisteva, ma soltanto per 10 minuti, non di più. La tensione intanto saliva. Il comandante della PM ordinò così nuovamente alla ditta di spostare la betoniera per decongestionare il traffico del corso.  A quel punto deflagrarono le urla tra i due, mentre intorno a loro si formava un assembramento composto dai dipendenti della ditta, presto raggiunti dal sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che interveniva nella disputa. L’aspro diverbio indusse poi il comandante Monti a recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Rizzoli, dove gli veniva riscontrato un forte “stato di agitazione a seguito di aggressione”. Questi, di base, i fatti che ebbero luogo nel pomeriggio del 13 novembre, poco dopo le ore 14. Diverse  invece rimangono le versioni fornite dai protagonisti riguardanti i contenuti e i modi dell’accesa discussione. La prima versione delinea gravissime minacce rivolte contro il comandante Monti e il tenente Schiano dalla persona legata alla ditta che sta eseguendo i lavori, che avrebbe addirittura detto: «’ndò sta e casa chillu, mò u vac a sparà mocc, a te e a iss!” (“Dimmi dove abita quello, che vado spararlo in bocca, a te e a lui!” riferendosi anche allo Schiano in quel momento assente, ndr), mentre il sindaco, intervenuto nel diverbio, avrebbe duramente apostrofato il dirigente della polizia municipale, delegittimandolo nell’esercizio delle sue funzioni. Versione totalmente contraddetta dal sindaco in persona, Giacomo Pascale, che ha successivamente definito come completamente priva di fondamento l’ipotesi di un blocco del traffico provocato dalla posizione della betoniera, oltre a non essersi mai rivolto in modo sprezzante verso il comandante, che secondo il primo cittadino fu invitato gentilmente a spostarsi a un incrocio successivo, mentre lo scarico del calcestruzzo della betoniera impiegava solo 14 minuti senza arrecare danno al traffico, data l’ora. Queste le versioni che si fronteggiano. Fatto sta che il sindacato delle polizie locali della Campania (DICCAP), ieri ha diramato un Comunicato Stampa in cui dichiara di essere «venuta a conoscenza che in data odierna sono state deferite alla Autorità Giudiziaria le persone che si sono rese responsabili delle violazioni penali durante i fatti verificatisi il giorno 13 novembre u.s.. Un risultato ottenuto con la collaborazione di molti Comandi di Polizia Municipale della Regione Campania, grazie a cui è stato possibile identificare l’autore delle gravi minacce proferite nei confronti del Comandante e del Tenente della P.M. di Lacco Ameno che precedentemente aveva rilasciato l’autorizzazione alla betoniera». Il comunicato successivamente si sofferma sulla figura del presunto autore delle minacce: «Trattasi infatti di un piccolo imprenditore edile del casertano, e non del conducente della betoniera come riportato da alcuni organi di stampa (non Il Golfo, ndr). Sono comunque in corso ulteriori indagini ed accertamenti, per meglio definire tutti i contorni dell’accaduto», per poi inviare solidarietà al comandante della polizia municipale di Lacco: «Siamo certi che la Giustizia e la Magistratura sapranno far piena luce su questa spiacevole vicenda. La grande famiglia della Polizia Locale della Campania, ha dimostrato ancora una volta di essere unita e forte nel momento di difficoltà: siamo tutti vicini al Comandante, Raffaele Monti». L’imprenditore edile denunciato per minacce a pubblico ufficiale è A.P., classe 1961, titolare di una ditta appunto del casertano, che ha ricevuto in subappalto i lavori di ristrutturazione fognaria del comune di Lacco Ameno. Anche il sindaco Giacomo Pascale è stato deferito all’autorità giudiziaria, per oltraggio a pubblico ufficiale. Un nuovo capitolo della “guerra fredda” tra il primo cittadino e il suo comandante, che il prossimo 26 novembre si troveranno di fronte in un processo per tentata concussione.

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