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La giornata della memoria diventa giornata della “rinascita”

Venerdì 10 febbraio, alla presenza del Dirigente scolastico del Circolo didattico di Barano d’Ischia, dott. Franco Mollica, del dott. Giovan Giuseppe Lucido Balestrieri e di tutti i genitori, l’intero gruppo di alunni della classe quinta del plesso di Buonopane , attraverso una metodica inclusiva, è stato impegnato in una performance davvero insolita per alunni così piccoli, la presentazione di un vernissage di varie tipologie di lavori strutturati per la partecipazione al Progetto continuità con la Scuola Media di primo grado “Anna Baldino ” di Barano , ed una drammatizzazione sul tema della SHOAH. L’evento volto a far conoscere e comprendere ai bambini che la storia di oggi è il frutto anche degli errori dell’umanità che hanno segnato il passato ma che devono essere d’insegnamento alle nuove generazioni, ha indagato l’identità, soprattutto, valore unico ed insostituibile, che non può essere schiacciato, vessato o annullato da niente e da nessuno .La drammatizzazione ha riprodotto alcune scene significative tratte dal film “Vento di primavera” ambientato a Parigi nell’estate del 1942. Dopo l’invasione delle truppe della Germania hitleriana, gli ebrei furono obbligati a portare la “stella di David” sugli indumenti, allontanati dai loro impieghi e negato l’accesso a scuole e luoghi pubblici. Hitler voleva procedere allo sterminio di massa e voleva la collaborazione del governo francese di Vichy.Come, la popolazione venne a sapere di quel piano diabolico? Tutto cominciò con l’ORDINANZA N^ 9 contenente le RESTRIZIONI CONTRO TUTTI GLI EBREI.Tutto cambiò, la vita non ebbe più lo stesso sapore, tutti si chiesero ora cosa sarebbe accaduto!PRIMA… tutti UGUALI e LIBERI …POI… tutti DIVERSI. TUTTO NON SAREBBE MAI PIÙ STATO COME PRIMA! Questo non accadeva solo in Francia ma in tutti i Paesi, collaborazionisti e non, invasi dalle truppe tedesche. Mentre la vita scorreva, relativamente serena, ….un giorno…ecco la POLIZIA….e gli ARRESTI… e molti di loro iniziarono L’ULTIMO VIAGGIO…IL VIAGGIO DEL NON RITORNO. Ecco l’autobiografia cognitiva stilata dei nostri alunni che racconta passo dopo passo il loro lavoro:

Giornata della rinascita

«Quando la maestra ha annunciato che avremmo realizzato un nuovo progetto eravamo tutti euforici. Ma la mattina che la maestra ha annunciato la traccia del progetto l’euforia è subito svanita perché abbiamo capito che l’argomento trattava qualcosa di serio: l’Olocausto. L’Olocausto?E chi l’aveva mai sentita questa parola e chi mai pensava che una parola strana nascondesse una verità così crudele. La maestra ha spiegato parole che non abbiamo mai sentito e ci ha chiesto di cercarle a casa, ma limitarci solo alle parole, suggerimento che però alcuni di noi hanno ignorato. Che orrore conoscere tanto odio e tanta cattiveria per giunta scaturita dalla mente contorta di un solo uomo Hitler. Ecco Hitler , parola – chiave… principio, sviluppo e fine dell ‘Olocausto.L’ indomani parlandone a scuola abbiamo scoperto con testimonianze vere (foto) l’orrore dell’Olocausto. Foto che ci hanno fatto emozionare, piangere e ci hanno fatto capire l’orrore che Hitler ha riservato a uomini, donne, bambini e anziani: ” senza pietà “.Solo il pensiero che bambini come noi abbiano dovuto andare incontro alla morte senza neanche l’amore dei propri genitori ha fatto sì che l’orrore si trasformasse in odio. Odio puro per quell’uomo che a nostro parere non merita di far parte della nostra razza. Come definirlo?Non lo sappiamo. Ma sicuramente sappiamo che Hitler è una vergogna per la nostra razza. Abbiamo scoperto l’esistenza dì luoghi dove le persone venivano intrappolate come animali (lager) dove i corpi venivano ammassati dopo la morte (fosse comuni) comunità da dove si entrava vivi e si usciva solo morti (Auschwitz, Birkenau).La ricerca di parole ha fatto sì che capissimo cose che non immaginavamo nemmeno. Come poter esprimere le nostre emozioni, il nostro dolore, il nostro disgusto, il nostro non capire il perché di tanta crudeltà, il perché di non riuscire a distinguere da parte di coloro che hanno appoggiato Hitler, il bene dal male…L’idea che ha dato vita al nostro progetto è partita dall’ultimo gesto di umiliazione che Hitler ha riservato ai corpi degli ebrei. I corpi degli ebrei morti venivano gettati come carcasse di animali in grandi buche scavate tante volte dalle stesse vittime, senza una degna sepoltura. Centinaia di corpi venivano ammassati lì fino a che le buche fossero piene dopodiché venivano ricoperte da terra, e si passava avanti a scavarne un’altra. Senza una croce, senza un nome, senza un qualsiasi segno che facesse capire che in quel luogo ci fossero seppellite delle persone. Persone che per Hitler ed i suoi “apostoli ” non erano altro che un semplice numero. ” Dignità ” altra parola chiave dell’ Olocausto. La dignità valore che l’uomo acquista dalla nascita, qualità che lo distingue e lo rende individuo, bene che per nulla al mondo deve perdere, perché perdere la propria dignità significa annullarsi, respirare per vivere, svegliarsi per sopravvivere e addormentarsi nella speranza di aver vissuto l’ultimo giorno. Ecco l’arma vincente dell’Olocausto distruggere ” La DIGNITÀ “.

Agli Ebrei è stata strappata la loro dignità, a loro purtroppo non è stato dato nemmeno il lusso di perderla , la dignità. Ecco perché l’idea della ” giornata della rinascita “. Quale cosa più bella che rendere la “dignità ” a tutti coloro che in realtà non sono un numero ma persone con un nome, un cognome e un volto. Ecco perché l’idea dell’albero, un albero maestoso nato su una miriade di bare (con sopra un numero) che simboleggiano i corpi martoriati e abbandonati come carcasse di animali, in grandi fosse a mò di tomba, per gli ebrei. Per realizzare l’albero abbiamo utilizzato la tecnica della cartapesta, per colorare abbiamo usato colori all’acqua. Sull’albero tante foglie nate ognuna diversa dall’altra, di proposito, perché ognuna rappresenta un individuo, una persona con un proprio viso, un proprio nome e cognome, una propria identità, personalità e una vita strappatagli senza nessun rimorso nei modi più crudeli ( camera a gas, torture, fame, …)che la mente umana sia stata capace di concepire. Con la maestra, quindi, abbiamo cercato di procurarci nomi, cognomi e volti di alcune fra le milioni di vittime dell’Olocausto, la nostra ricerca è partita visitando il sito del Museo Nazionale ” Yad Vashem ” ma la lista dei caduti non è accessibile a tutti, per una questione di privacy. Quindi abbiamo scaricato foto da cui abbiamo ritagliato volti di uomini, donne e bambini. Successivamente abbiamo scaricato nomi e cognomi ebrei, a caso.
Tutte queste informazioni ottenute collegandoci a siti presenti su Google.Dopo aver raccolto questo materiale eravamo pronti a ridare un volto, un nome e un cognome a quel maledetto numero. L’idea è stata trasformata in realtà attraverso la creazione di foglie appositamente diverse una dall’altra perché servissero ad identificare l’unicità dell’individuo. Sulla foglia è stata messa la foto, il nome ed il cognome e cancellato con prepotenza il numero con una X. Un viso,due occhi, un naso, un sorriso…Un volto su cui noi vogliamo leggiate una sorta di rivincita degli Ebrei, di tutto un popolo, nei confronti di Hitler e non semplici volti di persone che di lì a poco sarebbero scomparse per sempre perché essere solo un numero. Persone a cui il nostro lavoro ed il nostro impegno ha voluto dare una rivincita, un riscatto, nei confronti di tanta crudeltà, odio e indifferenza.” LA RINASCITA ” è il nome del nostro progetto, rinascita di un popolo che ha saputo dimostrare al mondo intero, nel corso della storia che hanno una dignità più grande di quella che Hitler gli ha strappato. Vi ringraziamo dell’invito che ci avete riservato ma ancor di più vi ringraziamo per averci dato l’opportunità di conoscere, studiare, capire ed approfondire il genocidio più assurdo della storia dell’umanità. Abbiamo compreso che dalla violenza non nasce e non nascerà mai niente, e che bisogna onorare chi ha perso la vita “valore inestimabile “per la follia umana. L’argomento affrontato è stato molto interessante perché anche se triste ci ha fatto riflettere: NOI SIAMO IL FUTURO DELL’UMANITÀ, e ci impegneremo a fare in modo che tutto ciò non accada mai più. Pensiamo che la giornata della memoria debba essere ricordata proprio per questo, perché deve stimolare tutti noi a migliorare. Vi ringraziamo ancora una volta per averci fatto “crescere” e diventare più consapevoli della pazzia umana attraverso un evento storico che ci accompagnerà per tutta la vita».

I bambini della quinta del plesso di Buonopane.
Anno scolastico 2016-2017

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Gli alunni tutti, sono stati costruzionisti in progress dell’ intero iter procedurale fonte di input dettati dalle docenti Di Massa Bonaria, Mollica Rosanna e Di Meglio Rita Diana,attraverso una metodica – metodologica del problema solvibilità, della ricerca -azione, per “piccoli passi” partendo da parole -chiave , ampliando in cerchi concentrici , conoscenze e informazioni mano a mano che il progetto prendeva corpo , prevedendo spazi soprattutto per la creativita’ dell’alunno /degli alunni nelle varie performance esplicitate nel vernissage ( autobiografie cognitive , cartelloni tematici, pluricompositi , in sequenze multidisciplinari , breve drammatizzazione coinvolgente e partecipata di sintesi , PowerPoint multi -sensoriale recensivo dei percorsi cui tutti hanno contribuito per un manufatto polimaterico 3D ” ALBERO della VITA” esplicitativo , pregno di pathos, sensibile partecipazione, indelebile ricordo attraverso il passaggio da significato/significati fino a giungere ad un medium di significanti). In tal modo si è compiuto l ‘ intero processo di insegnamento/apprendimento attraverso cui gli alunni partendo dal SAPERE hanno acquisito il SAPER FARE per un futuro SAPER ESSERE cittadini pensanti di un domani in cui tutto ciò, si spera, non accada mai più.

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Bonaria Di Massa

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