La Giustizia a Ischia si regala un “sorriso”
Ieri mattina per la prima volta è stato allestito un seggio presso la sezione distaccata di Tribunale per il voto necessario al rinnovo dell’organismo congressuale forense degli avvocati di Napoli. Le parole del presidente Carmine Foreste: «E’ un segnale importante, che testimonia che questo è un foro vivo». Notevole la risposta e l’affluenza alle urne dell’avvocatura locale

No, non è stata una giornata come tutte le altre. Si è trattato di un appuntamento che servito a restituire un senso identitario alla sezione distaccata di Tribunale di Ischia, la cui sopravvivenza più volte è stata messa in discussione negli ultimi anni (e come è noto anche negli ultimi mesi) e con una stabilizzazione che tarda ad arrivare, un po’ come le ferie estive quando è appena trascorso il Natale. Ma quanto accaduto ieri è comunque un messaggio significativo trasmesso dal mondo dell’avvocatura a chi è chiamato a decidere sulle sorti del presidio giudiziario di via Michele Mazzella. Perché nella giornata di ieri la nostra isola per la prima volta nella storia, ha ospitato un seggio elettorale allestito per il voto necessario al rinnovo dell’organismo congressuale forense degli avvocati di Napoli. Un evento dal forte valore non soltanto simbolico ma anche istituzionale, che ha richiamato che ha richiamato una significativa partecipazione da parte dei professionisti del settore (accorsi in massa per esercitare il proprio diritto di voto), testimoniando la vitalità del foro ischitano e il suo desiderio di essere protagonista nel percorso democratico della categoria. L’iniziativa, fortemente voluta dall’Ordine degli Avvocati di Napoli, rappresenta anche un messaggio chiaro a sostegno del presidio giudiziario isolano, spesso al centro di discussioni sul suo mantenimento e rafforzamento. Proprio su questo tema è intervenuto il presidente dell’Ordine, Carmine Foreste, che ha rilasciato dichiarazioni cariche di significato: «Un seggio sull’isola d’Ischia un segnale simbolico e iconico? È assolutamente un segnale che va oltre la simbologia – spiega al cronista – perché vuole manifestare concretezza e soprattutto la dimostrazione che questo è un foro vivo: un foro in cui anche il momento democratico fa riscontrare la sua importante partecipazione. L’affluenza e la partecipazione di tanti avvocati qui oggi (ieri per chi legge, ndr) rispondono pienamente all’intento di portare a Ischia il seggio elettorale per la prima volta nella storia dell’avvocatura napoletana e, soprattutto, in quella dell’avvocatura ischitana».
Facciamo notare a Foreste che va ancora chiusa la questione legata alle udienze penali e soprattutto la già citata stabilizzazione, per la quale però risposte adeguate devono arrivare da Roma. Lui, in ogni caso, risponde così: «Che la giustizia ritorni compiutamente, completamente a Ischia in tempi ragionevoli è un aspetto che, alla luce degli ultimi eventi, ci vede ottimisti. Abbiamo fin qui ottenuto risposte concrete: c’è stata una prima procedura di interpello, come avevamo richiesto, seguita da una seconda. Il risultato sarà il ripristino dell’equilibrio dell’organico nella sezione distaccata. Attendiamo ora un altro riscontro, quello da parte dei “piani alti” della politica, che ci ha rassicurati sull’arrivo di novità a breve e questo ci è stato ribadito anche dall’onorevole Michele Schiano nel corso di un recente incontro. Non aspettiamo altro, ma continueremo a monitorare e a sollecitare. Come abbiamo sempre sostenuto, la soluzione resta una: la stabilizzazione. Non esistono altre strade percorribili». Gli facciamo notare la notevole affluenza alle urne che rende ancora meglio l’idea di quanto sia viva la sezione di tribunale isolana e qui il presidente risponde con fermezza e decisione: «Assolutamente, questa non è una sezione distaccata nel senso comune del termine: è una sezione centrale, viva. La grande partecipazione al voto dimostra quanto sosteniamo da tempo: questo presidio non solo non può essere eliminato, ma rappresenta un punto fermo della giustizia sul territorio. E, ribadisco, è vivo, e lo sta dimostrando pienamente».

