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La lettera, il tradimento ad Enzo e Giosi “Core ‘ngrato”

 

ISCHIA – Deluso non si sa bene da chi o da cosa, aveva deciso di lasciare il mondo della virtualità, compreso quello dei social. Chiudendo il suo profilo Facebook che lo aveva visto attivissimo e spesso polemista, qualche volta anche… border line. Ma evidentemente lo spirito è rimasto lo stesso e se qualcosa ce l’hai nel dna della tua seconda vita, non c’è nulla che possa spegnere la cosiddetta fiammella. E così Michele D’Antonio, messo da parte il tablet e di internet, ha deciso di fare un percorso a ritroso. Tornando ai vecchi sistemi, che a quanto pare continuano ad essere i più incisivi ed efficaci. E, soprattutto, che maggiormente spaventano il “palazzo” ed i suoi occupanti. Perchè diverse anime della maggioranza di Ischia, guidata dal sindaco Giosi Ferrandino, sono letteralmente in fibrillazione dal momento che l’attivista “autonomo” ha cominciato a far circolare porta a porta (utilizzando dunque il sistema più antico del mondo, alla faccia del web) una lettera aperta al primo cittadino che fin qui sarebbe stata distribuita in addirittura cinquecento copie, che non sono proprio poche.

Ma cosa recita la missiva dal titolo “Core Ingrato”, che tanti malumori ed imbarazzi sta creando in via Iasolino? Eccolo nella sua versione integrale: «Irriconoscente. Immemore. Sindaco, a tutti può capitare di non ricordare le buone azioni ricevute, per te invece è un classico non ricordarle, se tu oggi ancora sei sindaco al Comune di Ischia questo è solo grazie alla maggioranza politica che non si dimise in occasione della tua mancanza dall’isola per motivi giudiziari, maggioranza a mio avviso ipocrita, senza carattere e irresponsabile e grazie a questi tu sei ancora al tuo posto. Oggi la stessa maggioranza che non si dimise si sente tradita da te e ieri nella tua stanza al Comune contestavi a loro tante cose che per motivi di opportunità non scrivo, ma le tue sono solo scuse politiche perché non vuoi che il vice sindaco sia candidato e poi eletto primo cittadino e mi riferisco ad Enzo Ferrandino. . Tra l’altro io ho sempre detto che tu l’avresti tradito, questa per te è la regola politica, niente di nuovo sotto al sole. Purtroppo, sindaco, in politica c’è tanta gente come te non coerente, a te interessa avere un sindaco che sia riconducibile alla tua persona e al senatore cosa che non è invece Enzo Ferrandino che vuole il bene del paese».

Insomma, una chiara reprimenda al sindaco che ha – cercando l’accordo con il senatore De Siano per candidare Carmine Barile – ignominiosamente (ed altrettanto prevedibilmente, per intenderci) scaricato un suo fedelissimo, aspirante al trono. Un atteggiamento che al buon D’Antonio non è piaciuto e da qui l’iniziativa di consegnare ovunque la sua “epistola”. Il problema, secondo quanto narrano le leggende popolari, sarebbe sorto quando un paio di rappresentanti dell’attuale maggioranza gli hanno detto di interrompere la distribuzione. La risposta del buon Michele è stata perentoria: «Ah sì? Vuol dire che ne distribuirò altre mille…». Detto fatto, ha cominciato ieri: noi, ad esempio, lo abbiamo avvistato all’uscita di scuola all’esterno del Marconi ma non è stata quella la sua unica tappa di un giovedì decisamente “faticato”.

GAETANO FERRANDINO

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