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La lunga notte di Eugenio Bennato, a lui il premio Ugo Calise

Di Isabella Puca

Foto Franco Trani

Ischia – É iniziata con un’ora di ritardo la serata dedicata al gran concerto della vigilia della lunga notte della 48 esima festa a mare agli scogli di Sant’Anna. Un ritardo perdonato dai tanti che hanno affollato il piazzale aragonese vivendo una bellissima serata in musica tutta dedicata al Mediterraneo.  L’entusiasmo del pubblico è aumentato quando, sul palco grande, che la sera prima aveva ospitato l’esibizione dei ballerini coreografati da Gennymatt, che pure ha riscosso grande successo,  sono saliti i primi artisti. Il primo a scaldare il pubblico è stato il trio Tarantae con atmosfere tipiche del mediterraneo che, a suon di tammorra, hanno fatto ballare davvero tutti. Tra un’esibizione di un artista e l’altro, la chitarra di Gennaro Monti e la voce di Fabrizio Viglietti che hanno conquistato ogni angolo del borgo. In questi intervalli la musica sembrava arrivare da ogni balcone addobbato per la festa o da una scalinata color pastello, di quelle tipiche dell’antica Ischia Ponte e che tanto la fanno bella. L’eleganza è poi salita sul palco con la seconda artista Flò, bravissima con la sua intensa voce che ha riportato sonorità dialettali e francesi, accompagnata da Ernesto Nobili. Applauditissima, anche lei, dal folto pubblico che l’ha acclamata a gran voce. Sul palco è poi arrivato lui, Eugenio Bennato che, con poche note, ha letteralmente conquistato i presenti. È stato lui a ricevere quest’anno il premio Ugo Calise direttamente dalle mani di suo nipote che ha commentato, «mai come questa volta condivido in pieno la scelta».

 

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