Sisma e mutui, Mario Romano lancia la class action

Una class action per ottenere la sospensione delle rate d finanziamenti e mutui nei comuni terremotati dell’isola d’ Ischia. È la proposta lanciata da Mario Romano, il noto albergatore isolano, la cui struttura ricettiva è stata colpita come molte altre dal violento sisma del 21 agosto 2017. «Visto che vergognosamente – scrive Romano – dal primo gennaio 2021 le rate dei finanziamenti per noi poveri terremotati non sono sospese, visto la impossibilità di a sostenere il gravoso adempimento, considerato il grave danno economico e visto che si danno addirittura Bonus per le Zanzariere sono a chiedere a tutti coloro che hanno in essere Finanziamenti e Mutui non sospesi nei comuni terremotati dell’ Isola d’ Ischia, onde poter attivare una eventuale Class Action, di contattarmi al 3484977871».

L’albergatore è uno dei più attivi esponenti di quella parte di cittadinanza le cui attività produttive sono state gravemente compromesse dal terremoto, e già lo scorso autunno aveva lanciato una proposta, relativa alla sicura ricostruzione degli immobili ammalorati o resi inagibili dal sisma. In quella occasione Romano sottolineò che gli immobili gravemente danneggiati sono oggetto di condono edilizio, ma che allo stesso tempo i soggetti interessati, avendo perso l’unica fonte di rendita ed anche a seguito della Pandemia. non hanno la possibilità economica di anticipare le spese relative al pagamento delle rate dovute al completamento della procedura di definizione del condono, e non possono stipulare la polizza fideiussoria, richiesta come propedeutica dal Comune per accedere al rilascio del permesso a costruire in sanatoria, in quanto non possono offrire alcuna garanzia alle banche e alle assicurazioni, e per gli stessi motivi le banche non concedono nuovi finanziamenti. Un contesto che secondo l’albergatore dovrebbe giustificare l’intervento delle autorità per consentire la sospensione del pagamento delle rate e il congelamento della polizza fideiussoria, fino a quando i terremotati non avranno ricostruito e riavviato la loro attività.