La mappa del voto regionale sull’isola
Tutto è pronto per l’appuntamento con le urne anche nei sei Comuni isolani. Ecco strategie e orientamenti dei “big” della politica di casa nostra e come dovrebbero dividersi i consensi. In alcuni casi la competizione ha solo una valenza politica, in altri però (vedi Ischia e Lacco Ameno) potrebbe incidere e non poco sul futuro amministrativo…

Presentati i candidati alla carica di presidente della giunta regionale, fatto altrettanto con liste e candidati, tutto è pronto per il voto in programma il prossimo 23 e 24 novembre. E anche sull’isola ci si prepara, tra candidati locali e ovviamente gli immancabili nomi che saranno supportati da questo o quel protagonista della vita politica isolana. Partendo dal presupposto che il primo risultato da portare a casa sarà proprio quello di convincere i cittadini-elettori a recarsi alle urne (sull’imminente consultazione elettorale aleggia lo spettro di un’astensione da paura, trend ormai in consolidata affermazione se non crescita) passiamo a vedere come ci si prepara al voto nei sei Comuni isolani. Dove in alcuni casi il voto stesso può rappresentare una sorta di banco di prova, di prova di forza o ancora una “sliding door” in prospettiva futura. Partiamo da Ischia, dove la situazione è tutta da spiegare, analizzare e soprattutto i cui risultati certo non potranno passare inosservati. Il sindaco Enzo Ferrandino e i suoi fedelissimi puntano tutte le loro fiches sull’assessora uscente Lucia Fortini: l’auspicio del primo cittadino è che la stessa risulti (e possibilmente di gran lunga) la più votata sul territorio comunale anche per rafforzare la propria leadership. Dall’altra parte della barricata c’è il gruppo che fa capo all’erede desginato al trono, Gianluca Trani. L’orientamento è quello di sposare la causa del Pd, in particolare dare sostegno a Massimiliano Manfredi che però potrebbe non essere l’unico candidato al quale si porteranno consensi. In un caso come nell’altro, l’obiettivo è in ogni caso anche quello di tirare acqua al proprio mulino per non veder rafforzata Lucia Fortini. E poi ci sono le sfumature, che a giochi fatti proprio sfumature non sono. Ad esempio, cosa farà Massimo Trofa? Da tesserato di Forza Italia voterà il candidato di riferimento di Giosi Ferrandino – leggasi Gianfranco Librandi – o si farà convincere dal “canto delle sirene” di Enzo Ferrandino sostenendo la Fortini? Infine, sembrano esserci pochi dubbi sulla scelta della costola di Fratelli d’Italia, che oggi si riconosce in Antonio “Bambeniello” Mazzella e Gigi Mollo, la cui scelta dovrebbe ricadere sul candidato Marco Nonno. Infine, i fratelli Luigi e Pasquale Balestrieri (con il dna “cirielliano”) sosterranno la candidatura di Adamo Guarino. E poi c’è l’incognita legata a Francesco Del Deo, intenzionato a “scardinare” il pacchetto di consensi destinato alla Lega e che il duo composto da Luigi e Giustina Mattera ha già assicurato a Severino Nappi: il “Papa”, però, conta ancora di riuscire a inserirsi in un recinto che attualmente appare in ogni caso blindato.
Uno scenario decisamente sui generis è quello che si vive a Casamicciola dove di fatto tra maggioranza e opposizione vireranno tutti (fatto salva timide eccezioni di cui relazioneremo a breve) sullo schieramento di centro destra. La maggioranza guidata dal sindaco Giosi Ferrandino ha scelto come “cavallo” l’imprenditore Gianfranco Librandi, candidato in Forza Italia, a dimostrazione di un feeling sempre più marcato tra il primo cittadino e il partito coordinato da Fulvio Martusciello. La minoranza dovrebbe invece virare su Marco Nonno di Fratelli d’Italia, fortemente sponsorizzato dal consigliere Peppe Silvitelli. C’è poi la frangia storica (quella dei Carcaterra, per intenderci) che come da tradizione voterà Pd ma stavolta, senza poter contare sulla sponda ferrandiniana, uscirà evidentemente molto ridimensionata rispetto al passato. Situazione tutta da osservare con attenzione e interesse è anche quella di Lacco Ameno. Il vecchio amore non si scorda mai e dunque Domenico De Siano sosterrà a spada tratta la candidatura di Armando Cesaro in Italia Viva, in tandem con la consigliera regionale uscente Maria Grazia Di Scala. Da capire se questo orientamento sarà condiviso da tutti i suoi, a partire da Aniello Silvio che non vorrebbe desistere dalla sua intenzione di votare per il Partito Democratico. E nell’attuale maggiore come si dividerà e/o comporterà il sindaco Giacomo Pascale? Il “Barone”, se ci pensate, si muove davvero su un campo minato. Tra i candidati al consiglio regionale, ad esempio, c’è Francesco Del Deo che nel 2020 lo supportò in maniera pesantissima nella storica campagna elettorale conclusasi al ballottaggio, spendendosi ed esponendosi in prima persona. E’ chiaro che adesso Del Deo si aspetti che la riconoscenza non sia il sentimento del giorno prima. Però, c’è un però: anche l’amministrazione della vicina Casamicciola chiede una mano per Forza Italia e in fondo nel 2020 alcuni suoi esponenti pure si impegnarono in prima linea per supportare Pascale. E allora il quesito amletico è il seguente: da chi deciderà di isolarsi definitivamente il buon Giacomino? Perché appare evidente che uno strappo non sarebbe digerito né da Del Deo né da Giosi Ferrandino. Intanto, rimanendo all’ombra del Fungo Ciro Calise, in quanto referente di Forza Italia, dovrebbe seguire la scia Librandi, mentre Dante De Luise da coordinatore di Fratelli d’Italia spingerà su Ira Fele, moglie del deputato Michele Schiano di Visconti.
Passando a Forio, è chiaro che la candidatura di Francesco Del Deo si ponga in maniera trasversale e inevitabilmente cerchi di attingere ovunque possibile soprattutto considerata la sua forianità. Attenzione, però, perché potrebbe mancargli il sostegno del suo più stretto fedelissimo, quel Mario Savio che ha promesso fedeltà a Forza Italia e che – particolare non trascurabile – era presente anche mercoledì sera all’incontro promosso da Giosi Ferrandino con Gianfranco Librandi e svoltosi all’Hotel Le Querce. Stani Verde e Gianni Mattera andranno con Fratelli d’Italia e oltre a Ira Fele potrebbero pensare a “gratificare” anche Gennaro Sangiuliano che da ministro non lesinò finanziamenti per villa La Colombaia. Loffredo ha già annunciato il voto a Marciano del Partito Democratico, col Pd a spada tratta anche Davide Laezza, Nicola Monti e Marianna Lamonica. A Forio dovrebbe racimolare consensi anche Enza Amato, cugina di Luigi, presidente del Real Forio. Il quadro più delineato è sicuramente quello di Barano dove si va incontro a un dualismo ormai consolidato: da una parte Dionigi Gaudioso e i suoi a sostenere con forza Massimiliano Manfredi e Bruna Fiola, dall’altra il gruppo Di Meglio che ovviamente punta tutto su Maria Grazia Di Scala: agli altri, in tutta sincerità, resteranno poco più che le briciole. A Serrara Fontana, infine, nonostante un marcato orientamento di centro destra, il “sospetto” è che alla fine si punterà su Lucia Fortini.





