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La notte d’allerta di Casamicciola Terme

Di Francesco Ferrandino

CASAMICCIOLA TERME. Inutile negarlo, la paura c’è stata, e non poca. Anche se le due scosse che mercoledì sera hanno colpito l’isola non sono state, fortunatamente, di entità tale da provocare danni a persone o cose, in diverse località quegli otto secondi sono stati comunque piuttosto lunghi. Ancora una volta, Casamicciola è stato il comune dove le scosse sono state maggiormente avvertite dalla popolazione: diversi sono stati infatti gli abitanti e i turisti che sono scesi in strada nel timore che il suolo potesse tremare ancora nel corso della notte.L’amministrazione del comune termale ha comunque reagito immediatamente nei minuti successivi all’evento tellurico, riunendo in Municipio funzionari e dirigenti per fare il punto della situazione e affrontare eventuali emergenze. Il sindaco Giovan Battista Castagna ha contattato telefonicamente l’Osservatorio Vesuviano di via Diocleziano a Napoli, per sincerarsi del corretto funzionamento delle stazioni di rilevamento presenti sull’intero territorio isolano. Nel giro di pochi minuti è arrivata la risposta del dottor Mauro Antonio Di Vito, esperto vulcanologo in forza all’Osservatorio partenopeo, che ha rassicurato sul perfetto funzionamento delle apparecchiature che rilevano i fenomeni sismici sul nostro territorio. In particolare sull’isola di Ischia sono operanti le stazioni di Monte Corvo, Forio, Casamicciola e del Castello Aragonese.

Esse sono stazioni sismiche sia analogiche che digitali, che trasmettono in tempo reale i dati alla sala di sorveglianza di Napoli, dove i dati vengono analizzati in tempo reale dal personale in turno. Gli eventi con magnitudo superiore a 1.5 vengono comunicati entro pochi minuti alla Protezione Civile Nazionale. Nella sala sono presenti linee telefoniche dedicate alla comunicazione con l’esterno attraverso le quali cittadini ed autorità possono ricevere informazioni su eventuali eventi avvenuti. Inoltre, sull’Isola sono presenti anche tre stazioni tiltmetriche e cinque stazioni GPS. Anche queste trasmettono in tempo reale i dati alla sede di sorveglianza che fa capo all’Osservatorio. Tra l’altro, periodicamente vengono anche effettuati rilievi con telecamere termiche e campionatura di gas. Le conferme sollecitamente arrivate dall’Osservatorio Vesuviano servono anche a disinnescare definitivamente le polemiche, quantomeno strumentali, sollevate alcuni giorni fa circa il presunto malfunzionamento di qualcuna delle stazioni di rilevamento locali. Ieri, il sindaco ha poi inviato una missiva al responsabile dell’area tecnica, ing. Russo, e al comandante della Polizia locale, invitandoli a effettuare un’accurata verifica, ciascuno per le proprie competenze, presso gli edifici scolastici e pubblici del Comune di Casamicciola per accertare l’eventuale verificarsi di danni alle strutture, e quindi appurarne la completa agibilità. La stessa missiva è  giunta anche all’Istituto autonomo delle case popolari.

A tutti è stato chiesto di relazionare in modo dettagliato e in tempi rapidi sulla situazione. Come tutti gli abitanti dell’isola sanno, il nostro territorio non è nuovo a eventi sismici di moderata intensità. Senza voler rievocare il noto e famigerato terremoto del 1883 che tanti danni e tragedie provocò a quasi tutti i comuni dell’isola, anche negli ultimi anni si sono verificate scosse isolate, come quella del 21 novembre scorso, con una magnitudo di circa 1.5 della scala che anche allora venne maggiormente avvertita a Casamicciola e nel limitrofo comune di Lacco Ameno, oppure come quella prodottasi quattro anni fa sempre nel comune termale, a cui se ne aggiunse un’altra al largo delle coste meridionali dell’isola. Nel 2008 fu la frazione di Panza ad avvertire una scossa che fu stimata in 2.3 di magnitudo. La doppia scossa dell’altro ieri, quindi, non costituisce di per sé un fatto eccezionale, ma con ogni probabilità il tragico sisma che pochi giorni fa ha sconvolto l’Italia centrale ha comprensibilmente amplificato i timori di coloro che, tra Casamicciola, Lacco Meno, Barano e Panza hanno distintamente avvertito il movimento tellurico.

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