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La pineta chiude prima del previsto, “imprigionati” un gruppo di turisti e Franco Di Costanzo

ISCHIA – A pochi giorni dall’inizio dell’autunno sembra che l’isola stia iniziando pian piano ad andare in letargo e con essa anche le attenzioni che gli ancora numerosi turisti che frequentano l’isola meriterebbero. Succede così che in sordina, senza particolari annunci, si è passati alla chiusura delle pinete ischitane dal fatidica “ora prima del tramonto”  alle 17, tassativamente, contro ogni logica e contro anche la logica che obbligherebbe tener conto della luminosità delle giornate che a metà pomeriggio, nonostante le giornate stiano pian piano avviandosi verso l’implacabile diminuzione delle ore di luce , invitino ancora a piacevoli passeggiate. Un gruppo di turisti italiani si è addentrato presso la Pineta Mirtina nel primo pomeriggio, esplorando la vegetazione delle rigogliose, ma non curatissime, pinete ischitane. Dopo un po’ di giri, proprio come racconta Totò nella sua celebre “‘A Livella” , gli ospiti si rendono conto di essere rimasti chiusi dentro la pineta, costretti  dietro ai cancelli dell’ingresso. I cancelli della pineta erano chiusi, con tanto di lucchetti ben serrati. Il tutto è avvenuto quando ancora non erano scattate le 17.30. Quando al calar del sole mancavano almeno ancora un paio d’ore.

Colpa dei disattenti turisti che si sono addentrati alla scoperta della vegetazione ischitana senza tener conto dell’orario di chiusura? Tutt’altro. All’ingresso della pineta non c’è alcun cartello che indichi orario di apertura e soprattutto di chiusura.  Il gruppo di turisti, un po’ spaesato, si è trovato in ottima compagnia: dopo qualche minuto di disorientamento, lì impalati all’ingresso della pineta, è arrivato anche Franco Di Costanzo, il noto patron della DiCo Hotels, che non ha nascosto un certo livello di sorpresa nel constatare che i cancelli erano chiusi e di essersi trovato così, anch’egli, nella condizione di imprigionato della pineta. Il volto noto dell’accoglienza ischitana è solito passeggiare nel pomeriggio proprio nella pineta e la chiusura dei cancelli ha ha colto di sorpresa anche un ischitano doc come Di Costanzo. Dopo aver provato a chiamare il comando dei vigili, invano, solo una telefonata ai Carabinieri ha finalmente portato a lieta conclusione un episodio increscioso. Dopo una mezz’ora di prigionia forzata i “carcerati della pineta” sono stati al fine liberati. Una mezz’ora che i turisti costretti all’interno della pineta hanno passato in buona compagnia grazie alla presenza di Franco Di Costanzo che ha rassicurato gli ospiti dell’isola.

Evitare che episodi del genere possano ripetersi è fondamentale. Chiarire con dei cartelli a che ora chiuda effettivamente la pineta necessario. E male non sarebbe segnalare a chi passeggia e si attarda tra pini e macchia mediterranea l’imminente chiusura della pineta con dei segnali, che possano avvertire i ritardatari ed evitare loro spiacevoli episodi di prigionia forzata.

Antonello De Rosa

 

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