CULTURA & SOCIETA'

La musica del Global tra Geldof, Al Bano e i 50 anni di Woodstock

Sul palcoscenico del festival si esibiranno anche Eric Lewis, Andrea Griminellli, Clementino e Mietta

Se il cinema e i suoi protagonisti rappresentano il cuore pulsante di Ischia Global, uno spazio speciale della kermesse è riservato alla musica. Ogni anno sull’isola Verde arrivano gli artisti più diversi del panorama nazionale e internazionale. Sul palcoscenico più infuocato dell’estate sono passati il bluesman Zucchero e il leggendario Burt Bacharach,  la rockstar Sting e la signora della canzone Ornella Vanoni, il decano dei cantautori Antonello Venditti e il premio Oscar Gustavo Santaolalla, un’italiana conosciuta in tutto il mondo come Laura Pausini e l’evergreen Julio Iglesias. Amici e sostenitori di un festival che, nelle serate sparse per l’isola, lascia spazio al talento, all’improvvisazione e alla passione per la musica. 

Due gli omaggi nella 17° edizione: ad Al Bano, una delle leggende italiane più conosciute all’estero, e a Bob Geldof, il leader della band punk-wave dei Boomtown Rats, che nel 1984 si inventò il Live Aid. «Siamo orgogliosi di onorare una personalità come Bob Geldof, artista e testimone coraggioso del nostro tempo – hanno dichiarato Giancarlo Carriero presidente dell’Accademia Internazionale Arte Ischia e Trudie Styler, presidente onorario del Global festival -Quello che Geldof è riuscito a costruire sin dagli anni ’80 per sostenere la lotta contro la fame e le malattie in Africa è incredibile, è stato ed è un faro per tutti noi. Utilizzando il suo carisma a servizio della solidarietà a livello globale, è entrato di diritto nella storia della musica.»
Tra gli altri protagonisti che parteciperanno all’Ischia Global, il flautista Andrea Griminelli; la cantante Mietta (da poco è uscito il suo nuovo singolo “Milano è dove mi sono persa”, che segna il suo ritorno sulla scena pop rock); Tony Esposito e i suoni del Mediterraneo; il pianista americano Eric Lewis; l’esplosivo Clementino con la sua energia contagiosa.
E a proposito di storia della musica, Ischia Global festeggia i 50 anni del Festival di Woodstock con la proiezione (domenica sera al cinema “Delle Vittorie” di Forio) del documentario premio Oscar “Woodstock, tre giorni di pace, amore e musica”. Il mito dei 300.000 ragazzi e ragazze accorsi ad ascoltare le più grandi rockstar in un delirio collettivo che ha segnato indelebilmente l’immaginario giovanile. Una festa che cominciò alle 5 del pomeriggio del 15 agosto 1969, con una esibizione di Ritchie Havens, e terminò il lunedì successivo, dopo che sul palco e nei dintorni era accaduto di tutto: sballi, crisi di astinenza, pioggia torrenziale, disordini, guai di amplificazione e anche ottima musica fornita dalle migliori star del momento (Janis Joplin, Joe Cocker, Crosby Still Nash and Young, Santana). Jimi Hendrix fu l’artista che salì sul palco per ultimo, ed ebbe il dubbio onore di mettere il sigillo a un evento mostruoso ed epocale. Dietro le quinte, l’allora sconosciuto Martin Scorsese era tra i giovani montatori del film.

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