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La prof e il secondo Heysel: intervenga il Ministero dell’Istruzione

Barano – «Gli insegnanti hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella formazione della nuove generazione, e proprio per questo non possiamo tollerare che persone accecate da un odio feroce e insensato possano trovare spazio nella Pubblica Istruzione. In questo periodo vi è un grande dibattito sulla discriminazione razziale e di genere, ma molto spesso mi accorgo che molte persone non riescono a tollerare chi semplicemente ha una diversa appartenenza sportiva. Tutto ciò è ancora più grave se si pensa che queste stesse persone si trovano a ricoprire un ruolo così nevralgico per la società. La cosa che, però, più mi irrita è che questa stessa persona si trova ad insegnare nella scuola che porta il nome di mia nonna, che nella sua vita si è sempre battuta per nobili e cause e per rendere il diritto all’educazione accessibile a tutti, in periodi storici ove questo era un privilegio concesso a pochi». Scrive così il dott. Francesco Di Meglio, figlio  dell’avvocato Giuseppe e nipote della preside Baldino in merito alla questione che sta facendo discutere davvero tutti, tifosi e non. Parliamo della questione che vede coinvolta Fabiana Paciello insegnante presso l’istituto comprensivo “Anna Baldino” ex Antonio De Curtis rea di aver pubblicato un post su Facebook poco consono al suo ruolo di educatrice, non giustificabile dal suo essere tifosa sfegatata del Napoli. La docente, risentita perché i tifosi del Napoli non potranno andare allo stadio per la partita del prossimo 13 febbraio tra Napoli e Juventus, dalla sua bacheca Facebook ha auspicato una seconda strage dell’Heysel. La tragedia, avvenuta in occasione della partita Juventus – Liverpool per la coppa dei Campioni il 29 maggio del 1989, vide perdere la vita ben 39 tifosi juventini; tra questi anche un ragazzino, Andrea Casula, di 11 anni, la stessa età di alcuni suoi alunni. É bastato qualche stupido like a far girare la notizia tra gli internauti fino ad arrivare ai giornalisti di Radio 24 che, raggiunta la docente al telefono, hanno chiesto subito spiegazioni dopo che questa aveva immediatamente cancellato il post. Aveva forse capito di averla combinata grossa?

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