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La profezia di Francesco Del Deo: «Saremo una sola maggioranza»

di Francesco Castaldi

FORIO – Ormai siamo proprio nel vivo della campagna elettorale, ed è già in atto un tentativo di farla fuori. Per la prima volta nella storia politica di Forio queste trame si stanno tessendo al di fuori del Comune, e per l’esattezza a Lacco Ameno, con l’appoggio del senatore De Siano. Lei che cosa ne pensa di tutta questa situazione?

«Secondo me questa è la prova lampante della debolezza di queste persone. Chi ha fatto il sindaco, chi ha fatto l’assessore al Comune di Forio, se deve andare a chiedere aiuto e supporto in un altro Comune, oppure deve andare a chiedere aiuto a Domenico De Siano, vuol dire che sta in grandissima difficoltà. Logicamente quando questi signori chiedono a De Siano di volerlo incontrare, il senatore non può sottrarsi dal riceverli. Però io non so tutto questo a cosa porterà. Vorrei dire a queste persone che sono andate lì (al “Reginella”, ndr), che chi vuol dare le carte deve avere anche la capacità di essere in grado di sostenere la partita. Il fatto stesso che oggi questi individui hanno bisogno di rivolgersi fuori dal Comune di Forio per cercare di trovare la quadratura del cerchio sta a significare la loro forte debolezza. Forio ha sempre avuto una storia politica sull’isola con forti personaggi, quindi non capisco perché – per un fatto di politica squisitamente locale – si debba chiedere aiuto e supporto al senatore De Siano. Che, ripeto, non può sottrarsi al confronto, dal momento che è una delle massime cariche politiche che esistono sull’isola d’Ischia».

Sembra che il senatore De Siano sia orientato per la candidatura a sindaco di Graziella Orlacchio, che nel recente passato ha fatto parte della sua maggioranza.

«Crederò a questa indiscrezione soltanto quando il senatore confermerà la notizia in maniera ufficiale. Di voci ne corrono tante: spesso anche sulla stampa, per fare gossip, escono tante notizie che poi non corrispondono al vero. La politica, secondo il mio punto di vista, è una cosa seria. Ho cominciato a fare politica quando veramente si faceva la “Politica”, e in mancanza di una dichiarazione esplicita del senatore De Siano non credo a queste notizie. Potremmo supporre che la candidatura sia stata proposta da coloro che sono andati dal senatore. Se così fosse, mi domando perché si vada a chiedere una candidatura al senatore De Siano, che è una persona super partes, perché il suo ruolo non prevede che egli debba scendere nelle beghe locali».

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Un suo sodale, Gaetano Colella, qualche giorno fa ha dichiarato al nostro quotidiano che lei vincerà le elezioni a mani basse. Facendo gli opportuni scongiuri, è una valutazione che si sente di avallare?

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«Dire che Gaetano Colella sia un mio sodale è assai riduttivo. Credo infatti che prima della politica esistano i rapporti umani. Io e Gaetano, nonostante alcune divergenze avute in passato, siamo legati da un rapporto di amicizia molto forte. Gaetano, oltre alla passione per la politica, ha sempre nutrito un amore viscerale per Forio, e questo dobbiamo riconoscerglielo. Se oggi vediamo opere consistenti che sono state fatte sul territorio di Forio, lo dobbiamo all’impegno del sottoscritto e di Gaetano Colella. Soltanto per fare qualche esempio: il porto, le due dighe foranee, la scuola media a Panza, le elementari allo Scentone, le medie a Forio. E ancora: strade che sono state realizzate e, inoltre, la pubblica illuminazione. Prima del nostro arrivo al Comune, il territorio versava in condizioni a dir poco tragiche. Nel periodo in cui siamo stati sindaci io e Gaetano Colella – e con l’aiuto di amici come Davide Castagliuolo – Forio è rinata. Dal 1976 al 1986 sono state realizzate opere che le successive amministrazioni non sono state in grado di emulare. Abbiamo fatto molto di più noi in dieci anni che loro in vent’anni».

Uno dei problemi atavici che attanagliano Forio è certamente quello legato alla nettezza urbana. Negli ultimi giorni si sta parlando molto del terreno che il Comune è intenzionato a fittare in località Campotese per cercare di tamponare la piaga relativa alla presenza – in luoghi turisticamente strategici come Citara – dei camion della Super Eco.

«Quello della nettezza urbana è un problema che non hanno risolto i miei predecessori in oltre vent’anni. Noi, in soli cinque anni, sicuramente non avevamo la bacchetta magica. Anche perché nel frattempo è subentrata una normativa che ha creato un forte vincolo proprio sul territorio di Forio. La Regione Campania non approvò il piano paesaggistico, per cui il Ministero dei Beni Culturali avocò a sé la redazione del piano. Pertanto il piano paesaggistico sul territorio dell’isola d’Ischia ci è caduto dall’alto. Quando il Ministero stava redigendo il piano paesaggistico, i sindaci degli altri Comuni sono intervenuti, e quindi hanno cercato di fare un piano che rispondesse maggiormente alle esigenze del territorio. A Forio, invece, coloro che mi hanno preceduto se ne sono infischiati. Quello di Forio, pertanto, è il territorio più vincolato dell’isola d’Ischia proprio a causa del disinteresse dei miei predecessori. Fino al 2002 era facilissimo scegliere qualsiasi area. Successivamente, con tutti questi vincoli, è diventata una cosa quasi impossibile. È una scelta scellerata mettere un’area per la nettezza urbana a Punta Caruso: poteva essere una soluzione provvisoria in attesa che se ne trovasse una definitiva. Abbiamo redatto un Puc (il piano urbanistico comunale, ndr) che sarà approvato entro fine mese, e questo ci darà la possibilità di avere un po’ di forza in più per scegliere delle aree. Non dobbiamo dimenticare quando il Comune di Forio, a cavallo tra il 2008 e il 2010, è apparso su tutti i media nazionali per i cumuli di immondizia che giacevano lungo le strade. Oggi il territorio non è pulito come io vorrei che fosse, ma sicuramente è più pulito e in ordine rispetto a quel periodo, in cui la nostra immagine è stata messa a dura prova. Non so di cosa si voglia parlare, non riesco ancora a capire chi sia questo “homo novus” che deve scendere in campo. Nei prossimi giorni vedremo che cosa accadrà, anche perché entro la prima decade di maggio bisognerà presentare le liste elettorali. Da questo lato della barricata c’è un sindaco e c’è una coalizione; dall’altro non sappiamo ancora chi sia il gruppo che si opporrà al nostro. In campagna elettorale, come è ovvio che sia, andremo ad elencare tutti i problemi che ci sono. Tanti problemi sono stati risolti, tantissimi devono essere ancora risolti. Basti pensare alle strade: quello che ci siamo messi alle spalle è stato un inverno insolito, caratterizzato dal dissesto stradale. Molti cittadini si sono lamentati per via delle buche, senza pensare che qui ha piovuto per oltre due mesi. Mettere dell’asfalto sul bagnato significava buttare ancora una volta i soldi dei cittadini. Abbiamo amministrato risanando il bilancio, e questo grazie al consigliere delegato Davide Castagliuolo e al dottor Enzo Rando, che hanno fatto un’operazione certosina, portando il Comune di Forio da 28 milioni di debiti a 7. Sfido qualsiasi Comune, in Italia, ad operare lo stesso risanamento senza toccare le tasche dei cittadini. I danni che sono stati creati a Forio dipendono anche dal fatto che chi era sindaco illo tempore si è preso in carico le strade provinciali e quelle dell’Anas (l’Ente nazionale per le strade, ndr), cosa che non fecero gli altri primi cittadini dell’isola. Quando ti prendi in carico una parte consistente del patrimonio della rete stradale, devi pensare pure a come fare la manutenzione. Prima con 100mila euro asfaltavi tutta Forio; oggi, grazie a queste strade che prima asfaltavano la Provincia e l’Anas, il Comune con 400mila euro riesce a malapena a tappare i buchi».

Relativamente alla nettezza urbana, vuole aggiungere altro?

«Per quanto riguarda il discorso dei rifiuti, dello stazionamento, abbiamo indicato come zona provvisoria per un anno l’area individuata a Campotese, dove saranno allocati soltanto i furgoni vuoti, i cosiddetti “satelliti”. Dopo il travaso dai furgoni piccoli ai compattatori, i furgoni vuoti andranno a Panza. Dove adesso ci sono i furgoni – è una zona recintata – anche lì provvisoriamente andranno gli autocompattatori pieni che attendono di imbarcarsi sui traghetti che raggiungono la terraferma, ma non ci saranno operazioni di travaso. Poi, come dicevo prima, con l’approvazione del Puc stiamo individuando delle zone – una a Panza e una a Forio –  per far sì che il servizio sia più efficiente e veloce. Nel frattempo stiamo individuando delle aree dove poter mettere il differenziato non fastidioso, ovvero carta, vetro, plastica e metallo. Entro la fine dell’anno speriamo di risolvere il problema».

Lei ha detto che dall’altra parte della barricata non vede “sostanza”. Ciononostante, potrebbe farci un quadro dei possibili avversari?

«Non ho detto che non vedo “sostanza”. In politica, quando si parla di avversari, tutto può accadere. In politica “mai dire mai”. In politica, alle volte, bisogna fare dei passi indietro nell’interesse del paese. Per cui sono convinto (sorride, ndr) che alla fine staremo tutti insieme, sarà una sola grande maggioranza».

 

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