POLITICAPRIMO PIANO

La promessa di Enzo: «Sistemato il mosaico, il quinto assessore in arrivo»

Il primo cittadino in una lunga intervista a Il Golfo parla della definizione della giunta ancora monca, successiva al completamento della macchina amministrativa con l’individuazione di nuove figure professionali. Poi si sofferma sui progetti e sulla perenne “piaga” del Parcheggio della Siena

L’autunno è arrivato. In molti si chiedono quando arriverà la nomina del quinto assessore, anche perché in una fase relativamente tranquilla della vita politica ischitana l’unico elemento di curiosità non può che essere questo. Siamo in ritardo nella tabella di marcia prevista? E se e quando arriverà la fumata bianca?

«Non siamo per nulla in ritardo: stiamo e sto lavorando. Dopo il varo della giunta, almeno per i quattro quinti, c’era da riassettare la macchina amministrativa: lo abbiamo fatto, stiamo completando questo percorso. Abbiamo individuato i funzionari, adesso stiamo riassestando le varie caselle. Appena chiusa questa fase, completeremo anche il quadro politico, sia per quanto riguarda la giunta, sia per quanto riguarda i carichi di lavoro nelle società partecipate».

«Stiamo lavorando al riassestamento della macchina amministrativa, e presto completeremo anche il quadro dell’esecutivo con la nomina del quinto assessore»

Una domanda semplice: Enzo Ferrandino ha già un’idea precisa, o ci sta ancora pensando?

«Stiamo ancora lavorando su un ventaglio di ipotesi: stiamo cercando di trovare una soluzione che assesti definitivamente il quadro, che ci dia un contributo di operatività nell’ambito delle dinamiche amministrative».

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«Al momento, la cosa più importante è costituita dall’operatività che dobbiamo garantire all’esecutivo dunque il contributo sia di idee che di azioni che potenzialmente può dare un assessore sarà l’elemento più importante nella scelta finale»

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Anche nel caso di una maggioranza così ampia, fino a che punto la scelta sarà indirizzata sull’uomo o sulla donna a prescindere dalla lista di appartenenza, e fino a che punto ci sarà la necessità di dover far quadrare i conti dal punto di vista degli equilibri politici?

«L’equilibrio politico deve essere in qualche maniera sempre tenuto in considerazione, comprese le eventuali conseguenze che possono determinarsi su tale equilibrio. Non le nascondo che, al momento, la cosa più importante è costituita dall’operatività che dobbiamo garantire all’esecutivo dell’amministrazione, dunque il contributo sia di idee che di azioni che potenzialmente può dare un assessore sarà l’elemento più importante che andrà in qualche maniera a influenzare la scelta finale».

«Il nuovo governo Meloni credo avrà un’influenza minima sulla politica isolana. Un comune si rapporta soprattutto con la Città metropolitana e la Regione, e noi abbiamo ottime entrature in entrambi gli enti sovraordinati»

Agli analisti fedeli al “manuale Cencelli”, non solo ischitani ma dell’intera isola, che sottolineano che l’anomalia-madre nasce dal fatto che nell’attribuzione degli assessorati ne sia stato conferito uno alla lista che era arrivata ultima, cosa risponde Enzo Ferrandino?

«Nella nostra coalizione vi erano anime che hanno contribuito simultaneamente a realizzare una ma anche più di una lista, per cui alcune dinamiche rispondono sicuramente all’aspetto della rappresentanza politica, e però c’è anche un’altra valutazione: stiamo parlando di una lista che coinvolge delle personalità storiche del nostro consiglio comunale, che assolutamente non si potevano tenere fuori, ed è stato giusto coinvolgerle».

«L’obiettivo dell’amministrazione è quello di portare avanti i cantieri pubblici per una serie di lavori che dovranno ammodernare il paese, per un importo complessivo di oltre quaranta milioni di euro»

Posso chiederle come la composizione del nuovo governo, rapportata anche alla geopolitica isolana, può cambiare una serie di scenari, di equilibri, di rapporti, di corsie preferenziali?

«Io penso che potrà avere influenza in maniera relativamente minima: oggi un ente locale come il comune di Ischia finisce per avere forti interrelazioni con il governo regionale in primis. È giusto avere un rapporto fecondo anche con la Città Metropolitana, e noi oggi, per un’assonanza di colori politici, possiamo vantare buone entrature nell’ambito di entrambi i governi degli enti gerarchicamente sovraordinati. Chiaramente rispetto alle dinamiche che coinvolgono il governo nazionale, come ho già detto in altre occasioni, c’è purtroppo una distanza da dover recuperare. Se non cambia l’approccio, questa distanza tende poi in qualche maniera a slegare il territorio dal governo centrale. Spero che andremo in controtendenza, e sono convinto anche che i colori politici finiranno per avere un’importanza relativa».

«Per il parcheggio della Siena, che è un’opera interamente privata, attendiamo chiarimenti su alcune anomalie e discrasie progettuali»

Quali sono i prossimi obiettivi di Ischia? E posso chiederle a che punto è questa benedetta questione del parcheggio della Siena che sembra essere diventata una storia infinita?

«L’obiettivo dell’amministrazione è quello di portare avanti i cantieri pubblici per lavori che dovranno ammodernare il paese, per un importo complessivo di oltre quaranta milioni di euro. Tra quelli più significativi c’è sicuramente l’intervento sulla Riva destra, per il quale stiamo attendendo l’esito di un giudizio che si è celebrato il 5 ottobre, relativamente al ricorso che la seconda ditta in graduatoria ha inoltrato nei confronti della vincitrice dell’appalto. In queste ore dovremmo conoscere l’esito. Sono in corso i lavori alla scuola Rodari, proprio ieri è stato gettato un solaio di circa settecento metri quadrati: un intervento importante, che raddoppierà la superficie di quella scuola. Abbiamo in programma diversi interventi sull’intera edilizia scolastica: la Giovanni Paolo II, la Montemurri, la Villa Durante. Dunque, quelli che stiamo perseguendo sono obiettivi molto significativi, che una volta raggiunti cambieranno il paese, e modificheranno molte dinamiche nell’ambito della nostra comunità. Tra gli interventi sul territorio, come Lei ha ricordato, c’è quello del parcheggio della Siena che resta un’opera puramente privata. Dodici anni fa l’ufficio tecnico rilasciò un permesso a costruire per realizzare tale struttura, composta da un auditorium interrato e da un parcheggio di quattro piani con 55 posti per ciascun piano. Dunque parliamo di 220-240 posti auto totali. In un recente sopralluogo di concerto tra Soprintendenza e ufficio tecnico, si sono rilevate delle anomalie per quanto riguarda le quote finali o degli errori di rappresentazione sulle cartografie presentate a corredo del permesso: su tre punti presi in considerazione dal progetto, due corrispondevano, il terzo invece presentava tale anomalia. Per quanto riguarda i lavori sulla superficie, la ditta è stata autorizzata solo a completare la impermeabilizzazione, realizzando un massetto a protezione di essa. Attendiamo la realizzazione di un progetto che chiarisca questa anomalia e dia una diversa dislocazione delle prospettazioni paesaggistiche del tetto della struttura».

«Abbiamo un consiglio comunale con 16 intelligenze di tutto rispetto, dove lo spirito critico assolutamente non manca, dove in ogni momento pervengono spunti di riflessione che potenzialmente possono portare a migliorare l’azione amministrativa»

Negli ultimi tempi Lei è intervenuto su un tema in maniera perentoria, quello relativo all’opportunità dell’installazione degli autovelox: perché?

«Penso che nella nostra comunità sulla sicurezza stradale si faccia sempre poco, soprattutto perché non vi è una cultura diffusa in tutte le nostre famiglie della pericolosità e dell’abuso dell’utilizzo dei mezzi di trasporto privato lungo le nostre strade. C’è bisogno di consapevolezza, pertanto in tutte le sedi, in tutti i momenti è giusto alimentare un dibattito che possa far tenere la luce sempre accesa sul tema e possa far maturare o contribuire a far maturare una coscienza attenta, severa in relazione a questa problematica. Gli incidenti si verificano perché siamo disattenti o non guidiamo con perizia. Dobbiamo quindi essere attenti e condurre i veicoli con perizia: ognuno deve fare la sua parte. Noi come amministrazione dobbiamo creare i presupposti perché si possa guidare in sicurezza, le forze dell’ordine devono attivarsi per far rispettare i dispositivi, i nostri concittadini devono essere seri e diligenti quando si siedono alla guida della propria vettura o inforcano lo scooter per raggiungere le mete che quotidianamente vengono frequentate. È importante che vi sia una grande attenzione sociale su tale questione. Da sindaco ho partecipato a quattro funerali di giovani morti sulle nostre strade, e penso siano troppi».

«Abbiamo rilanciato la nostra macchina amministrativa. Stiamo cercando di affinarla con le giuste collocazioni: si iniziano già a intravedere alcuni risultati positivi, e sono convinto che Ischia avrà un apparato amministrativo di tutto rispetto, di alto profilo professionale, per il prossimo trentennio»

Domanda un po’ provocatoria: non c’è dubbio che l’assenza di una minoranza faciliti il percorso amministrativo. È ancora convinto che l’assenza di spirito critico non possa anche, sia pure inconsciamente, “rilassare” chi amministra un paese, o almeno parte di coloro che amministrano?

«Noi abbiamo un consiglio comunale con 16 individualità, 16 intelligenze di tutto rispetto, dove lo spirito critico assolutamente non manca, dove in ogni momento pervengono spunti di riflessione che potenzialmente possono portare a migliorare l’azione amministrativa. Quello che forse potrebbe mancare è un’azione un po’ più “cattiva”, ma in termini di qualità del contributo apportato, io posso essere un sindaco soddisfatto per il materiale umano professionale e le esperienze di vita che oggi dal consiglio comunale si possono riversare nell’ambito delle attività che quotidianamente l’amministrazione pone in essere per le progettualità che hanno un orizzonte di riferimento a noi più lontano quando si parla di una eventuale pianificazione strategica delle dinamiche del paese».

«Noi viviamo di turismo, il caro-energia può avere dei riverberi che condizioneranno il settore. Draghi è riuscito a imporre il parametro del tetto massimo al prezzo del gas disgiungendo l’andamento dei prezzi dell’elettricità da quello del gas. Spero che la Meloni possa continuare a fare lo stesso, e che questo riduca le influenze sull’andamento della stagione turistica 2023»

C’è stata una sorta di “rivoluzione” anche all’interno della macchina amministrativa. In sincerità, è un fatto soltanto fisiologico, o magari Enzo Ferrandino si è reso conto che qualcosa non funzionava meglio e andava cambiato, o la verità sta nel mezzo?

«La verità è una sola: noi fino al 31 dicembre 2021 avevamo una macchina amministrativa che peccava in termini di presenze di risorse umane. Abbiamo avviato una procedura concorsuale e l’abbiamo portata a termine, che ci ha consentito di recuperare cinque tecnici e cinque amministrativi di categoria D, che hanno alzato il livello in un momento particolare, dell’arrivo dei fondi del Pnrr e di approntare servizi più performanti in relazione alle esigenze dei nostri concittadini. Dunque si è creata una congiuntura positiva, al momento giusto e al posto giusto, che ci ha consentito di rilanciare la nostra macchina amministrativa. Ovviamente stiamo cercando di affinarla con le giuste collocazioni: si iniziano già a intravedere alcuni risultati positivi, e sono convinto che Ischia avrà un apparato amministrativo di tutto rispetto, di alto profilo professionale, con tanta voglia di fare, che rimarrà per il prossimo trentennio. È importante, nella evoluzione di un territorio, di una comunità, la figura di chi materialmente interpreta e traduce in atti amministrativi l’indirizzo politico. Ebbene, il comune di Ischia avrà dei “traduttori” in termini amministrativi dei futuri indirizzi politici come di quelli odierni, tali da innescare risultati positivi per tutti».

«Io candidato alla Regione? È presto per tali valutazioni. Adesso insieme agli amici dell’amministrazione siamo concentrati per svolgere al meglio l’azione di governo del territorio, senza tradire il corposo consenso elettorale ottenuto»

Con quale interesse Enzo Ferrandino guarda alle prossime elezioni di Forio e di Casamicciola? Due comuni, dove si insedieranno nuove amministrazioni, rappresentano un terzo del tessuto amministrativo isolano, quindi sicuramente c’è un minimo di curiosità.

«Sicuramente si guarda con curiosità: si tratta di contesti vicini da un punto di vista territoriale, ma che nell’ambito delle dinamiche interne io conosco poco. Quindi bisognerà verificare quale sarà l’orientamento dei due corpi elettorali: l’elezione è sempre un momento di verifica, e le verifiche non hanno mai un esito scontato».

L’estate 2022, lo abbiamo già detto, ha consentito almeno in parte di curare le ferite del periodo pandemico. Quanto pesa tuttavia il timore che il caro-energia, l’incertezza, gli assetti internazionali possano nuocere nell’immediato futuro dal punto di vista dell’economia turistica che è quella che più ci interessa?

«Noi viviamo di turismo, sicuramente il caro-energia verificatosi fino a oggi può avere dei riverberi che condizioneranno molto il settore. Sono contento, anche se dovremo verificare le effettive conseguenze, della conquista conseguita dall’ultimo giorno del governo Draghi presso l’Unione Europea, che è riuscito a imporre il parametro del tetto massimo al prezzo del gas e a disgiungere l’andamento dei prezzidell’energia elettrica da quello del gas. Sono conquiste importanti, non scontate, che salutano un presidente del consiglio che in venti mesi si è speso molto e secondo me ha ben rappresentato le istanze e gli interessi degli italiani. Sono convinto e spero tanto che la Meloni possa continuare a fare lo stesso, anche se non è la parte politica nella quale mi riconosco, tuttavia al nuovo governo bisogna dare l’in bocca al lupo e sperareche possa rappresentarci nella migliore maniera possibile. Ovviamente spero che questo riduca le influenze sull’andamento della stagione turistica 2023».

Si dice che Enzo Ferrandino strizzi l’occhio a Palazzo Santa Lucia, con una candidatura alla regione.

«È presto per parlare di questo. Siamo concentratissimi con tutti gli amici dell’amministrazione per portare avanti il programma che qualche mese fa abbiamo sottoposto al giudizio dell’elettorato, il quale lo ha premiato come non mai nel nostro comune. Abbiamo quindi un grande senso di responsabilità rispetto a tale impegno. Non ho mai interpretato la mia azione politica come diretta ad assecondare il carrierismo politico. A me fa piacere candidarmi, mettermi al servizio della nostra comunità insieme agli amici, ma per governare il nostro territorio: per il futuro, chi vivrà vedrà. Ci sarà tempo per fare valutazioni del genere. Adesso il nostro scopo è un’azione di governo del nostro territorio da svolgere nella migliore maniera possibile, senza tradire il corposo consenso che gli ischitani ci hanno affidato».

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