CRONACA

LA RICERCA Lavoro, i napoletani sono i meno soddisfatti d’Italia

Il Consiglio dei ministri tenutosi lunedì 1° maggio ha messo a punto un nuovo decreto-legge, che rende effettivo un taglio delle tasse in busta paga per i redditi medio-bassi. Proprio in merito al rapporto degli italiani con il lavoro, Changes Unipol ha realizzato una nuova ricerca, elaborata da Ipsos, sul rapporto dei napoletani con il lavoro, quello attuale (per chi lo ha) e quello desiderato, analizzando aspetti quali il livello di soddisfazione per la propria occupazione e retribuzione, la propensione al cambiamento, i fattori per la scelta di un nuovo lavoro e le aspirazioni in termini di work-life balance.

Complessivamente, a Napoli solo il 56% dei lavoratori si dichiara molto (9%) o abbastanza (47%) soddisfatto del proprio lavoro, il dato più basso tra le città metropolitane d’Italia, mentre il 37% esprime insoddisfazione. A livello di retribuzione, il 58% dei napoletani si ritiene soddisfatto dello stipendio, più che al Nord e al Centro (47%).
Il primo dato significativo che emerge dall’indagine è quello relativo all’insoddisfazione dei lavoratori per la propria retribuzione: il 42% ritiene il livello del proprio stipendio poco o per nulla soddisfacente, mentre l’altra parte si dichiara abbastanza o molto appagata (58%).
In una lettura più ampia, a Napoli il livello di retribuzione è meno soddisfacente rispetto alle altre aree del Sud e Isole, come Bari e Cagliari, dove la soddisfazione è superiore al 65%. Invece, resta superiore alle zone sia nel Nord che nel Centro Italia, dove i soddisfatti scendono al 53%. Questa differenza è legata a un costo della vita più contenuto rispetto ad altri territori.

La retribuzione è il primo criterio di scelta nella valutazione di un’offerta di lavoro
Non è, quindi, sorprendente constatare che la retribuzione rappresenti il criterio di scelta più rilevante per valutare un’offerta di lavoro: viene, infatti, indicato dal 38% di coloro che lavorano, ma ha un’incidenza minore rispetto alle altre città italiane (50%).
Importanti sono anche il ruolo offerto (indicato dal 35%), il coinvolgimento e la motivazione che l’azienda offre (24%), così come il fattore work-life balance (24%), tema sensibile soprattutto per i Millennials. Si evidenzia il tema della carriera, che a Napoli risulta essere un fattore con un’incidenza superiore alla media: infatti, la possibilità di fare veloci avanzamenti di carriera è indicata come driver dal 21% contro una media nazionale del 13%. Nella ricerca di un nuovo lavoro, anche le occasioni di formazione messe a disposizione dall’azienda rappresentano un driver significativo, indicato dal 14%.

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