LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Siamo (tornati) indietro, senza passare dal Via»

E poi c’è chi si meraviglia se per Ischia, c’è ancora chi tenta di aggrapparsi al ricordo di quel PIL che sfiorava il 40% nel bilancio regionale, si prospetta in Campania un futuro di satellite pure rispetto ad altre mete e località turistiche. A guardare la foto istituzionale tra sindaci e rappresentanti del governo regionale siamo di fronte al ritratto migliore, forse l’unico, che ha prodotto l’incontro tenuto ieri presso la Sala Consiliare del comune di Ischia, tra l’Assessore al Turismo, l’Assessore Lucia Fortini e i sei Sindaci. L’oggetto della riunione l’ha sintetizzato il Prof. Casucci: smettiamo di pensare che i contributi arriveranno a pioggia, solo attraverso un lavoro tra amministrazioni si può pensare di rilanciare il territorio, perciò bisogna che – voi sindaci – vi mettiate a lavorare insieme.

Detto in altre parole che da anni sono diventate quelle “chiave”, scritte, urlate e mai ascoltate: collaborazione, gioco di squadra, individuazione delle linee strategiche e di sviluppo per tentare – a questo punto – di infilarsi nei segmenti straordinari del Recovery Fund (i 191 miliardi per l’Italia, annunciati dall’Europa, dovrebbero arrivare a fine estate). Chi aspettava distribuzioni di soldi da parte della Regione, probabilmente è rimasto deluso. Questo il motivo per cui a prendere appunti era proprio Casucci mentre lo sport principale, di altri, si è limitato a ripetergli che “menomale, la Regione si è ricordata di Ischia”. Nei giorni scorsi Mimmo Barra ha ben spiegato, ancora una volta, le sfide maggiori che attendono l’isola: vaccini e rilancio del turismo e dell’economia. In questo secondo caso, ciò può – senza condizionale – avvenire solo attraverso uno strumento amministrativo pratico e veloce. E nel contributo a Il Golfo ha chiamato in causa proprio il “suo” Patto Strategico. Quello che elaborò nel 2015 di cui abbiamo parlato molte volte, ricordate? Sono mesi che prova a richiamare l’attenzione della politica locale senza riuscirci, e non per suo demerito.

A guardare la foto istituzionale tra sindaci e rappresentanti del governo regionale siamo di fronte al ritratto migliore, forse l’unico, che ha prodotto l’incontro tenuto ieri presso la Sala Consiliare del comune di Ischia, tra l’Assessore al Turismo, l’Assessore Lucia Fortini e i sei Sindaci. L’oggetto della riunione l’ha sintetizzato il Prof. Casucci: smettiamo di pensare che i contributi arriveranno a pioggia, solo attraverso un lavoro tra amministrazioni si può pensare di rilanciare il territorio, perciò bisogna che – voi sindaci – vi mettiate a lavorare insieme. Detto in altre parole che da anni sono diventate quelle “chiave”, scritte, urlate e mai ascoltate: collaborazione, gioco di squadra, individuazione delle linee strategiche e di sviluppo per tentare – a questo punto – di infilarsi nei segmenti straordinari del Recovery Fund (i 191 miliardi per l’Italia, annunciati dall’Europa, dovrebbero arrivare a fine estate).

Dopo averlo proposto alle amministrazioni che lo accolsero con delibere, protocolli d’intesa e fanfare (anche in quell’occasione ci furono “fotografie istituzionali” che sembrerebbero lo sport preferito di molti) non è mai decollato a causa di attriti, frizioni e paure ingiustificate da parte della politica locale. Nell’incontro con i rappresentanti del Governo campano, nessuno dei sindaci ha accennato o ha fondato il suo intervento sul dato che un “patto strategico” non solo esiste, ma prevede linee d’intervento e di sviluppo precise,

Che tutto ciò che ci serve, è scritto in quel documento, al massimo andrebbe rivisto in senso espansivo per soddisfare i criteri europei che impongono una progettazione rigorosa. Che le amministrazioni in questi ultimi dodici mesi hanno solo mostrato una capacità embrionale nel voler lavorare assieme ma ancora non hanno capito che il tempo scorre. Ragione che consente ad alcuni sindaci, e più in generale alla politica ferma nei suoi confini auto referenziali, invece che darsi da fare, di discettare sui giornali di massimi sistemi, alleanze, elezioni, liste e strategie per esser rieletti, e risultati raggiunti – diamine, “senza spese per l’Ente” – per nutrire il proprio ego amministrativo. L’Assessore al Turismo ha ripetuto ciò che i più scrivono e – ancora – pochi leggono, e ancora meno riescono a capire: i comuni se tra loro non comporranno una squadra, e presto, e non si metteranno a progettare l’isola d’Ischia come un’area omogenea per i prossimi venti anni, sorvoleranno l’altissimo rischio di perdere occasioni di rilancio e opportunità di crescita. Immaginate questo periodo come il più difficile ma, potenzialmente, il più florido di risorse.

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Nei giorni scorsi Mimmo Barra ha ben spiegato, ancora una volta, le sfide maggiori che attendono l’isola: vaccini e rilancio del turismo e dell’economia. In questo secondo caso, ciò può – senza condizionale – avvenire solo attraverso uno strumento amministrativo pratico e veloce. E nel contributo a Il Golfo ha chiamato in causa proprio il “suo” Patto Strategico. Quello che elaborò nel 2015 di cui abbiamo parlato molte volte, ricordate? Sono mesi che prova a richiamare l’attenzione della politica locale senza riuscirci, e non per suo demerito. Dopo averlo proposto alle amministrazioni che lo accolsero con delibere, protocolli d’intesa e fanfare (anche in quell’occasione ci furono “fotografie istituzionali” che sembrerebbero lo sport preferito di molti) non è mai decollato a causa di attriti, frizioni e paure ingiustificate da parte della politica locale

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Sì, quelle che arriveranno dall’Europa (per loro natura straordinarie), che si andranno ad aggiungere a quelle ordinarie e comporranno l’universo dei fondi assieme ai POR, FESR e via discorrendo. Immaginate la politica locale, alla guida con le sue amministrazioni come se fosse proiettata in una gara di Formula 1. Prima obbligata con le qualifiche dopo sarà impegnata con le prove e poi con la gara.

Ognuno cercherà di raggiungere il tempo migliore. Immaginate che il percorso sia però quello del Monopoli, imprevisti compresi. Ecco, nessun sindaco ha ancora capito che siamo in ritardo con le qualifiche. Sull’incontro di ieri tra politica locale e regionale, siamo tornati indietro. Invece che usare quell’occasione per proporsi agli emissari del Presidente De Luca con qualcosa tra le mani, magari per usarlo durante l’incontro in programma la prossima settimana col Presidente della Regione, il silenzio – tranne gli interventi di rito – è calato tra i sindaci. Alcuni con lo sguardo quasi perso di fronte a parole come “strategia” e “lavoro di squadra”, hanno composto la cornice dello stato attuale. Siamo a livelli rasoterra. La prova è la lentezza nell’elaborare l’emergenza e la necessità – ancora neppure pensata – di comporre una task force tra i sei comuni perché non basterà mettere insieme solo gli uffici tecnici delle amministrazioni. Nessuno – tra i sindaci – ha ancora chiamato Mimmo Barra, poiché è il coordinatore a titolo gratuito di questo piano oltre che raccordo tra le amministrazioni isolane e la Regione, per capire in che direzione bisogna muoversi. Nessuno che abbia mostrato il coraggio di uscire da questo clima saccente di fierezza nostrana per chiedergli: come possiamo conquistare “parchi della Vittoria” e altre caselle con il Patto Strategico? Il punto è che siamo in una fase delicata.

Immaginate la politica locale, alla guida con le sue amministrazioni come se fosse proiettata in una gara di Formula 1. Prima obbligata con le qualifiche dopo sarà impegnata con le prove e poi con la gara. Ognuno cercherà di raggiungere il tempo migliore. Immaginate che il percorso sia però quello del Monopoli, imprevisti compresi. Ecco, nessun sindaco ha ancora capito che siamo in ritardo con le qualifiche

E la nostra “politica”- Formula 1 rischia di uscire dalla strada (e perdere opportunità, tutela dei posti di lavoro e creazione di altri). L’altro punto è che non se ne accorgerebbe nessuno. Neppure i sindaci.

Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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