LE OPINIONI

LA RIFLESSIONE Serrara Fontana: condono edilizio e PUC

DI LUIGI IACONO

Il PUC di Serrara Fontana dovrebbe affrontare il delicato tema dei condoni edilizi. Per almeno due ragioni. La prima è che il PUC è uno strumento finalizzato a disegnare una corretta relazione tra le attività umane e il territorio su cui esse sono svolte, in modo da garantire uno sviluppo territoriale economicamente e socialmente sostenibile. E per farlo deve partire analizzando e valutando la situazione esistente e leggendo le potenzialità di una Comunità. Il PUC non può quindi limitarsi a indicare in tavola 11 la localizzazione e le tipologie degli insediamenti abusivi, ma dovrebbe affrontare con coraggio il tema del recupero dell’edificato che rispetti requisiti specificatamente definiti e la riconversione in positivo di tale patrimonio, non solo con il fine di recupero degli spazi compromessi dall’autogestione ma anche con la volontà di offrire opportunità di crescita economica e sociale al Comune di Serrara Fontana.

Il secondo motivo è che il PUC dovrebbe esprimere in contenuti tecnici una chiara volontà politica. La disciplina urbanistica della Campania approvata dal Consiglio Regionale con legge n. 16 del 2004 prevede tra l’altro che:
a) “il PUC individua la perimetrazione degli insediamenti abusivi esistenti al 31 dicembre 1993 e oggetto di sanatoria ai sensi della legge 28 febbraio 1985, n. 47, capi IV e V, e ai sensi della legge 23 dicembre 1994, n. 724, articolo 39, al fine di:
– realizzare un’adeguata urbanizzazione primaria e secondaria;
– rispettare gli interessi di carattere storico, artistico, archeologico, paesaggistico-ambientale ed idrogeologico;
– realizzare un razionale inserimento territoriale ed urbano degli insediamenti” e assicurare che le “risorse finanziarie derivanti dalle oblazioni e dagli oneri concessori e sanzionatori dovuti per il rilascio dei titoli abilitativi in sanatoria sono utilizzate prioritariamente per l’attuazione degli interventi di recupero degli insediamenti” abusivi;
b) “Il PUC può subordinare l’attuazione degli interventi di recupero urbanistico ed edilizio degli insediamenti abusivi” “alla redazione di appositi Pua, denominati piani di recupero”.

Ebbene: ritroviamo citate queste previsioni della legge regionale nel documento approvato dal Consiglio comunale di Serrara Fontana nel luglio 2013 contenente gli indirizzi politici per il PUC. Ma il Piano redatto dall’Amministrazione uscente ed adottato dal Commissario si limita a identificare i comparti abusivi senza prevedere alcuna forma di intervento per promuovere il recupero degli stessi.

Per questo possiamo dire, senza tanti giri di parole, che il Puc adottato è un mero strumento tecnico che non solo non realizza lo spirito del dettato normativo e degli indirizzi dati dal Consiglio comunale, ma, soprattutto, tradisce la Comunità di Serrara Fontana, che si vede privata di una grande opportunità di crescita economica, culturale e sociale.

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