DI EGIDIO FERRANTE
Qualche riflessione sulla nostra esperienza di Casa Alloggio “Baia Verde”, struttura territoriale socio sanitaria per pazienti psichiatrici. Sono ormai passati circa 100 giorni da quando abbiamo deciso di blindare la Casa Alloggio e proteggere, così, i nostri malati, già provati dal disagio mentale e,in alcuni casi, da malattie organiche gravi. Non esistevano protocolli allora, ne dell’Asl Na2 Nord ne del Governo. Nella vita, però, ci sono momenti in cui bisogna prendersi responsabilità e decidere cosa fare.
In autonomia, percependo in anticipo la gravità della pandemia, ci siamo auto isolati. I locali pieni di luce e aria e il giadino esterno ci hanno dato una grossa mano. Poi le coccole, i laboratori di canto libero e di disegno, l’aiuto dei volontari, le leccornie che riuscivamo a garantire, nonostante tutto, creavano sempre un’atmosfera di piacere e divertimento .E anche se in certi momenti la malattia mentale prendeva il sopravvento siamo sempre riusciti nell’ascolto e nell’elaborazione delle crisi.
Insieme a tutto questo ,nel mese di maggio, in piena emergenza Covid, abbiamo preso in carico un paziente segnalatoci dai Servizi Sociali del Comune di Forio. Unico caso in Italia di ricovero, in una struttura socio sanitaria accreditata dalla Regione Campania, di un soggetto con problematiche psichiatriche e sociali. Ricovero in tutta sicurezza e senza nessun rischio per gli altri malati e per gli operatori. Un esempio positivo, virtuoso e di collaborazione tra Pubblico e Privato sociale. In questa fase 3 stiamo ancora proteggendo i nostri pazienti. Loro vorrebbero uscire, fare le escursioni, frequentare i bar come hanno sempre fatto prima dell’arriivo del virus. Fra un po’ di tempo cominceremo, piano piano, a valutare e verificare le condizioni esterne. E poi sceglieremo la cosa giusta per loro. Alè.
