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A Ischia si tornerà a donare il sangue: presto sull’isola una autoemoteca

Ischia – “Ci stiamo attivando per riprendere le donazioni, speriamo di riuscirci in tempi brevi, a breve ci saranno aggiornamenti”. È con questo messaggio che Luigi Trani, presidente Fidas Ischia, accende la speranza di quanti appartengono al cerchio magico dei donatori di sangue e di vita.  Ad aprile 2017 l’annuncio dell’Associazione Donatori Volontari di Sangue dell’isola d’Ischia, “le attività di raccolta di sangue sono sospese fino a data da destinarsi. Tale sospensione si è resa necessaria per permettere all’Associazione di poter rispettare appieno le nuove disposizioni in materia di raccolta. L’auspicio del presidente Trani e di tutti i soci è che presto si possa tornare operativi nella maniera più efficiente possibile e nel pieno rispetto dei protocolli vigenti”. Un messaggio che gettò nello sconforto l’esercito di donatori, più di cento solo sul nostro territorio, che da allora per donare avrebbero dovuto recarsi nella vicina Napoli, in Ospedale. Nella giornata di ieri, nonostante la pioggia, un raggio di sole: si stanno creando le condizioni per portare una autoemoteca a Ischia, situata accanto all’ Ospedale o all’ ex clinica San Giovangiuseppe, e  riprendere così le donazioni. L’autoemoteca non è altro che un autoveicolo attrezzato per il prelievo e la conservazione di sangue per uso medico e presto Ischia, ne avrà una tutta sua. Dopo un 2016 sorprendete, nel quale furono raccolte ben 915 sacche di sangue, è quasi un anno che la Fidas è ferma con le donazioni, «la situazione è complessa, – ci spiegò il presidente Trani lo scorso aprile – è cambiata la legge per tutta l’Italia e per motivi di sicurezza. Per chi ha un centro trasfusionale attrezzato adeguarsi è stato facile per noi che non abbiamo niente diventa tutto molto più complicato. Non so quando e se riusciremo a uscire da questa situazione. Occorrerà spendere dei soldi per adeguarsi, munirsi di computer così da essere in rete attraverso un programma e vedere la situazione di chi ha donato. Medici e infermieri dovranno fare un corso (150 euro a persona) e servirà trovare altri infermieri e altri dottori. Soprattutto c’è bisogno che ci dicano se le stanze sono idonee, se non lo sono è inutile fare delle spese e gli unici locali a nostra disposizione sono quelli attrezzati con sedie dell’ex clinica di San GiovanGiuseppe». Intanto il Centro Nazionale Sangue (CNS) ha lanciato un appello a tutti i donatori per carenza di sangue. Il comunicato è stato ripreso anche dall’Avis, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue. L’emergenza è dovuta ai numerosi casi di #Influenza che hanno colpito le persone presenti all’interno delle liste dei donatori. Il virus influenzale di quest’anno si sta dimostrando piuttosto aggressivo, causando diverse vittime in tutto il territorio italiano. A fronte di tale situazione emergenziale, cresce anche il numero dei donatori di sangue debilitati. L’organismo di cui è a capo l’Istituto Superiore di Sanità nel suo appello segnala che, attualmente, lo stato di criticità dovuto in riferimento alla mancanza di sangue è presente nelle regioni italiane di Toscana, Campania, Lazio e Puglia. Dinanzi a questa ennesima emergenza sapere che presto a Ischia si potrà di nuovo donare il sangue grazie all’arrivo di una autoemoteca è di certo una gran bella notizia che fa ben sperare.

 

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