CULTURA & SOCIETA'

La sanguinosa guerra Ucraina-Russia: gli ischitani mobilitati al fianco della comunità Ucraina che vive e lavora sull’isola

IL RICONOSCIMENTO ALLA NOSTRA ISOLA IN LINGUA UCRAINA - До нас звертаються багато іскітанців чим можна допомогти і куди саме відвозити допомогу....Надаємо список, що потрібно на даний момент і точну адресу на остров Ischia ha un cuore grande e la catena di solidarietà è cresciuta sempre di più !!! Abbiamo creato un centro di raccolta più ampio dove poter portare qualsiasi cosa: farmaci , cibo e beni di prima necessità

L’isola d’Ischia è tutta mobilitata e schierata al fianco del coraggioso popolo d’ Ucraina ed in particolare degli oltre trecento ucraini che vivono con noi nella nostra isola, radicati come famiglia e nel lavoro. Si sta vivendo in questi giorni il dramma della guerra tra la Russia paese oppressore ed invasore e l’Ucraina paese che difende la propria autonomia di paese libero e democratico aggrappato agli irrinunciabili valori della non sottomissione e delle conquiste sociali per una nazione libera e non asservita. Si sta manifestando all’insegna dei “Tutti insieme per la Pace” nel resto del mondo e nella nostra isola dove gli ischiatani ospitali per indole naturale stanno dando tutto quanto è nelle loro possibilità per per aiutare gli amici ed i fratelli ucraini in questo momento in cui devono vivere col dramma di saspere che i loro congiunti, mamme, padri, nonni, sorelle, fratelli sono sotto le bombe con l’incubo di essere colpi da un momento all’altro.

La chiesa di Ischia col vescovo Pascarella, il clero diocesano, la pastorale giovanile, le associazioni di volontariato sono vicini ai fratelli ucraini con la forza della solidarietà e della preghiera, Lo hanno dimostrato in occasione della fiaccolata e del raduno in preghiera sul Piazzale Aragonese e nella Chiesa-Santuario dello Spirito SantoA Ischia Ponte. E poi sul piazzale davanti alla Reale Chiesa di Portosalvo a Porto d’Ischia dove si è manifestato al grido di Pace, Pace e no alla guerra. Sono stati momenti di preghiera e di solidarietà a cui hanno partecipato le autorita delle sei municipalità isolane assicurando alla comunità ucraina in Ischia tutta la vicinanza possibile e la umana comprensione per il difficile momento che si vive, Fra i commentatori del tragico scontro Ucraina-Russia di Putin c’è chi paventa il pericolo di una terza guerra mondiale che sicuramente nessuno vuole. Abbiamo chiesto allo scrittore di Forio Andrea Esposito sposato con una ucraina un suo personale pensiero sulla situazione che lo vede coinvolto. Andrea Esposito per noi ha cosi scritto: “ Personalmente coinvolti, tutti: non solo noi che abbiamo mogli, parenti ed amici di nazionalità ucraina, bensì il mondo intero. Questgo deve essere chiaro fin da subito. Ognuno di noi cerca di aiutare come può. Le forze sono così imparei che diventa ogni giorno più difficile. Il minimo comune denominaore per noi che, da italiani, affianchiamo gli ucraini qui da noi, lontsno dsl masrtirio in atto, è ovviamente il dolore solo il dolore, non c’è respiro, + una sequele continua di brtte notizie. Ognuno di loro soffre questo doloro in modo diverso: frustrazione per essere lontno dsllas propria patria, vergogna per non essere lì a difendere il proprio paese, coscienza di quanto sono fortunati a dormire al caldo, al sicuro e non sotto le bombe.

L’ACCORATO INTERVENTO DELLO SCRITTORE FORIANO ANDREA ESPOSITO ALLA FIACCOLATA PRO-UCRAINA A ISCHIA PONTE

Per noi è diveso, c’è di più: spero che questo mio pensiero sia dondiviso da tutti i miei concittadini e le dimostrazioni mondiali di solidarietà, mi fanno ben sperare che sarà cos’. Deve muovere noi europeisentimnento di profonda gratitudine verso questo eroico e corsggioso popolo: gli ucrasini oggi ci insegnano cosa sila parola corasggio e con la loro eroica resistenza la riempiono di contenuti concreti, di lacrimne e sangue, non più astratta e vana. Dobbiamo essere profondamente grati all’Ucrai che, con la sua lotta per la libertà contro lì oppressione, ci ricorda che i valori con i quali viviamo, i cuscini sui quali dormiamo, non sono per nulla scontati: libertà, democraziam stato di diritto, sacralità dei propri confini territoriali sono punti fermi e cardinali che vanno difesi ogni giorno, in pace come in guerra. Perche se la guerra porta con se scelte dolorose, anche la pace, quando è giusta,come quella che chiede ipopolo ucraino, è una faticosa conquista. Voi non avete la piu’ pallida idea di cosa sta succedendo! ho i contatti che bruciano: amici ucraini che vogliono partire per il loro paese perche’ hanno familiari, figli, madri malate li e sto facendo da ponte con mio nipote in Ivano Frankivsk. Sono inoltre in contatto con un amico foriano in Russia, con la moglie russa, che ha manifestato pro ucraina a Mosca. E’ stato picchiato a sangue, gli sono stati tolti documenti e denaro, poi rilasciato ha enormi difficolta’ a tornare in Italia e ovviamente non lo fara’ mai senza la sua famiglia. RIpeto: non abbiamo la benchè minima percezione di cosa sia la guerra, di cosa siano i drammatici danni collaterali di essa, i segni che lascera’ in eterno su milioni di persone non solo in ucraina ma anche qui da noi. Intanto il mio nipotino, di 10 anni, che non è in zona diretta di guerra, dorme da giorni nella vasca da bagno del seminterrato ad ogni sirena che suona. Chi gli restiutira’ l’innocenza e lo liberera’ dalla paura? Ripeto: NON AVETE LA MINIMA IDEA di cosa stia accadendo!!! Ma pubblichero’ tutto, TUTTO! Racconteremo queste storie fino all’ultima riga, fino all’ultima immagine. In modo che nessuno di noi, NESSUNO, possa avere l’alibi di girarsi dall’altra parte. La Storia è oggi, adesso!”

Foto Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

antoniolubrano1941@gmail.com

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Tutti uniti al popolo ucraino affinché sia ristabilita la pace tuttavia occorre riflettere su quanto sta accadendo.
Secondo l’acuto giornalista Tony Capuozzo “Un grande leader è colui che salva il suo popolo, mentre Zelensky sembra che lo stia accompagnando allo sbaraglio, sia pure in nome della dignità, della libertà e dell’autodifesa, cause comunque molto degne. Mi sorprende ancora di più l’Occidente che lo spinge, lo arma, e in definitiva lo illude, perché non acconsente a dichiarare quella no flight zone che vorrebbe dire essere trascinati in guerra, come a Zelensky non dispiacerebbe”.

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