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La scuola adotta un monumento: la Torre di Sant’Anna raccontata dagli studenti del Liceo

di Isabella Puca

Ischia – “Attirare l’attenzione delle scuole sui monumenti del nostro Paese affinché gli studenti “possano appropriarsene”. È questo l’obiettivo del progetto “La scuola adotta un monumento” proposto dalla  Fondazione Napoli Novantanove, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero dei Beni e delle attività culturale e del Turismo. Da parte loro, anche quest’anno,  a seguito del successo delle due precedenti edizioni del  Bando, l’invito alle scuole di ogni ordine e grado per arricchire l’Archivio Nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane. “Allargando lo sguardo sulla storia artistica, scientifica, culturale, storica, civile del luogo in cui vivono, – si legge nella descrizione del progetto – gli studenti coinvolti nel percorso di studio potranno costruire un rapporto diretto, motivato e anche affettivo, con il monumento prescelto e sapranno “raccontarlo” descrivendone le caratteristiche e rievocandone la storia; sapranno denunciarne ove sia il caso il degrado; sapranno riconoscerne il valore ed indicarlo come elemento fondante e ineliminabile del cammino di civiltà del genere umano cui l’arte rimanda”. A partecipare un gruppo della I A del Liceo di Scienze Applicate che, grazie all’aiuto della loro docente Marilù Buono, hanno prodotto un video di 3 minuti per promuovere uno dei monumenti meno conosciuti della nostra isola. La scelta dei ragazzi è ricaduta, infatti, sulla Torre di Sant’Anna, oggetto negli ultimi tempi d’importanti mostre di arte contemporanea e della riscoperta di originali pitture murarie d’importanza storica davvero rilevante. «Abbiamo scelto la torre di Sant’Anna – ci spiega Giuseppe –  perché in questo periodo c’erano i restauratori che stavano portando alla luce le pitture murarie e quindi abbiamo colto l’occasione per raccontare anche questo aspetto». Come dei veri giornalisti, accompagnati dall’Assessore alla cultura Salvatore Ronga, sono arrivati sul posto per intervistare i restauratori e raccogliere quante più testimonianze possibili sulla storia della torre. Molti tra loro non la conoscevano, qualche altro invece sì, ma solo grazie alla leggenda raccontata loro dai professori che hanno invece tralasciato la sua incredibile storia. «Quando abbiamo notato il bando – ci racconta Rosanna – siamo rimasti subito incuriositi e abbiamo realizzato questo corto per promuovere la Torre. Abbiamo fatto qualche ricerca e siamo andati sul posto per registrare. Prima però ci siamo riuniti per un briefing durante il quale abbiamo impostato il lavoro e una sceneggiatura. Abbiamo buttato giù qualcosa da far dire agli attori e realizzato una bozza a cui abbiamo dato vita sul posto». Suddivisi in due gruppi, una parte dei ragazzi ha pensato alle riprese e al montaggio, l’ altra parte del gruppo alla sceneggiatura. Nelle riprese immancabile il Castello Aragonese e i suoi panorami con Rosanna nelle vesti di una giovanissima Vittoria Colonna. «Abbiamo lavorato su diverse linee narrative, siamo partiti dalla leggenda e dall’amore tra Vittoria Colonna e Michelangelo, da qui abbiamo spiegato i diversi nomi della torre, abbiamo poi intervistato i restauratori e la gente del posto che ha avuto il ruolo di spiegare le pitture murarie». Il prossimo 16 aprile si saprà il nome del vincitore al quale andranno 5 mila euro di attrezzature. «Di sicuro abbiamo imparato nuove cose sulla torre ma anche cosa significa stare su un set, come funziona, come bisogna lavorare, come registrare per fare arrivare un buon prodotto e, soprattutto, come lavorare in gruppo. Il tutto grazie alla professoressa Marilù Parisi che ci ha dato davvero una grande mano». Complimenti e… incrociamo le dita!

 

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