LA STORIA Elliot ed Emily sposi al Castello Aragonese

L’inizio della storia tra Eliot ed Emily è davvero molto romantico. Si sono conosciuti durante un garden party organizzato da un amico in comune. Era un sabato pomeriggio dal cielo grigio e l’aria frizzante – il classico clima primaverile di San Francisco – e il destino ha voluto che condividessero la stessa panchina durante il picnic, e con essa anche una coperta per scaldarsi. Da quel momento sono diventati inseparabili. Nei primi anni della loro relazione, amavano trascorrere il tempo preparando cene elaborate, guardando interminabili serie HBO oppure sfrecciando per la città sul motorino di Eliot. Quando è arrivato il momento di scegliere la location per il matrimonio, cercavano un luogo che fosse davvero speciale. Eliot, che da bambino aveva visitato spesso Ischia, conservava un ricordo molto affettuoso dell’isola, così propose di celebrarlo proprio lì. Emily si innamorò immediatamente del luogo: la sua bellezza naturale, l’incredibile cucina e la calorosa accoglienza degli isolani la conquistarono all’istante.
L’abito da sposa di Emily era il modello “Coco” firmato Allison Webb, acquistato da Wedding Atelier a New York, lo stesso negozio scelto da una delle sue migliori amiche. Emily aveva già visitato diversi atelier ed era inizialmente attratta da modelli senza spalline in mikado e seta; tuttavia, desiderava provare anche abiti in pizzo che le trasmettessero l’immagine di “una suora italiana fuggita dal convento per sposarsi”. Quando indossò quello che sarebbe poi diventato il suo abito, sentì subito che rispecchiava perfettamente la sua visione: il pizzo romantico, i delicati strati di organza, il bustino arricchito da dettagli in tulle e la raffinata vita bassa creavano un insieme semplicemente perfetto. Nonostante il colpo di fulmine, Emily preferì prendersi un po’ di tempo per riflettere. Quando, una settimana più tardi, scrisse al negozio per confermare l’acquisto, scoprì che il vestito era fuori produzione. Senza esitare, chiamò la responsabile dell’atelier, che riuscì a riservarle l’abito e a farlo pulire e restaurare con cura, permettendo così a Emily di realizzare il suo sogno.