CRONACAPRIMO PIANO

Furia cieca sulla compagna e la figlia di due anni, arrestato

I carabinieri hanno fermato un 41enne foriano che martedì sera, in preda ai fumi dell’alcol, dopo aver stretto una mano al collo della sua metà e averla sbattuta alla parete, la sollevato la piccola bambina scagliandola a terra e facendole perdere i sensi: per fortuna non è in pericolo di vita

Un’altra storia di violenza domestica, che si consumava da tempo. Nel silenzio generale, senza che nessuno sapesse nulla. O, forse, senza che chi sapesse muovesse un dito o parlasse e non ci riferiamo soltanto alla vittima ma magari anche a parte del contesto che le gravitata attorno. Ancora una volta una vicenda sommersa viene alla luce grazie al perentorio e – mai come in questo caso – provvidenziale intervento delle forze dell’ordine, che si spera possano aver cancellato con un blitz in un’abitazione quattro anni di angherie e soprusi vissuti in parte anche da una piccola bambina che anche nella serata di martedì ha avuto il solo torto di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Quella che vi raccontiamo è l’odissea patita da una donna che ormai da quattro anni era continuamente vittima di violenze da parte del compagno, che lei non aveva mai voluto denunciare. Una storia che a un certo punto vede anche la nascita di una bambina che avrebbe magari potuto e dovuto contribuire a rasserenare l’uomo e che invece altro effetto non aveva prodotto se non quello di aumentare la sua carica d’odio.

Il capitano Tiziano Laganà

L’ultimo atto di una spaventosa escalation, come detto, martedì. E’ sera tarda, l’uomo – un 41enne foriano – è ancora una volta ubriaco quando nella sua abitazione di Forio inizia una nuova discussione con la sua compagna. Lei capisce subito che la situazione sta per degenerare, memore anche di quanto patito per lungo tempo e purtroppo le sue previsioni non si rivelano sbagliate. Di lì a poco l’uomo perde assolutamente controllo e senno e stringe una mano al collo della donna, facendo leva sulla gola e rischiando di soffocarla e spingendola contro la parete. Tutto questo mentre inveisce nei suoi confronti e la minaccia senza risparmiarsi. Ma la sua furia cieca è ben lungi dal placarsi. Il 41enne, ormai completamente fuori di testa, agguanta la bimba di appena due anni, la solleva e poi la scaglia a terra. L’impatto con il pavimento è violentissimo al punto che la piccola resta priva di sensi. Le urla di dolore e disperazione che arrivano dalla casa però sono tali da non poter passare inosservate al vicinato e in tanti capiscono che sta succedendo qualcosa di poco rassicurante. Per fortuna, alcuni familiari della vittima allertano le forze dell’ordine e sul posto giungono di lì a poco i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Ischia – guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Sergio De Luca.

L’uomo è adesso ristretto presso il carcere di Poggioreale. La vittima, impaurita, inizialmente non voleva sporgere denuncia poi però ha raccontato violenze e soprusi che si perpetuavano addirittura da quattro anni

All’arrivo sul posto la scena che si presenta davanti agli occhi dei militari dell’Arma è davvero di quelle terribili. La donna è rannicchiata terra, impaurita, e stringeva forte a sé la figlioletta che nel frattempo era coperta di sangue a seguito dell’impatto con il pavimento. Il foriano ovviamente è stato arrestato e dopo essere stato sottoposto agli adempimenti di rito è stato tradotto presso il carcere di Poggioreale dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nei prossimi giorni. Dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia aggravati (perché commessi anche in danno di minore dato che la bimba ha due anni), lesioni personali aggravate e minaccia aggravata. L’indagato sarà difeso da un avvocato d’ufficio, non avendo provveduto a nominarne uno di fiducia. Da informazioni raccolte pare che abbia seri e conclamati problemi di alcolismo che per essere risolti avrebbero bisogno di un percorso terapeutico adeguato. Nel frattempo la donna è stata condotta unitamente alla bambina in ospedale. La prima è stata dimessa con una prognosi di sette giorni, la piccola invece è tuttora ricoverata in osservazione, ma per fortuna i sanitari riferiscono che non è in pericolo di vita. In una vicenda a tinte fosche c’è un altro particolare da segnalare. Inizialmente la donna non ne voleva sapere di sporgere denuncia contro il compagno, presumibilmente per paura, e addirittura ha finanche cercato di minimizzare quello che era successo, per quanto fosse evidente. Nel corso della notte, però, l’attività dei carabinieri è proseguita e sono state acquisite testimonianze di altri familiari: a quel punto la vittima della violenza si è decisa a denunciare l’episodio di martedì sera ma anche altri fatti analoghi pregressi che sono partiti, come detto, addirittura quattro anni orsono.

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