CRONACAPRIMO PIANO

Una firma che “profuma” di storia, siglato l’accordo tra Comune e Pio Monte

L’ente morale ha siglato la proposta convenuta col Comune di Casamicciola, che prevede naturalmente il cambio di destinazione d’uso della struttura: ora al progetto del resort di lusso manca soltanto l’approvazione in consiglio comunale ma l’iter è da ritenersi concluso. L’ente locale incasserà anche 4 milioni di euro e non solo: tutti i dettagli

E’ stato scritto un altro passo verso la storia, ma siccome questo era quello decisivo, possiamo tranquillamente affermare che in realtà è stata scritta la storia. Il lungo iter per cambiare il volto di un’icona del degrado come il Pio Monte della Misericordia, e dunque anche per riscrivere le sorti di Casamicciola Terme e dell’isola tutta, è arrivato a un punto di svolta. Quello per il quale a lungo si è lavorato sotto traccia, lontano dai riflettori, un po’ vista la delicatezza dell’oggetto di discussione e un po’ perché un pizzico di sana scaramanzia nella vita non ha mai fatto male. Ma adesso quello che appariva mera utopia (non ce ne voglia nessuno, ma oggi non possiamo non sorridere dinanzi a qualche “solone” che ironizzò e ci schernì quando per primi parlammo della possibile costruzione di un resort di lusso) è praticamente realtà. Presso gli uffici del Comune di Casamicciola è giunta la tanto attesa firma sulla proposta di accordo del sovrintendente del Pio Monte della Misericordia, Alessandro Pasca di Magliano. Proposta di accordo finalizzata a ottenere il permesso di costruire relativo al consolidamento, restauro e recupero funzionale del complesso monumentale e termale del Pio Monte della Misericordia, a cambio di destinazione d’uso. E quel cambio significa che la struttura cadente diventerà un centro termale e alberghiero in grado di assurgere a fiore all’occhiello non soltanto della cittadina termale.

Ma che cosa recita la proposta di accordo? Ovviamente noi sottoponiamo ai nostri lettori soltanto le parti che riteniamo più importanti e significative, anche per evitare di dilungarci più di quanto non saremo costretti a fare. Nella sezione legata alla cessione di diritti a terzi da parte del Pio Monte si legge innanzitutto che l’ente morale “dichiara che il cambio di destinazione d’uso e della classificazione catastale C/5 del compendio in esame, è necessaria per consentire la remunerazione del cospicuo investimento, una adeguata copertura delle spese di gestione della struttura, in uno agli occorrenti margini per la qualificata operatrice di settore che svilupperà l’iniziativa”. E cioè per chi metterà mano al rudere cadente per trasformarlo in un vero gioiello. Successivamente nell’articolo 2 si legge che il Pio Monte conferma la volontà di ottenere il permesso di costruire per interventi di ristrutturazione edilizia e cambio di destinazione d’uso con un oggetto che non lascia spazio a interpretazioni di sorta: “Intervento di consolidamento restauro e recupero funzionale del complesso monumentale e termale Pio Monte della Misericordia” da destinarsi a Complesso Alberghiero Termale in conformità del relativo progetto presentato e dagli ante decenti e susseguenti provvedimenti amministrativi rilasciati dalla competente soprintendenza e dal Comune di Casamicciola Terme. Dal canto suo, si legge ancora nella proposta, “Il Comune di Casamicciola Terme rilascerà il permesso di costruire in favore del Pio Monte della Misericordia, o di altro soggetto da questi indicato, per la realizzazione delle opere, precisando l’assenza di alcun vincolo di mantenimento dell’attuale destinazione d’uso, di cui verrà al contempo assentita la variazione in coerenza alla prevista destinazione alberghiera delle opere di cui trattasi”. Nello stesso tempo, e questo è un particolare non trascurabile, il Pio Monte accetta di versare all’ente del Capricho la somma “monstre” di 3.779.412,1216 da versare in sei rate semestrali.

Ma questa non è l’unica cosa che porta a casa il Comune guidato dal sindaco Giovan Battista Castagna. Nell’articolo 5, infatti viene specificato che allo stesso Comune vengono cedute a titolo gratuito una serie di aree e opere. Tra queste un’area di circa 1.800 metri quadrati con destinazione verde pubblico e parco giochi per bambini ubicato nella zona sud est del complesso, che verrà attrezzata all’uopo dallo stesso Pio Monte. Si legge poi che “nell’area del giardino o in luogo diverso concordato con il Comune, il Pio Monte provvederà a installare a proprie cure e spese la statua in marmo della Madonna (che rimarrà di proprietà di esso Pio Monte) a suo tempo trasferita nella Chiesa del complesso termale, per ragioni di sicurezza, presso la propria sede in via Tribunali, quale segno di gratitudine alla rinascita del complesso alberghiero-termale”.

E non finisce qui perché il Comune di Casamicciola riesce anche a piazzare un altro colpaccio accaparrandosi una superficie che davvero potrà tornare molto utile. Si tratta di un’area di circa 4.200 metri quadri ubicati nella zona di Piazza Bagni, un fondo che potrà essere destinato a diversi utilizzi. Nella proposta di accordo è scritto che “la cessione gratuita delle aree e attrezzature di cui ai precedenti punti avverrà contestualmente al rilascio e al ritiro da parte del Pio Monte, ovvero del soggetto da questi indicato, del permesso di costruire”. Tra l’altro l’ente Pio Monte si impegna anche ad accettare l’importo da erogare al Comune di circa tre milioni e ottocentomila euro rinunciando ad un ricorso al Tar con il quale contestava quella somma da versare all’ente casamicciolese.

Viene poi riportato che l’atto (ossia la proposta di accordo) dovrà essere portato all’approvazione del consiglio comunale entro 30 giorni dalla sua sottoscrizione e, entro i due mesi successivi alla predetta approvazione, le parti si impegnano a comparire innanzi al segretario comunale di Casamicciola Terme ovvero, su scelta del Pio Monte, “innanzi al notaio da questi nominato, per la formalizzazione e riproduzione in atto pubblico dell’atto approvato dal consiglio comunale”. Per il resto l’accordo prevede che nei dodici mesi successivi alla riproduzione in atto pubblico il Pio Monte o chi per esso dovrà ritirare il permesso a costruire e da tale ritiro decorreranno tutte le obbligazioni economiche legate agli oneri che abbiamo fin qui elencato. Insomma, adesso davvero ogni tassello è al suo posto. Non resta che la seduta di civico consesso che per ovvi motivi non dovrebbe assolutamente costituire un ostacolo. La sensazione è che davvero si stia per vivere un pezzo di storia. Attesa per tanto, troppo tempo.

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