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L’accoppiaLista – Le relazioni umane ai tempi del 2.0

La rubrica di questa settimana vuole essere sul nuovo modo social di approcciarsi, conoscersi e condividersi. Non è raro che tramite social nascano vere e proprie relazioni. Ad esempio, può capitare spesso che ad un emerito sconosciuto/a che può essere in una regione lontana o nel tuo stesso quartiere o paese gli si racconti i pensieri più profondi. I like vengono oramai usati come saluto a sguardo languido e i commenti sono scuse per parlare e farsi conoscere. C’è un grande pericolo dietro tutto questo: disabituarsi a toccarsi.

No, non temete, la mia non è una proposta di ammucchiata, ma una semplice costatazione di quanto si sia perso il contatto fisico, pur apprezzando il ritorno ad una certa epistolarità che adoro. Il contatto fisico è il termometro di valutazione più veritiero che abbiamo: quale sensazione volete perdere tra le belle che ci riempiono la memoria, tipo lo sguardo smaliziato di chi gioca in riva al mare, le dita sfiorate, le mani sui fianchi e tanto ancora? Tutto questo rischia di divenire una chimera se non si ha il coraggio di rompere gli schermi e vedersi, conoscersi e odorarsi. Recenti studi dicono che l’innamoramento passi da una serie di ricordi olfattivi che il cervello riconosce come persona da tenere a sé.

Ogni volta che tecniche di egoicità stupide o timidezza vi impediscono di vedervi, sappiate che state perdendo un’occasione per innamorarvi. Molti mi diranno che ci si può infatuare anche solo scrivendosi. Per alcune anime sensibili questo rapporto illusorio può essere anche nocivo, perché si tende ad idealizzare un essere umano che poi non corrisponde alle nostre pretese e ci delude. Prima che i social rivoluzionassero tutto, le persone erano obbligate a conoscersi de visu. Gli individui erano veri e non c’erano pericoli di fake, anche se di falsi in giro ce ne sono sempre stati, ma quanto meno avevi la certezza che quell’essere umano era vero, in carne ed ossa. Il mio consiglio è di non perdersi il piacere dell’incontro: quello non è uno step intimo, ma un semplice passo per conoscersi, altrimenti tutti i possibili interessi possono rimanere illusione virtuale.

IL COMMENTO DI STELLA RITA

L’affetto, la stima reciproca sono possibili sui social. Sicuramente possono nascere dalla rete e concretizzarsi nella realtà. Al contempo rischiano di farci dimenticare l’importanza che rivestono, nei rapporti empatia, sguardi, gesti e parole. L’uomo da sempre si basa sulla considerazione degli altri per valutare se stesso. Attraverso la condivisione di un post o un like possono scaturire realmente emozioni come paura, rabbia, disgusto, sorpresa, tristezza, felicità o imbarazzo, vergogna, orgoglio, gratitudine, ammirazione, indignazione, disprezzo. Probabilmente è molto più facile scrivere che esporre pensieri fluidi rispetto ad un contesto realistico. E se invece di pubblicare, postare o condividere ogni attimo le nostre emozioni, imparassimo a godercele?

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