CULTURA & SOCIETA'

Cacciare via a calci e a colpi di mortai l’anno più nefasto per la nostra isola. A mezzanotte accoglieremo il 2021 della “speranza” con piazze mute e deserte

ATTENZIONE AI VEGLIONI ABUSIVI CHE FORSE NON MANCHERANNO…Dalla mezzanotte in poi di questo nuovo anno 2021 che pare voglia aprirci tutte le porte, bisogna fare sul serio, ricercando con determinazione e volontà politica la rivincita sui fatti andati male, sulle posizioni inseguite e non raggiunte, sulle opere pubbliche avviate col pensiero ma ferme sul piano dell’attuazione. L’elenco è lungo ed importante,e richiama responsabilità vere senza trucchi

Allo scoccare della mezzanotte questa sera, dopo il gran cenone cosiddetto di fine anno, si avrebbe dovuto sparare, suonare, cantare, ballare, fare baldoria senza freni, ci si avrebbe dovuto abbracciare, baciarsi ed infine brindare all’anno nuovo 2021 che arriva, dando per scontata la speranza che possa essere un anno migliore, l’anno della rivincita economica e della rinascita territoriale e sociale.

COM’ ERA PIAZZA ANTICA REGGIA A PORTO D’ISCHIA LA NOTTE CAPODANNO DELLO SCORSO ANNO

Avverrà solo quest’ultima cosa, cioè brindare come si deve all’ anno nuovo, cacciare via il nefasto 2020 a calci in culo ed a colpi di…mortai sparati con rabbia si, ma anche con l’ esultanza liberatoria , senza…farsi male. Del resto per l’isola di Ischia è la storia di ogni capodanno che lo facciamo incominciare tra i botti fragorosi e prolungati ed i proclami di chi agita la bacchetta del comando. E’qui la festa, come diceva quel noto campione di filastrocche che si spacciava per cantante. Infatti sarà proprio qui la festa, in quest’sola ferita e copita a morte da un anno terribile di storie brutte che a elencarle, vengono i brividi. Allora in quella piazza Antica Reggia che sarebbe dovuta diventare piazza Re Ferdinando in omaggio al Borbone che 164 anni fa ci regalò il Porto delle… meraviglie. La piazza che continua a chiamarsi Piazza Antica Reggia e il porto, due fondamentali strutture pubbliche per le quali, l’architetto Sandro Petti aveva progettato modifiche sostanziali di estetica ambientale per migliorarne il più possibile il loro aspetto per una più facile fruibilità, sarà una piazza vuota, muta, incolore e sen’anima.

COSì I FORIANI SALUTAVANO L’ANNO NUOVO

E’ da questa piazza, emblematica per tante ragioni, che ci avremmo dovuto scambiare gli auguri tra fiumi di champagne e musiche rap, pop, rock, hard, punk e via discorrendo. Sarebbero stati auguri lanciati nell’allegra agitazione della festa e dispersi verso l’alto, nel cielo della Casina Reale in un viaggio all’infinito senza ritorno. Auguri che si sarebbero intrecciati con quelli che si sarebbero elevati al cielo questa sera anche da Piazza Marina a Casamicciola dove il nostro coordinatore Gaetano Ferrandino avrebbe condoto per la ennesimna volta alla sua collaudata maniera, le danze e la…sfida alla piazza di Ischia,ormai diventata sul campo fino allo scorso anno, tradizionale rivale con tanto di titolo. Nella lotta lotta fra chi avrebbe fatto meglio con pienone assicurato, avrebbero dovuto inserirsi anche le piazze di Forio, Lacco Ameno e Sant ’Angelo con un programma musicale e di baldoria di tutto…rispetto. Invece anche per loro sarà questa sera…buio pesto.

ECCO COME PIAZZA ANTICA REGGIA A PORTO D’ISCHIA ASPETTTAVA IL NUOVO ANNO

Ora ciò che davvero conta è augurarsi che l’anno nuovo 2021 che a mezzanotte saluteremo , possa essere, al di là del Covid che riteniamo col vaccino protettivo venga bloccato, foriero di rinnovate speranze sul piano della programmazione, delle idee, della produttività, dell’assistenza, dell’ordine pubblico, della solidarietà, degli affetti familiari ed amicali, della religione, dello sport competitivo e della buona sanità da coraggio e di prima lenea. Speranze, naturalmente estese all’isola intera le cui realtà non si differenziano più di tanto dall’una all’altra. Il 2021 può e deve essere l’anno della rivincita in senso generale e specifico. Recuperare ciò che si è perduto ed essere liberi dalla paura di non èptercela fare. Ogni Comune isolano si porta appresso problemi strutturali, sociali ed ambientali mai risolti per intero. Dalla mezzanotte in poi di questo nuovo anno 2021 che pare voglia aprirci tutte le porte, bisogna fare sul serio, ricercando con determinazione e volontà politica la rivincita sui fatti andati male, sulle posizioni inseguite e non raggiunte, sulle opere pubbliche avviate col pensiero ma ferme sul piano dell’attuazione. L’elenco è lungo ed importante,e richiama responsabilità vere senza trucchi. Al di là dei problemi ordinari per i quali pure vanno spese energie forti con continuità, sono altre le carte della vita da giocare a livello operativo. Fermo restante la salute di gnuno di noi cche va messa al di sopra di tutto.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano

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