LE OPINIONI

LA TESTIMONIANZA «Noi pazienti oncologici vittime della strafottenza»

Buongiorno a chi legge, innanzitutto massima solidarietà al Dott. Loffredo per la dipartita del caro Papà porgo le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia. Ci tengo a dire la mia a quanto accaduto e concordo in pieno con il pensiero del Dott. Loffredo in merito alla disavventura che ha patito, La cosa allucinante e che davvero lascia pensare è che dopo tanti episodi tristi nessuno e dico nessuno si prenda la briga di verificare, approfondire, invece no c’è una superficialità e strafottenza da fare schifo, ma chi deve controllare: non le istituzioni sanitarie locali, niente meno qua per vedere se sei ascoltato bisogna ricorrere al Governatore De Luca o addirittura al Ministro Speranza è dico forse ma forse si riesce se sei figlio a Dio a sapere e ad ottenere qualcosa, non me ne vogliano i Signori citati, ma cosa fanno e stanno facendo, che soluzioni pensano di adottare per evitare che si ripetano episodi del genere, sempre che ci stiano pensando. Insomma, che dire più, c’è solo da rimanere senza parole. E come amo ripetere, “mal a chi ce pass”. Vorrei tanto potermi ricredere ma al momento mi viene difficile.

Come allo stesso tempo dopo numerosi Appelli, annunci, mediante la Stampa e Televisione locale oltre anche sui Social, ci fosse stato qualcuno che abbia preso in seria considerazione di eliminare un altro disagio per i malati oncologici, abbiamo bisogno che Ischia si doti del macchinario per la Pet-Tac, perché siamo stanchi di recarci in terraferma, le forze per poterlo fare non ci sono perché siamo deboli, fiacchi,debilitati, “ma o vulit capì o no”: niente, tabula rasa. Personalmente ho avuto incontri, telefonate, vediamo, facciamo, spacchiamo, inchiodiamo, ma se non sei insistente, va tutto nel dimenticatoio perché oltre ai c… loro o per conto di qualcuno causa voto ricevuto, non si muove niente, io mi chiedo ma dove sta scritto che uno deve subire tutto ciò e rimanere anche in silenzio? Ma qualcuno me la spiega questa cosa? Tanto io non ho nulla a che vedere con nessuno, parlo in faccia perché ritengo che il parlare chiaro è fatto per gli amici, combatto la mia malattia come fanno tutti, però quello che fa spavento e che nessuno ne parla e spesso mi chiedo che razza di gente siamo. Con la speranza che possa ricredermi e magari scusarmi con le persone citate, spero il prima possibile.

Silvio Carcaterra

Paziente oncologico

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