CRONACA

Violenza di genere, focus a Forio

I drammatici eventi degli ultimi tempi oggetto di una accurata riflessione ai Giardini Ravino nell’ambito di un appuntamento denominato “Dal filo delle Pulcinelle alla difesa delle donne”

Le donne di Ischia, unite con determinazione, lanciano un grido d’allarme contro la violenza di genere e gli stupri di massa verificatisi negli ultimi mesi sul territorio nazionale. Un tema sempre attuale, affiche tutti i giorni dell’anno sia simbolicamente il 25 novembre, la data ufficiale della giornata contro la violenza di genere. A tuonare e protestare contro questo fenomeno dilagante a seguito del caso di stupro di massa avvenuto a Palermo, sono state in primis le delegate alle pari opportunità dei comuni dell’ isola di Ischia e Procida che con una lettera aperta denunciano l’inammissibilità di tali atti contro le donne sensibilizzando l’opinione pubblica. Un riflettore sullo stato della situazione di tale fenomeno sull’isola d’Ischia si è acceso ai giardini Ravino domenica scorsa grazie alla famiglia D’ambra che ha promosso il focus “Dal filo delle Pulcinelle alla difesa delle donne: ascoltare, sostenere, proteggere. Partendo dalla mostra che si svolge in questi giorni presso la saletta Moby Dick dei Giardini Ravino, realizzata dall’artista Napoletana Pina Candileno e curata dalla Dott.ssa Mariangela Catuogno, si è posto le basi per un approfondimento suggerito dalle opere in esposizione. L’universo femminile indagato, compreso, difeso attraverso la maschera della Pulcinella si esprime come bisogno di protezione, ma anche di trasformazione e l’occultamento, mediante maschera, è bisogno di disvelarsi. Se nell’antichità il mascheramento era una forma rituale di elevazione soprannaturale, nella contemporaneità di Pina Candileno diviene scudo, un mezzo di separazione tra il sé e il mondo circostante, ribellione all’incapacità di essere ciò che si desidera, di sfuggire a un giudizio che condanna a un ruolo prestabilito.

Dedicata alla violenza di genere, la conferenza moderata dalla giornalista Elena Mazzella ha visto l’intervento di quanti operano sul territorio a sostegno delle donne. Il Centro Antiviolenza “Non da sola” di Ischia e Procida rappresentato dalla Dott.ssa Anna Paparone, componente consulta Femminile della Regione Campania e Responsabile CAV di Ischia e Procida, dalla Dott.ssa Irene Orsino Coordinatrice Ambito N13, dalla Dott. ssa Miriam I. De Luca Assistente sociale e dalla Dott. ssa Grazia Agnese Assistente sociale ha presentato il resoconto delle attività svolte e i traguardi raggiunti ma anche i prossimi in cantiere. “Il tema della violenza di genere in queste ultime settimane ci sta toccando da vicino e sta inondando le nostre case” -afferma la Dott. ssa Anna Paparone – “Ciò che stiamo cercando di fare soprattutto sul territorio delle isole di Ischia e Procida è puntare sulla formazione nelle scuole. E’ importante arrivare nelle scuole ed improntare i ragazzi sull’educazione ai sentimenti e al senso della parola rispetto. Imparare a condividere ed essere insieme viaggiando sulla stessa linea di pensiero, sia uomini che donne”. Partire dunque dalla cultura come arma per combattere ed arginare il fenomeno è quanto mai necessario, come afferma anche l’Avv. Carmen Criscuolo, Consigliere del Comune di Ischia con delega alle Pari Opportunità: “Ci siamo interfacciate noi donne della politica con le associazioni di categoria, con il Centro Antiviolenza, con gli assistenti sociali dell’ambito 13 e con i centri di ascolto del Punto D in un importante momento di confronto e dibattito finalizzato a capire quali possono essere le azioni da compiere sul nostro territorio. Stiamo lavorando per cercare di entrare nelle scuole in maniera importante perché entrando nelle scuole si arriva ai giovani, sempre più vittime e carnefici e soprattutto alle loro famiglie. Stiamo sviluppando dei punti importanti da presentare in Regione Campania per reperire i mezzi necessari per organizzare attività didattiche volte in questo senso”.

E i centri di ascolto ci dicono che purtroppo i dati di questi fenomeni sono in crescendo, come afferma la Dott.ssa Cristina Rontino responsabile dell’impresa sociale Kres e dello sportello di ascolto Punto D: “Gli sportelli di ascolto sono una costola del centro antiviolenza che ci danno la possibilità di individuare e recuperare dei dati fondamentali. Ci permettono di renderci conto del dilagarsi del vortice della violenza che ha radici molto profonde che deve essere combattuta dal basso riconoscendola per poi poter avvalersi della forza della rete sociale. Si sta facendo tanto e nel corso del tempo la situazione ad Ischia è molto migliorata dal punto di vista del “parlare”. Noi agli sportelli di ascolto abbiamo registrato fortunatamente un considerevole aumento arrivando a superare i 120 casi che trattano di tutti i tipi di violenza e di questi il 30% è arrivato alla denuncia. A questo si aggiunge un dato nascosto rappresentato dalle donne che fanno fatica a riconoscere ed ammettere di essere vittime di violenza e sulle quali è difficile e complicato poter lavorare per aiutarle”. A conclusione dell’utilissimo dibattito, l’interessante intervento del Consigliere Regionale della Regione Liguria Lilly Lauro incentrato sulle attività della Regione Liguria nella lotta alla violenza di genere, creando così un ponte immaginario di unione di intenti e confronti di lavoro tra Nord e Sud. 

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