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«La verità vi farà liberi. Fake news e giornalismo di pace»

Notizie false e giornalismo di pace è il tema che il Papa Francesco ha scelto per la 52° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2018, che è stato divulgato domenica 13 maggio scorso (Ascensione, 101° anniversario di NS di Fatima e Festa della mamma) nelle varie parrocchie della diocesi guidata dal grande Vescovo Pietro. Il Messaggio le “notizie false” o “fake news”, cioè le informazioni infondate, la disinformazione diffusa online e nei media tradizionali. “Con questa espressione ci si riferisce dunque -scrive il Papa – a informazioni infondate, basate su dati inesistenti o distorti e mirate a ingannare e persino a manipolare il lettore. La loro diffusione può rispondere a obiettivi voluti, influenzare le scelte politiche e favorire ricavi economici (noi vi aggiungiamo anche scelte religiose ‘stravaganti e luterane’, che provocano smarrimento all’interno del Magistero unico, immutabile, infallibile della Chiesa,ndr). L’efficacia delle fake news è dovuta in primo luogo alla loro natura mimetica, cioè alla capacità di apparire plausibili. In secondo luogo, queste notizie, false ma verosimili, sono capziose, nel senso che sono abili a catturare l’attenzione dei destinatari”.  La mistica Serva di Dio Teresa Neumann ha scritto: “Vedrete allora l’asino dettare legge al leone. Ho visto il mondo affidato a bestie orrende, con la testa d’asino e il corpo da serpente. Ma la grande piaga si aprirà nel 1999 e sanguinerà per diciotto anni: sarà questo il tempo di Caino”. Infatti -aggiunge il Papa- è da smascherare quella che si potrebbe definire come “logica del serpente”, capace “ovunque di camuffarsi e di mordere. Si tratta della strategia utilizzata dal ‘serpente astuto’, di cui parla il Libro della Genesi, il quale, ai primordi dell’umanità, si rese artefice della prima ‘fake news’(cfr Gen 3, 1-15), che portò alle tragiche conseguenze del peccato, concretizzatesi poi nel primo fratricidio (Gen 4) e in altre innumerevoli forme di male contro Dio, il prossimo, la società e il creato. La strategia di questo abile ‘padre della menzogna’ (Gv 8,44) è proprio la mimesi, una strisciante e pericolosa seduzione che si fa strada nel cuore dell’uomo con argomentazioni amichevoli, false e allettanti…Questo episodio biblico rivela dunque un fatto essenziale per il nostro discorso: nessuna disinformazione è innocua; anzi fidarsi di ciò che è falso, produce conseguenze nefaste. Anche una distorsione della verità in apparenza lieve può avere effetti pericolosi. In gioco, infatti, c’è la nostra bramosìa. Pertanto solo ‘la verità vi farà liberi (Gv 8,32)”. Quindi, informare è formare, è avere a che fare con la vita delle persone e pertanto promuovere un ‘giornalismo di pace’(dalla radice sànscrita ‘pak- o pag’- = fissare, pattuire, unire, saldare, per cui la tanto usata parola pace indica una preziosa condizione di armonia, concordia, unione, come nel Cenacolo di Sion). Tra la Verità e la falsità il Protovangelo afferma: “Porrò inimicizia tra te e la donna…”(Gn 3,15), scontro, ostilità tra Maria e la sua stirpe contro Satana e la sua stirpe. Inimicizia. Suor Lucia di Fatima additava il peccato contro lo Spirito Santo, con la crisi della fede interna alla Chiesa e l’accecamento dei pastori: “Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata…Di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato”(Mt 12,31-38).

*Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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