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La vittoria di Carlo Schilardi. Il prefetto è commissario unico

ISCHIA. “Siamo in attesa del provvedimento che porrà in essere il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli ovvero il provvedimento di rientro. Ma le novità sono altre”. Così il commissario per la ricostruzione Carlo Schilardi, annuncia i provvedimenti che ha adottato alla vigilia dell’ultimo giorno di ‘convivenza’ con il commissario per l’emergenza Giuseppe Grimaldi. Questa sera a mezzanotte, infatti, terminerà la fase di emergenza nata all’indomani del sisma che ha colpito l’isola di Ischia il 21 agosto 2017. Grimaldi, non uscirà, però totalmente di scena. Per i prossimi sei mesi, infatti, resta in carica per gestire tutto il pregresso fino al 21 febbraio. Si tratta di adempimenti tecnici come, ad esempio, pagare i Cas – contributi di autonoma sistemazione – e gli alberghi fermi al mese di ottobre. Da domani, in ogni caso, sarà Carlo Schilardi, commissario per la ricostruzione, come unico referente del Governo. “Nella giornata di oggi (ieri per chi legge nda) – ci spiega – abbiamo adottato un decreto con il quale abbiamo autorizzato i sindaci di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio a continuare all’assistenza alle persone sia per ciò che riguarda Cas che per gli alberghi”. E non solo. “Abbiamo accreditato le somme necessarie per procedere all’assistenza al servizio di scuolabus ai ragazzi ed abbiamo fissato con la forza armata i provvedimenti necessari per continuare la vigilanza nella zona rossa”. Con i fatti, ovvero con un provvedimento, il commissario Schilardi sancisce quanto ribadito nei giorni scorsi: “Non cambia nulla con la fine della fase dell’emergenza”, ha detto più volte ribadendo come “la legge, ovvero il cosiddetto decreto Ischia (poi convertito in legge) ha stabilito che il commissario straordinario si debba occupare anche dell’assistenza alle persone”. Come anticipato già alcune settimane fa su queste colonne, la proroga non c’è stata. E non solo perché l’ha chiesto il prefetto Carlo Schilardi, ma anche, e soprattutto, perché nel testo normativo varato dal Governo Conte dedicato al terremoto di Ischia, sono state previste tutte le misure per poter andare avanti senza la proroga dell’emergenza. Da domani, quindi, Carlo Schilardi si troverà a gestire non solo la ricostruzione, ma anche la fase di emergenza. “I sindaci hanno voluto i provvedimenti per non interrompere nessun tipo di contributo ma soprattutto di assistenza”. Ribadisce Schilardi. E chiarisce: “Queste quattro attività, ovvero cas, alberghi, scuolabus e forza armate, avrebbero potuto creare qualche pensiero. Ma per sgomberare ogni tipo di dubbi e preoccupazioni, abbiamo posto in essere il decreto”. La copertura economica per l’assistenza agli scuolabus per il Comune di Lacco Ameno era già stata assicurata dal Ministero per la Pubblica Istruzione. Diversa, invece, la situazione di Casamicciola per la quale ha provveduto la struttura del Commissariato per la ricostruzione. “Un dato deve essere chiaro a tutti – sottolinea ancora una volta l’ex prefetto di Bari e Caserta – Per i terremotati non cambia nulla. Chi ha diritto al cas, continuerà ad ottenerlo, chi vive in albergo, ci resterà. Nessuno sarà cacciato fuori. La fine della fase dell’emergenza è più una questione ‘tecnica’: sarà la struttura del commissariato per la ricostruzione e non più quella dell’emergenza, ad erogare i fondi ai Comuni che poi li trasferiranno agli aventi diritto”.  incalzato dalle domande sui prossimi provvedimenti, Schilardi si sbottona: “Devo analizzare i dati ufficiali appena saranno disponibili. Al momento pare che ci siano 250 persone circa che abitano ancora in albergo. Da questo dato sarà necessario ripartire. Dobbiamo cercare un po’ alla volta di portare a zero questo numero. Dopo 18 mesi dal sisma queste persone hanno diritto a vivere in modo più dignitoso”. “Vivere in albergo – continua Schilardi – non penso che sia il massimo delle aspirazioni. Mi auguro che si possa, d’accordo con le persone, in un clima di serenità e di collaborazione reciproca collaborare”. E chiosa: “Bisogna partire da un punto senza dimenticarlo mai: parliamo di persone che hanno subito un trauma: hanno perso la propria abitazione durante il sisma. Questo è un dato che nessuno di noi deve dimenticare mai per operare bene. In ogni caso continuo a rassicurare tutti che non ci sono e non ci saranno problemi di ‘traumi’. Gli atterraggi sono pilotati. State tranquilli. Collaborate con la nostra struttura e continuiamo a lavorare tutti insieme per Ischia”.

Francesca Pagano

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