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L’accesso alle ZTL e la gabella di dieci euro per residenti e invalidi, monta la polemica

Dal 1 marzo 2018 nel Comune di Ischia, dopo continui rinvii, entreranno in vigore le telecamere poste agli ingressi delle zone a traffico limitato. Si tratta di un dispositivo che multerà automaticamente gli automobilisti non autorizzati a varcare le ZTL nelle ore di chiusura al traffico. Le telecamere sostituiranno definitivamente i famigerati dissuasori elettronici che negli anni hanno causato disagi, pericoli ed incidenti. Purtroppo, però, anche per l’attivazione di questo nuovo dispositivo, l’amministrazione comunale guidata da Enzo Ferrandino non si è lasciata sfuggire l’occasione di imporre una nuova gabella a danno dei residenti dei centri storici del nostro territorio. Infatti ad ogni automobilista residente nelle ZTL sarà rilasciata apposita autorizzazione solo previo pagamento di dieci euro per i diritti di segreteria. La cosa assurda è che ogni automobilista dovrà pagare, per le auto e per i motorini, la gabella ogni anno in quanto l’autorizzazione va rinnovata annualmente. Ma non è tutto. C’è una cosa ancora più vergognosa in questa storiaccia di gabelle imposte dal potere politico locale. Infatti a dover pagare annualmente le dieci euro per potersi ritirare a casa con la propria autovettura o col proprio scooter sono anche i cittadini che posseggono il contrassegno di invalidità: che vergogna! Ma possibile che l’amministrazione di Ischia proprio non riesca ad avere un minimo di sensibilità verso chi ha seri problemi di salute e spesso persino di deambulazione? Possibile che non basti la vergogna di imporre agli invalidi il pagamento della sosta sulle strisce blu?  Sindaco Enzo Ferrandino e amministratori ischitani tutti, possibile che amministrativamente parlando non riuscite proprio ad avere rispetto per chi purtroppo  è più sfortunato? Eppure molti di voi la domenica mattina si recano puntualmente in Chiesa a battersi la mano in petto promettendo, almeno a parole, fede ai valori cristiani della solidarietà e dell’aiuto verso i più bisognosi. Ma quanta ipocrisia, è proprio il caso di dire! Prendete, almeno su questo, esempio dagli amministratori comunali della Città di Bologna dove, oltre agli invalidi, anche i residenti non pagano nessuna gabella per vedersi riconosciuto l’elementare diritto a poter accedere nella ZTL di residenza. E la cosa più triste è determinata dal fatto che gli amministratori comunali pretendono la gabella di dieci euro dai cittadini mentre da anni, nonostante le nostre ripetute richieste, non si preoccupano neppure di eliminare i pericolosi rimasugli di un vecchio dosso i cui resti, a piazza degli Eroi, rappresentano un grave pericolo per pedoni e scooteristi, così come non si degnano di mettere in sicurezza le nostre strade molte delle quali presentano un manto gruviera come via Sogliuzzo. Ci vuole veramente un coraggio da leoni pretendere dagli ischitani dieci euro per una semplice istruttoria mentre il paese langue nell’abbandono più totale. Intanto nelle ZTL monta la protesta e mentre alcuni cittadini sui social network hanno promosso una petizione, nei prossimi giorni altre iniziative potrebbero essere assunte contro la gabella annuale istituita dall’amministrazione comunale. Ma in riferimento ai dispositivi installati agli ingressi delle zone a traffico limitato c’è un altro problema di non poco conto in quanto, nonostante siano previste dalla legge, riteniamo che le frasi che indicano l’apertura e la chiusura delle ZTL siano ingannevoli. Per questo il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, oltre all’eliminazione della gabella sui diritti di segreteria, chiede al sindaco Enzo Ferrandino la sostituzione delle diciture “varco attivo” e “varco non attivo” con quelle più chiare e comprensibili di “varco aperto” e “varco chiuso”, così come avviene già da anni nel comune di Forio e in altre città italiane. In un paese degno di poter essere definito democratico, il sindaco e gli amministratori comunali verrebbero sempre incontro alle esigenze e alle richieste della cittadinanza, cosa che non è mai avvenuta a Ischia perché, purtroppo, i cittadini nel tempo hanno puntualmente eletto amministrazioni antidemocratiche che a tutto hanno pensato tranne che difendere gli interessi collettivi. Noi vogliamo augurarci che almeno questa volta il sindaco Enzo Ferrandino voglia accogliere le richieste avanzate dai cittadini eliminando la gabella di dieci euro sui diritti di segreteria e sostituendo, agli ingressi delle ZTL le diciture “varco attivo” e “varco non attivo” con quelle di “varco aperto” e “varco chiuso”.

Gennaro Savio

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