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Lacco, acque agitate nella maggioranza del “Barone”

Ieri riunione di maggioranza ma la sensazione è che tra nonni, fidanzate e altre problematiche ognuno si preoccupi esclusivamente di preservare il proprio orticello. E non mancano le questioni che rischiano di far implodere la squadra guidata dal sindaco Pascale

Nonostante si provi a smascherare all’esterno una situazione tutt’altro che rassicurante, continuano ad essere agitate le acque a Lacco Ameno all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Giacomo Pascale. Dove ognuno prova ad alzare la voce e soprattutto a tirare l’acqua al proprio mulino, con tutto quello che inevitabilmente ne consegue. Nella giornata di ieri si è svolta una riunione dei consiglieri proprio nel palazzo municipale di Santa Restituta ed è emersa nuovamente la sensazione di “mare mosso”. Tra chi si adopera per proteggere i nonni, chi la fidanzata e chi qualche altra cosa o persona l’impressione è quella di trovarsi dinanzi ad una situazione di caos organizzato. Partiamo dal caso Ciannelli, che ormai sembra essere diventata una telenovela stile “Beautiful” in salsa lacchese. Caterina Ciannelli ha ottenuto una serie di pronunce dall’autorità giudiziaria che unitamente ad un’attenta opera di monitoraggio dei suoi legali sta bloccando ogni tipo di aiuto, anche quello promesso da Forio che non ha caso ha provato a mandare un tecnico amico all’ombra del Fungo (Nicola Regine, ndr) per provare a mettere le cose a posto. Provare, appunto, perché sembra che l’operazione sia molto più complessa di quanto potesse sembrare. Tra l’altro non è mancato chi si è domandato – con un pizzico di malizia, magari, ma comunque comprensibile – per quale motivo si è fatto ricorso ad un professionista esterno visto che l’ente in organico annovera fior fiori di architetti e ingegneri. A pensar male si fa peccato, diceva Giulio Andreotti, ma spesso si indovina. Il caso, ovviamente, non lascia affatto indifferente il presidente della civica assise, Dante De Luise.

Non c’è solo il caso Ciannelli ad inquietare gli attori della vita politica, non mancano i malumori di Zavota che ha costretto il sindaco a messe a piedi scalzi in direzione Casamicciola per provare a stabilizzare la compagna. E intanto Giovanni De Siano diventa un caso da “Chi l’ha visto”: dopo le mazzate giudiziarie ricevute da Perrella, pare essersi eclissato

Giacomo Pascale

La seconda gatta da pelare riguarda GiovangiuseppeZavota, come è noto legato sentimentalmente ad Imma Iacono, che attualmente occupa un ruolo presso il Comune di Casamicciola con un incarico a tempo determinato. Il problema è che in prospettiva futura nessuno degli attuali candidati a sindaco vedrebbe di buon occhio la sua riconferma, chi per un motivo chi per un altro. E allora ecco che Pascale cerca di dirimere la controversia prima che si insedi uno tra Peppe Silvitelli e Giosi Ferrandino. La leggenda popolare narra di un interessamento diretto del “Barone” che avrebbe fatto più di una passeggiata a piedi scalzi in quel di Casamicciola ma ovviamente senza trovare alcuna sponda presso gli uffici del Capricho, considerando che il paese attualmente è sotto la guida del commissario prefettizio. Pare che sia stato finanche chiesto al Ministero competente se fosse un obbligo assumere qualcuno, ma la risposta sarebbe stata negativa. Insomma, si tratta di una scelta politica e quindi comunque vada se ne riparlerebbe dopo il 15 maggio. Ecco perché sia per Giacomino che per il suo esponente di maggioranza c’è poco da stare tranquilli.

Giovangiuseppe Zavota

Il terzo, più che un caso, è un vero e proprio mistero, degno di una puntata di “Chi l’ha visto”. L’inquietante interrogativo è: che fine ha fatto lo “sceriffo” Giovanni De Siano? Il consigliere ha fatto un cavallo di battaglia della sua campagna elettorale e della sua azione amministrativa ma ne è uscito decisamente ridimensionato dopo le reiterate batoste di natura giudiziaria collezionate con il “rivale” Perrella, responsabile di Marina del Capitello. Ultimamente il De Siano pare essersi eclissato e in vista della nuova stagione c’è già chi si pone un inquietante interrogativo in vista della prossima stagione turistica: si cercherà ancora di strappare il porto all’attuale gestore o si abbasseranno i toni magari con i buoni auspici di Ciro “Barbiere” Calise che ha interesse a tenere le acque chete vista la spada di Damocle che incombe sull’attività dei familiari (Ondablu, ndr). In tutto questo, chiudiamo proprio con il sindaco Pascale che si autocelebra per i soldi strappati a Casamicciola nel post frana.

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