Lacco al voto, tutti gli occhi sul seggio della Fundera
Oggi (dalle 7 alle 23) e domani (dalle 7 alle 15) i cittadini del Comune del Fungo alle urne per scegliere il nuovo sindaco tra De Siano e Pascale, al termine di un ballottaggio che è già storia
Non che in prima battuta tutti gli attori (protagonisti o comparse) non abbiano fatto la loro parte, ma è chiaro che oggi e domani i riflettori puntati su Lacco Ameno saranno molto superiori rispetto a quanto non accaduto al primo turno. I cittadini del Comune del Fungo sono chiamati a tornare alle urne per uno storico e verosimilmente irripetibile ballottaggio tra i due candidati a sindaco, Domenico De Siano e Giacomo Pascale e tutto questo accade in un clima a dir poco infuocato.
Perché non è sfuggito a nessuno, nemmeno a forze dell’ordine, Prefettura e anche Ministero degli Interni, il clima infuocato che si è registrato in queste due settimane di spasmodica attesa della resa dei conti, e che ha visto le parti in causa scambiarsi vicendevoli “complimenti”. Non proprio roba da manuale del galateo, giusto per usare un eufemismo. Anche le chiusura delle campagne elettorale delle due liste, con i comizi tenuti venerdì sera rispettivamente a Piazza Santa Restituta ed a Piazza Pontile, hanno confermato non soltanto l’atmosfera tesa e il proseguire di un vicendevole scambio di accuse, ma anche una profonda spaccatura nel paese. Insomma, il rischio di registrare tensione alle stelle oggi e domani nei seggi e palpabile e non è un caso che la Questura di Napoli, per quanto le operazioni siano concentrate nel solo plesso scolastico della Fundera, ha inteso inviare rinforzi anche dalla Questura di Napoli per garantire il sereno, corretto e regolare svolgimento delle votazioni. E la speranza, dopo giornate capaci di calamitare sulla nostra isola e nella ridente Lacco Ameno anche l’attenzione dei media nazionali, è che si faccia appello al buon senso e si evitino “piazzate” che non gioverebbero a nessuno e nuocerebbero soltanto ulteriormente all’immagine dell’isola.
Lacco Ameno, ovviamente, è l’unico Comune italiano al di sotto dei 15.000 abitanti chiamato al ballottaggio proprio per l’anomala e clamorosa chiusura dei risultati al termine dello scrutinio dello scorso settembre, quando di fatto Domenico De Siano e Giacomo Pascale hanno chiuso con 1.541 voti a testa. I cittadini potranno recarsi alle urne nella giornata di oggi dalle 7 alle 23 e domani, lunedì 5 ottobre, dalle 7 alle 15. Ovviamente stavolta sulla scheda elettorale saranno presenti solo i nomi dei due candidati sindaci e quindi sarà tutto meno complesso. Il sindaco che risulterà eletto porterà con sé in consiglio comunale gli otto candidati al civico consesso che hanno ottenuto il maggior numero di voti nella lista di riferimento, quattro invece saranno i posti spettanti alla lista perdente. Ovviamente i consiglieri eletti sono già stati designati dal risultato del primo turno, bisogna solo capire a quale schieramento ne toccheranno otto di maggioranza ed a quale quattro di minoranza.
Quattro le sezioni nelle quali i cittadini potranno recarsi ad esprimere la propria preferenza: al primo turno hanno votato 3.121 elettori su 4.001 aventi diritto, una percentuale decisamente apprezzabile che la dice lunga su quanto sia stata realmente “vissuta” questa campagna elettorale. Presidenti di seggio e scrutatori, nonostante le polemiche e le ombre scaturite all’indomani dello scrutinio del 22 settembre, restano tutti al loro posto, non c’erano d’altronde i presupposti per procedere ad una loro sostituzione per quanto in molti – specialmente nell’ormai “teatrino” dei social network – ne avessero chiesto la testa, per tizio o caio a seconda dello schieramento di appartenenza.
Le operazioni di scrutinio, ovviamente, inizieranno subito dopo lo stop al voto e quindi – considerando che vanno conteggiati soltanto i voti espressi a favore dei due candidati sindaci – tutto lascia supporre che salvo intoppi, arrivi nuovamente al fotofinish o contestazioni su schede e simili, già entro le 16 Lacco Ameno dovrebbe conoscere il nome del nuovo sindaco. Una curiosità, un eventuale nuovo arrivo in parità – che a onor del vero avrebbe del fantasmagorico e proietterebbe il Comune del Fungo dritto nell’olimpo del guinness dei primati – non porterebbe ad una terza votazione. La legge prevede che in caso di uguali voti conseguiti al ballottaggio, risulta eletto sindaco il candidato più anziano (e nello specifico, per pura informazione anagrafica, si tratterebbe di Domenico De Siano). Poi da lunedì sera, passato il tempo della festa, bisognerà mettersi al lavoro per il paese. Nell’attesa dei ricorsi relativi alle schede contestate e ai voti concessi e poi revocati al primo turno, che certamente saranno oggetto di aspra e ampia discussione dinanzi ai giudici della magistratura amministrativa. Ecco perché il voto di oggi e domani potrebbe non essere affatto la fine, ma soltanto l’inizio. Ma per adesso, in fondo, è meglio non pensarci.