Lacco Ameno, chiesto lo stato di calamità naturale

Il Commissario prefettizio ha approvato la proposta di delibera del Comandante Raffaele Monti, responsabile del VII settore, dopo le gravi conseguenze delle mareggiate pre-natalizie

Il Comune di Lacco Ameno chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il Commissario Prefettizio, dottoressa Simonetta Calcaterra, ha approvato la proposta di delibera avanzata dal comandante Raffaele Monti di inoltrare tale richiesta a tutti gli organi competenti, dal Presidente del Consiglio fino alla Città Metropolitana, passando per tutti gli altri enti intermedi compresa la Protezione Civile. Alla base dell’istanza ci sono le conseguenze delle violentissime mareggiate che tra il 20 e il 22 dicembre hanno inferto danni disastrosi a gran parte dei litorali dell’isola.

Una vera e propria calamità, con raffiche di vento che hanno raggiunto picchi fino a 52 km/h di velocità e onde fino a oltre sei metri. Al termine dei nubifragi, è arrivata impietosa la conta dei anni: gravemente danneggiate tutte le infrastrutture pubbliche e private a ridosso del litorale, oltre alle scogliere che da decenni proteggono l’abitato del centro storico. Sono state erose le spiagge, compromessi gli stabilimenti balneari e le altre strutture dei concessionari demaniali. Le onde hanno invaso le vie e le piazzette a ridosso del litorale, dissestando il selciato e i muri di sostegno a lato mare di via Roma, Piazza Pontile, piazzetta del Pescatore e Corso Angelo Rizzoli, comprese le condutture idriche e probabilmente anche l’impianto fognario.

Danni pesanti anche per il porto turistico: le onde hanno danneggiato le scogliere di sopraflutto, alterando la stabilità del pontile principale, oltre ad aver sganciato e compromesso i pontili galleggianti i vari impianti installati sul posto (idrico, elettrico, antincendio..). Alcune imbarcazioni sono state sfasciate e affondate. I nubifragi hanno causato danni anche agli edifici pubblici e privati, ai quadri elettrici, oltre ad abbattere alcuni pali della pubblica illuminazione ed insegne nelle principali strade e piazze del paese. Anche il cimitero comunale è stato seriamente danneggiato dalle raffiche di eccezionale violenza, che hanno provocato il distacco di intonaci dalla torre cimiteriale, crolli di marmi e stucchi presso le nicchie, dissesto dei viali e delle scale di collegamento tra le varie sezioni del camposanto.

La richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale è accompagnata dalla relazione di servizio firmata dal comandante della polizia municipale Raffaele Monti e da due tecnici dell’Utc, che illustrano nel dettaglio e con diverse foto i danni riportati dalle varie zone del territorio comunale, dal cimitero alla zona portuale in prossimità di piazza del Capitello, da via Roma a Piazza Pontile, dall’arenile nelle vicinanza dell’hotel La Sirenella alla piazzetta del bar “Duca duca”, fino alla spiaggia di San Montano.

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