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Enzo tuona: «Dalle urne arrivi svolta epocale, stop al desianismo»

La campagna elettorale volge al termine. Posso chiederti prima ancora dell’esito delle urne che emozioni e sensazioni ti lascia questa esperienza?

«Affrontare questa campagna elettorale da candidato sindaco mi ha coinvolto in maniera del tutto differente. E’ stato emozionante sentire l’affetto dei tantissimi candidati che hanno aderito al nostro progetto, soprattutto mi ha conquistato il ruolo delle donne, finalmente decisive nelle scelte, per le idee, e per la arricchente carica umana, poi quello dei tantissimi giovani con i quali mi sono confrontato trovandoli capaci, propositivi e pronti a fare, molto lontano dal solito clichè del giovane disinteressato che alcune correnti di pensiero vuole loro affibbiare. E infine, mi è stato di grande sprone il contatto quotidiano con i miei concittadini, molti mi incoraggiano qualcuno mi critica, tuttavia, anche in questo caso ci vuole la grande umiltà di far tesoro di ogni consiglio e di ogni sollecitazione. Senza umiltà e interesse per le parole della gente non si è in grado di amministrare».

A poche ore dal responso degli elettori sei convinto che tu e la coalizione vincerete perché?

«Bella domanda: siamo convinti di spuntarla perché Ischia non ha bisogno di slogan, foto ritoccate, selfie e testi scritti. Ischia non ha tempo da concedere in apprendistati, non ora. Qui e subito occorre mettersi a lavorare con tenacia, perseveranza, coerenza e caparbietà, affrontando le questioni una per una con competenza e serietà. Credo di avere l’esperienza e le persone giuste per rilanciare Ischia in poco tempo. L’unica mia ambizione politica è fare bene per la mia gente: il popolo di Ischia».

Sei stato presente in strada e sui social: senti, ma in quale dei due segmenti ti sei trovato maggiormente a tuo agio?

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«Che domande, sicuramente la strada. E’ li che mi sono formato politicamente e amministrativamente. Alla fine, per intendersi tra persone, per generare reciprocità, per avviare un dialogo che sia un parlare e un ascoltare, occorre anche il contatto fisico, il guardarsi negli occhi, il potersi ascoltare per capirsi. E’ quello che mi sento di consigliare a chi è più giovane di me. Non lasciatevi abbagliare dalla vostra immagine riflessa nello specchio, guardate agli altri come a voi stessi ed avrete carpito il segreto della relazione umana. Ciò non di meno credo che i social siano uno straordinario strumento di comunicazione, attraverso il quale ci siamo difesi da calunnie, a volte veramente sconcertanti, e con il quale abbiamo comunicato le nostre idee e le nostre intenzioni. Credo di esserci riuscito bene, alla fine».

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Agli ischitani cosa vorresti dire, come appello finale in vista del voto?

L’elezione dell’11 giugno segnerà, in ogni caso una svolta epocale, veniamo da 10 anni di stabilità pur tuttavia interessi oscuri aleggiano sulla testa degli Ischitani. Non possiamo rinunciare alla stabilità e aprire una stagione di incertezza. L’altra coalizione è arrivata a fine campagna elettorale con il sen. De Siano che ne ha assunto il controllo totale, anche a dispetto del suo candidato sindaco. Non si è mai visto una singola lista fare campagna elettorale da sola anche a scapito delle liste “sorelle” della coalizione. De Siano teme l’influenza di telese, Boccanfuso, Bernardo e Salvatore Mazzella per cui ha scaricato i giovani e gli anziani e corre da solo per ottenere quanti più posti possibili in consiglio comunale a Iscvhia, anche a scapito degli alleati di calizione. A noi e agli ischitani spetta il compito di erigere una barriera per evitare che anche a Ischia s’instauri, come un virus, il “metodo lacco Ameno” fatto di privatizzazioni e accentramento della ricchezza. La mia colazione e io siamo pienamente convinti che il vero sviluppo di un paese e di un popolo venga dalla equa distribuzione della ricchezza non dalle concentrazioni.

La bellaischia di Enzo Ferrandino, in caso di vittoria, da cosa ripartirà? Cosa farai nei primi 100 giorni?

«Punto centrale del programma che abbiamo proposto è l’attualizzazione del prodotto Ischia in chiave turistica. L’isola e il comune, vantano una serie infinita di specificità (benessere, mare, verde, enogastronomia, cultura e tradizioni, folklore) che dobbiamo valorizzare, salvaguardare e innovare. Diciamo che Ischia offre ancora tantissimo dal punto di vista del contenuto, va cambiato il contenitore. Dobbiamo rilanciarci sul mercato turistico, soprattutto attraverso il web. Una squadra lavorerà al prodotto ed un’altra, in sinergia con la prima, sulla promozione. Metteremo subito mano alla mobilità con l’installazione delle telecamere per le z.t.l. razionalizzeremo l’uso dei parcheggi e istituiremo le navette per il centro. Stipuleremo accordi per ridurre l’uso delle macchine con gli operatori del servizio pubblico, guardando a loro come risorsa non come problema. Puntiamo ad avere subito una squadra di manutentori  che si occupi, quotidianamente del paese e dell’estetica cittadina. Per la stagione 2018 sarà pronto il brand “Ischia” ed il disciplinare della qualità turistica. Chi vi aderirà otterrà sconti fiscali inversamente proporzionali alla “qualità” immessa nel sistema turistico. Più qualità meno tasse. Incominceremo a promuovere il disciplinare già dall’autunno 2017».

In che cosa vorresti essere uomo della continuità dell’amministrazione uscente o su cosa invece vorresti cambiare passo?

«Ne parlavamo prima, vorrei essere uomo della continuità nella stabilità amministrativa di cui il paese ha bisogno. Con alcuni assessori e consiglieri abbiamo lavorato fianco a fianco per anni, conosco i talenti e i pregi, come i difetti di ognuno di loro, così come sono convinto che le nuove e i nuovi che saranno eletti, apporteranno nuova carica e idee. Al contempo è giusto approfittare di questo appuntamento elettorale per dare nuovo slancio all’azione amministrativa. Cambieremo sicuramente passo nell’approccio e nel metodo, facendo tesoro dell’esperienza passata. La mia amministrazione sarà molto presente e si confronterà spesso con categorie, cittadine, istituzioni, associazioni ed enti. Le questioni andranno affrontate e risolte e le soluzioni programmate, una per una, in maniera definitiva».  

Non sono mancati i colpi bassi in questa campagna elettorale? Insomma, l’atteggiamento auspicato ed invocato è venuto clamorosamente meno. Secondo te, perché?

«A lungo andare, soprattutto quando sei in svantaggio, la tentazione di diffondere panzane ti viene. Ci vuole grande distacco e auto-controllo. Ci vuole dignità e perseveranza. Una cosa è la notizia, l’altra la storia. Non miriamo a fare “notizia” ma a fare la storia con le donne e gli uomini della BellaIschia. Ci siamo dovuti difendere da accuse di “camorra” diffuse sul web, da comunicati stampa infarciti di errori e bugie. Il 12 giugno il mondo non finisce, tanto meno la vita. Anzi continua e chi amministrerà dovrà essere il Sindaco di tutti e condividere con tutti le proprie scelte. In questo , occorre avviare una inversione culturale, anche nel modo di fare politica. Meno urla, meno parole, meno foto e più fatti, in sostanza».

Se lunedì mattina all’alba o domenica notte scopri di essere il nuovo sindaco d’Ischia a chi andrà il tuo primo pensiero?

«In primo luogo a mia moglie Claudia e ai miei figli Nunzia e Camillo. Subito dopo ai miei concittadini, all’orgoglio immenso di rappresentarli ed alla responsabilità che mi attende, insieme a loro, di governare il mio paese».

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