San Ciro a Ischia allunga e si rinnova scavalcando la solennità di San Biagio
Stravolti anche quest’anno i programmi dei festeggiamenti in onore di San Ciro Martire con cambi ed eventi nuovi, sia al Ciglio che a Ischia. Infatti mentre al Ciglio, su a Serrara, per la festività del proprio Santo Patrono San Ciro la solenne processione per le vie rupestri del paese è uscita domenica scorsa 28 gennaio, qui a Ischia, a via delle terme, sono state apportate sostanziali modifiche al programma dei festeggiamenti. Per la gioia dei fedeli la festa è stata allungata, come da qualche anno a questa parte, scavalcando la solennità di San Biagio, protraendola fino a domenica prossima 4 febbraio, giorno in cui sarà effettuata la processione solenne per le vie del centro di Porto d’Ischia. Quindi domenica scorsa 28 gennaio mentre al Ciglio anticipavano la festa in onore del proprio santo Patrono, Ischia, ossia la contrada di Via delle Terme, faceva molto di più. Inaugurava con la presenza e la speciale benedizione del Vescovo Mons. Pietro Lagnese il nuovo altare, la nuova fonte battesimale e la nuova custodia dell’Ostia consacrata, ossia l’abside come è detta in gergo ecclesiale, con una cerimonia solenne a cui ha partecipato tutta la comunità parrocchiale nel ricordo dello storico parroco don Luigi Trofa ideatore e programmatore delle nuove l’opera di innovazione concretizzatesi e avviate solo ieri all’interno della chiesa.
A Trofa lo scorso anno, da parte dell’Amministrazione Comunale di Ischia fu dedicata una strada con tanto di targa che gli conferiva l’intestazione di Via Traversa Morgioni, Don Luigi Trofa, è stato storico primo parroco della parrocchia di San Ciro con nomina decretatagli nel lontano 28 febbraio 1963 e mantenuta fino al 28 ottobre 2013, giorno della sua volata al cielo. Va registrato altresi che quest’anno la zona di San Ciro è tornata ad essere illuminata con i tradizionali archi, dando così la vitalità più festosa che mancava alla strada del quartiere in festa. Pertanto, in strada, fuori e dentro la chiesa, il Tempio dove si venera San Ciro Medico, Eremita e Martire, si è avvertita una più percepibile intensità di fede, come per altro da sempre dimostra la folta comunità parrocchiale della estesa zona che porta il nome del Santo Patrono San Ciro per essere meglio identificata. Quindi, “quelli di San Ciro” a Porto d’Ischia, ieri mercoledì 31 gennaio, giorno di festa dedicato a loro Santo Patrono, fino a domenica prossima 4 febbraio, giorno della solenne processione, hanno onorato e onoreranno San Ciro alla grande, sin dalle prime ore del mattino, al primo suono delle campane a festa, in una chiesa illuminata ed accalorata dalla presenza di quei fedeli mattutini che non si sono persi, come da tradizione, la prima messa del parroco che fu di don Luigi Trofa ieri e di don Emilio Basile oggi, quale primo saluto della giornata festiva al Signore ed al Santo Patrono festeggiato.
E incomincerà proprio così, ieri , il giorno di San Ciro con messe alle 8,00 ed alle 9,30 fino alle 13,00 in un’atmosfera di serenità e gioia spirituali. Passato e presente si sono fusi in un unico atto di fede nel ricordo ancora vivo di chi non c’è più a godere degli effetti di una festività dedicata a San Ciro, ai fedeli locali, hanno sempre dato l’anima e si raccomandava per i mali fisici patiti e per vivere in una società più giusta e devota. Il primo pensiero, nel giorno di San Ciro ed in quelli di preparazione alla festa del settenario in omaggio al Santo, non poteva non andare all’indimenticabile parroco buono Don Luigi Trofa, sacerdote di grandi risorse umane e spirituali tutte messe al servizio di una comunità, al punto di vederla sviluppare e crescere col suo determinate contributo di sapienza, saggezza ed incondizionata disponibilità. La festa di San Ciro di quest’anno tutta chiesa e funzioni religiose in omaggio al Santo Patrono, i fedeli la stanno vivendo anche con la mente al loro parroco amico scomparso, del quale continua a sentirsi la mancanza, nonostante l’ottimo lavoro di guida spirituale del successore, l’attuale parroco don Emilio Basile. “quelli – cosiddetti – di San Ciro” che sono tantissimi.
Costoro affollano una parrocchia decisamente attiva in tutte le sue iniziative religiose, spirituali, benefiche e ricreative raggiungendo, la parrocchia, il suo apice nei festeggiamenti per il Santo Patrono e negli ormai consolidati Giochi di Quartiere a cui partecipa con entusiasmo l’intera comunità parrocchiale. L’atto di giubilo, la devozione verso il Santo, il desiderio di vivere il giorno della festa intorno all’immagina tradizionale di San Ciro nel suo aspetto statuario, il suono delle campane a festa del campanile della chiesa, le note da palpito della banda musicale Città di Ischia sul sagrato, il vociare allegro e composto dei fedeli col vestito della festa sin dal mattino, gli spari di fuochi d’artificio che ti danno la percezione forte che è la festa del Santo Patrono, sono esempi di gioia partecipativa manifesta , sussulti d’animo devoto per l’evento che in questi giorni si sta vivendo, che, insieme si accomunano nel momento dell’attesa processione che si effetuerà il primo pomeriggio della domenica prossima 4 febbraio. Una processione solenne con la storica e bella statua di San Ciro ricoperta di oggetti d’oro donati dai devoti ischitani, portata a spalle per le vie principali del paese. Oggetti d’oro testè menzionati che brilleranno ad ogni movimento della statua e che costituiscono il cosiddetto “tesoro di San Ciro” scrupolosamente custodito nelle segrete della chiesa omonima, tirati fuori solo nel giorno della ricorrenza del Santo Martire.
Antonio Lubrano (antoniolubrano1941@gmail.com)
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano