Lacco Ameno, ecco la casina per gli anziani

È stato individuato il sito per la istituzione del centro per anziani di Lacco Ameno. Si tratta di un locale privato da ceduto in locazione al comune di Lacco Ameno da adibire allo scopo che sarà gestito in via diretta dallo stesso ente locale. Il complesso è ubicato al centro del paese, tra l’ufficio postale e la parrocchia, dove prima aveva sede la Caritas sul Corso Angelo Rizzoli. L’idea di reperire e organizzare tali spazi era in embrione da tempo e il Governo di Giacomo Pascale aveva avviato l’iter e le procedure necessarie da tempo, investendo in ciò gli uffici. La struttura è concepita quale servizio pubblico locale ispirato ai principi della partecipazione, dell’indipendenza, della autorealizzazione e della tutela della dignità degli anziani. Come spiegano gli atti pubblici legati al progetto voluto dal presidente del Consiglio Dante De Luise « l’amministrazione comunale, attraverso la costituzione del centro anziani, intende garantire alla propria popolazione un centro volto in generale all’aggregazione e alla propulsione della vita sociale, culturale e ricreativa delle persone anziane, in una prospettiva di invecchiamento attivo, di piena inclusione della persona nel proprio contesto relazionale e di prevenzione della non autosufficienza e con la finalità di promuovere la presenza attiva della persona anziana nel territorio, la valorizzazione delle sue capacità, il mantenimento delle funzione motorie, cognitive e creative e lo scambio intergenerazionale, aiutando l’anziano ad orientarsi ed informarsi sui servizi dedicati».
Al bando predisposto ad hoc dal comune per reperire gli spazi ha risposto la proprietaria dell’immobile, Orsola Iacono e a seguito di sopralluoghi ed interlocuzioni con le parti gli uffici comunali ha ritenuto procedere con l’offerta relativa intestata alla Iacono. con un canone annuo di € 9.600,00 per 6 anni. L’ente sta predisponendo le attività ed i lavori per sistemare gli spazi e a breve è potrebbe anche esserci l’inaugurazione e l’apertura al pubblico con il classico taglio del nastro per l’attivazione di un presidio che è prima di tutto di civiltà in un paese che porge la mano alle sue fasce deboli. L’auspico è che, ora, oltre le premesse, l’immobile oltre la locazione ai privati diventi un presidio ed un punto di riferimento pe la comunità.