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Lacco Ameno, il Comune a difesa delle multe

L’ente guidato dal sindaco Giacomo Pascale ha conferito incarico all’avvocato Paola Piscopo per resistere in giudizio in risposta a nove ricorsi proposti da cittadini che contestano verbali e cartelle di pagamento per infrazioni al codice della strada

Come era lecito attendersi, Il Comune di Lacco Ameno ha deciso di non rimanere a guardare ed a fungere da spettatore passivo: con la determina dirigenziale n. 494 del 22 maggio 2025, l’Amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Pascale ha deliberato la costituzione in giudizio dinanzi al Giudice di Pace di Ischia in risposta a nove ricorsi promossi da cittadini che contestano verbali di accertamento e cartelle di pagamento per infrazioni al Codice della Strada. Il provvedimento autorizza la nomina dell’avvocato Paola Piscopo quale legale incaricato di rappresentare l’Ente di Piazza Santa Restituta, confermando una linea di difesa chiara e netta: “Si rende necessario procedere all’individuazione di un legale per la costituzione del Comune di Lacco Ameno nei predetti giudizi per tutelarne le ragioni e gli interessi e scongiurare conseguenze sfavorevoli per l’Ente”. Nove sono i ricorsi finiti nel mirino, elencati peraltro analiticamente nell’atto: si tratta di contenziosi presentati tutti presso il Giudice di Pace di Ischia.

Come detto, l’incarico è stato conferito all’avvocato Paola Piscopo, già presente nella short list dei legali del Comune del Fungo. “Vista la natura dei contenziosi e la connessione oggettiva con precedenti incarichi”, si legge nella determina, l’avvocata è stata ritenuta idonea alla rappresentanza dell’Ente per l’intero blocco dei giudizi. Il preventivo accettato è pari a € 720,00 oltre accessori di legge, cifra considerata congrua in relazione al numero e alla natura dei procedimenti: “Il professionista individuato (…) ha comunicato l’accettazione del medesimo nonché un preventivo di spesa pari a complessivi € 720,00”, si legge testualmente nel documento. La determina richiama puntualmente il Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), spiegando come i servizi legali siano esclusi dagli obblighi di gara, trattandosi di incarichi fiduciari: “I servizi legali restano comunque esclusi dall’applicazione della normativa sugli appalti pubblici, prevalendo il rapporto di ‘intuitu personae’ tra avvocato e cliente”.

Il provvedimento evidenzia anche l’impegno del Comune nel rispettare trasparenza e legalità, citando i riferimenti alla Legge anticorruzione (L. 190/2012) e alle linee guida ANAC: “La presente determinazione andrà pubblicata all’albo pretorio dell’Ente per 15 giorni consecutivi”. Secondo la responsabile del settore Affari Generali, Lucrezia Galano, firmataria dell’atto, l’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività istituzionali tese a tutelare la legittimità degli atti amministrativi, in un contesto in cui la gestione del contenzioso viene trattata con razionalità e attenzione ai costi. La decisione del Comune di difendere le proprie sanzioni amministrative costituisce un precedente importante. Come sottolineato nel dispositivo: “È necessario procedere alla nomina di un difensore e procuratore speciale dell’Ente”.

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