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Picchia la moglie che perde il bimbo, l’aggressore resta a Poggioreale

ISCHIA . Resta in carcere Gaetano Michele De Santis, il 45enne accusato di maltrattamenti in famiglia e di interruzione di gravidanza ai danni della compagna senza il suo consenso. Ieri mattina a Napoli si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto operato dai Carabinieri agli ordini del capitano Centrella nel tardo pomeriggio di giovedì, arresto che è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari. Il magistrato ha anche disposto la conferma di tale misura cautelare, in attesa dei risultati dell’esame autoptico da condurre sul feto. Come si ricorderà, la spiacevole vicenda ha portato alla luce la triste circostanza della perdita del bimbo che F.N., la compagna dell’indagato, portava in grembo da cinque mesi. Un aborto che, secondo i referti medici, risaliva a circa tre settimane addietro. I medici incaricati dell’autopsia saranno chiamati anche a dare risposte circa l’eventuale collegamento tra la morte del feto e i maltrattamenti, anche fisici, che la donna ha riferito di aver dovuto subire negli ultimi tempi da parte del compagno. Una serie di aggressioni che ha avuto il culmine proprio giovedì scorso, quando F.N. ha telefonato ai Carabinieri chiedendo aiuto. Una nuova violenta lite che sarebbe poi sfociata nell’ennesimo episodio di maltrattamenti.  Anche dopo il pronto intervento dei militari, la discussione tra i due è stata sul punto di degenerare nuovamente: la donna a quel punto spiegò di voler andar via dalla loro comune abitazione e tornare dalla propria famiglia in terraferma, ma proprio mentre i Carabinieri la accompagnavano verso il porto i dolori all’addome imposero il ricovero al presidio ospedaliero “Gaetanina Scotto di Perrottolo”. Qui la drammatica scoperta: non solo dell’avvenuto aborto, ma anche del fatto che esso risaliva a venti giorni prima. Ieri mattina, durante l’udienza di convalida celebratasi in tarda mattinata, anche l’indagato appariva piuttosto provato oltre che colpito, nonostante tutto, dall’inaspettata notizia dell’aborto che ha colpito il bimbo concepito con la compagna. La difesa di De Santis, sostenuta dagli avvocati Immacolata Amato e Marcello Severino, effettuerà in settimana le opportune riflessioni per valutare gli estremi nell’ottica di un ricorso al Tribunale del Riesame, mentre l’esito dell’autopsia avrà verosimilmente un peso importante sul possibile mutamento della misura cautelare da parte del Gip: andrà infatti verificata l’esistenza di un eventuale nesso causale tra i maltrattamenti che la donna ha sostenuto di aver subìto nelle ultime settimane e l’interruzione della gravidanza.

Francesc oFerrandino

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