Lacco Ameno, si uccide con un colpo di pistola
Si è tolto la vita con un’arma da fuoco l’ex vigile e consigliere comunale Peppino De Siano. La tragedia si è verificata all’interno della sua abitazione di via Pannella: da tempo era apparso solo e stanco. Il cordoglio del sindaco Giacomo Pascale. Salma sequestrata e disposto l’esame autoptico

Un gesto disperato e senza ritorno. Peppino, 80anni o giù di lì, ha messo fine alla sua lunga ed intensa vita con un colpo di pistola dentro la sua abitazione a pochi passi dal centro della sua amata Lacco Ameno, in via Pannella. Lì l’ex consigliere comunale, il già vigile ed esperto dell’ASL ha deciso di farla finita con una vita che gli aveva dato tante soddisfazioni, ma riservato anche inevitabili amarezze. Ne aveva parlato con qualche amico, si era confidato. Da un po’ era apparso intristito, come se si sentisse solo e stanco. Non era più il solito amico è sprezzante e pieno di entusiasmo di un tempo. L’uomo, molto noto in paese, da tempo era apparso a quanti lo conoscevano come appesantito dal passare degli anni. Mai, però, nessun segno, nessun messaggio, che potesse far presagire il peggio, che quell’uomo così forte e tenace potesse giungere a tanto. Peppino De Siano, schivo e riservato, ma anche solare, pieno di spirito e di ironia, un uomo carico di verve, come viene descritto da chi lo conosceva bene, è rimasto a casa, senza uscire e nella tarda mattinata di questo freddo lunedì che apre ai giorni di Natale, ha deciso a farla finita. L’allarme è scattato quando i vicini hanno udito nitidamente il fragore di un colpo di arma. Immediata è scattata la corsa per comprendere cosa stesse accadendo, cosa aveva squarciato il torpore del paese ancora assopito. E l’eco delle tragedie che si consumano tanto, troppo spesso, nei giorni delle feste dedicate alle famiglie e alla gioia comune, han fatto scattare la corsa disperata e vana.
Subito la mente è corsa a Peppino, i primi soccorritori sono giunti in casa dell’uomo. Qui il drammatico ritrovamento. Nessuno, fino a quel momento, immaginava quale fossero le intenzioni dell’uomo, armato e solo. Straziante la scena prospettatosi agli occhi di quanti erano intervenuti: l’uomo in una pozza di sangue giaceva ormai esanime. Sul posto sono intervenute le autorità. Sono stati mobilitati oltre ai carabinieri, anche la polizia di Stato e i vigili urbani che hanno immediatamente raggiunto il luogo della tragedia. Ai sanitari del 118 intervenuti non è restato che constatare l’avvenuto decesso e chiedere nel rispetto della prassi l’intervento del medico legale che ne ha dichiarato la morte. La morte choc dell’anziano resta avvolta nel mistero e legata a cause e ad una dinamica da chiarire, l’ex consigliere comunale ed esponete della locale Polizia Municipale e dell’Azienda Sanitaria Locale, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe legata ad una morte auto procurata. L’uomo si sarebbe ucciso con un colpo di pistola. L’arma detenuta presso la sua abitazione non lontano dal centro e dalle principali vie di collegamento. Al momento l’ipotesi più accreditata è legata al “dramma della solitudine”. Saranno ora le autorità a chiarire quanto accaduto. Sul caso è stato aperto un fascicolo d’inchiesta. La procura di Napoli ha affidato la delega di indagine ai Carabinieri coordinati dal capitano Tiziano Laganà, mentre il magistrato di turno incaricato già ieri mattina, ha disposto il sequestro della salma e della abitazione teatro della vicenda, acquisendo ogni possibile elemento, indizio o prova, dagli effetti rinvenuti in casa, al telefono e ai profili social che il coriaceo anziano curava. Disposta l’esecuzione dell’esame autoptico necessaria per chiarire incontrovertibilmente le cause del decesso. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti. L’autopsia dell’anziano che si svolgerà nei prossimi giorni ed è stato sequestrato ogni effetto che sarà analizzato per trovare le conferme alle prime tesi inquirenti. L’indagine dei carabinieri si è subito rivolta alla sfera personale. Le parole pesano come macigni. Difficile descrivere l’ineluttabile evolversi degli eventi. Lacco Ameno si interroga sul dramma che ha lasciato tutti sgomenti. Il sindaco del piccolo comune isolano, Giacomo Pascale, si dice “sgomento” e parla di “una tragedia per l’intera comunità”. Il primo cittadino si è subito attivato per verificare, per quanto di propria competenza, le dinamiche dell’accaduto.
IL SINDACO PASCALE: LACCO AMENO PIANGE UN ALTRO PERSONAGGIO STIMATO
Così il sindaco Giacomo Pascale ha voluto commentare questa morte e questo giorno drammatico: «La tragica morte di Peppino, lascia senza parole, davvero. Per la comunità di Lacco Ameno la dipartita di una di quelle persone benvolute e rispettate. È stato agente di Polizia Municipale ancora oggi ricordato per il senso del dovere, dedito al rispetto delle regole, l’attaccamento per la divisa. Dipendente dell’ASL per anni ha sempre dimostrato il suo valore. È stato consigliere comunale dove si è speso per la comunità e i suoi problemi che all’epoca non erano pochi in un quadro di politica locale molto frastagliato. Componente di una famiglia molto numerosa e nota a Lacco Ameno. Amato dai giovani e apprezzato per la sua simpatia, educazione e altruismo. Per me un sostenitore, come una persona di famiglia, compagno di giochi a carte e momenti goliardici per anni, un vero amico. Lacco Ameno piange un altro “personaggio” stimato della vita pubblica e riferimento per tantissimi nel sociale per un lungo periodo. Una di quelle notizie che non vorresti mai apprendere né da cittadino e tanto meno da Sindaco. Partecipo commosso al dolore della famiglia ai quali formulo sincere sentite condoglianze».
La comunità lacchese è ancora sotto choc per la notizia della morte di Peppino., che si è tolto la vita perché – questa è l’ipotesi sulla quale gli inquirenti stanno investigando – vittima della solitudine e del peso della vita.
Inevitabile in circostanze come queste il rinnovarsi dell’appello a un supporto psicologico per tutti: « Abbiamo bisogno di aiuto. Ne hanno bisogno i più giovani, ma anche gli adulti. Un supporto accessibile a tutti e garantito dallo Stato.Basta aggrapparsi ai soliti luoghi comuni del “che la sua morte non sia vana” per spiegare una difficoltà oggettiva» ci ha detto Carmine che aveva conosciuto l’uomo e lo aveva incontrato proprio qualche giorno fa.Una morte quella di Peppino De Siano che si sta mettendo di fronte alla realtà di un mondo dove nessuno è esente da colpe, dove tutti abbiamo fallito per l’incapacità di raccogliere il grido di aiuto ed i segnali lanciati da chi è più debole e provato. Non doveva succedere e non deve più succedere.
Il tragico suicidio di questo uomo apparentemente forte ha riacceso il dibattito sulla necessità di affrontare con urgenza il problema degli anziani e di una società sempre più distratta.